Dal sintomo alla biologia: nuovi criteri di ricerca per la diagnosi della malattia di Alzheimer

A cura di Lorenzo Pini NIA-AA Research Framework: Toward a biological definition of Alzheimer’s disease. Jack CR Jr, Bennett DA, Blennow K, Carrillo MC, Dunn B, Haeberlein SB, Holtzman DM, Jagust W, Jessen F, Karlawish J, Liu E, Molinuevo JL, Montine T, Phelps C, Rankin KP, Rowe CC, Scheltens P, Siemers E, Snyder HM, Sperling R; Contributors. Alzheimers Dement. 2018 Apr;14(4):535-562. Dopo diversi anni di discussione, un pannello di esperti internazionali riuniti sotto l’egida dell’Alzheimer’s Association e del National Institute on Aging ha pubblicato una nuova definizione di malattia di Alzheimer (AD). Come il titolo suggerisce, la malattia viene definita sulla base di specifici processi patologici, discostandosi dall’approccio basato sull’osservazione dei sintomi clinici e sul deterioramento delle funzioni cognitive e funzionali. […]

19 Aprile 2018|News Medici|Commenti disabilitati su Dal sintomo alla biologia: nuovi criteri di ricerca per la diagnosi della malattia di Alzheimer

Il declino cognitivo in soggetti sani: il ruolo della beta-amiloide

A cura di Martina Montalti Memory decline accompanies subthreshold amyloid accumulation. Landau SM, Horng A, Jagust WJ. Neurology. 2018 Mar 23. L’estensivo accumulo cerebrale della proteina beta-amiloide (Aβ) è associato a decadimento cognitivo. Tuttavia, la relazione tra le prestazioni cognitive ed il livello corticale di Aβ nelle fasi precoci del suo accumulo è ancora poco esplorata. Un gruppo di ricerca statunitense dell’Università della California ha indagato i cambiamenti nel livello di Aβ in soggetti sani (HC) durante un arco di tempo di 6 anni. L’obiettivo è stato quello di osservare sia se il livello di Aβ all’inizio dello studio avesse un’influenza sull’andamento della proteina nel corso del tempo, sia se l’accumulo di Aβ fosse associato alle prestazioni ai test di memoria e di funzioni esecutive. […]

12 Aprile 2018|News Medici|Commenti disabilitati su Il declino cognitivo in soggetti sani: il ruolo della beta-amiloide

Due modelli matematici per descrivere la progressione della forma familiare della Malattia di Alzheimer

A cura di Giulia Quattrini Oxtoby NP, Young AL, Cash DM, Benzinger TLS, Fagan AM, Morris JC, Bateman RJ, Fox NC, Schott JM, Alexander DC. Data-driven models of dominantly-inherited Alzheimer’s disease progression. Brain. 2018 Mar 22. La forma familiare di Malattia di Alzheimer (AD), che condivide con la più diffusa forma sporadica una serie di manifestazioni cliniche, si caratterizza per la possibilità di stabilire indicativamente l’età di esordio, offrendosi come una preziosa fonte di informazioni sulle fasi precliniche. Muovendo da tali premesse e grazie all’applicazione di due complessi modelli matematici, è stata studiata la progressione dei biomarcatori dell’AD (placche amiloidi, grovigli neurofibrillari, atrofia corticale, ipometablismo e deterioramento cognitivo) in 338 soggetti portatori di mutazioni genetiche specifiche (APP, PSEN1 e PSEN2), […]

5 Aprile 2018|News Medici|Commenti disabilitati su Due modelli matematici per descrivere la progressione della forma familiare della Malattia di Alzheimer

Come si propaga la proteina tau nel cervello?

A cura di Elena Rolandi Structural tract alterations predict downstream tau accumulation in amyloid-positive older individuals. Jacobs HIL, Hedden T, Schultz AP, Sepulcre J, Perea RD, Amariglio RE, Papp KV, Rentz DM, Sperling RA, Johnson KA Nat Neurosci. 2018 Mar;21(3):424-431. doi: 10.1038/s41593-018-0070-z. Comprendere come la proteina tau si diffonde nel cervello nell’ambito della malattia di Alzheimer (AD) è cruciale per chiarire i meccanismi patofisiologici alla base del disturbo e, di conseguenza, sviluppare modelli terapeutici efficaci. I ricercatori della Harvard Medical School di Boston hanno testato per la prima volta, sebbene in modo indiretto, la modalità di propagazione della proteina tau nel cervello degli esseri umani: si diffonde tra regioni interconnesse (per connettività), come suggerito da alcuni studi su modelli animali di AD, o semplicemente tra regioni spazialmente adiacenti (per prossimità)? […]

29 Marzo 2018|News Medici|Commenti disabilitati su Come si propaga la proteina tau nel cervello?

Disturbo soggettivo di memoria, amiloidosi e rischio di malattia di Alzheimer

A cura di Federica Ribaldi Cognitive and neuroimaging features and brain β-amyloidosis in individuals at risk of Alzheimer’s disease (INSIGHT-preAD): a longitudinal observational study. Dubois B, Epelbaum S, Nyasse F, Bakardjian H, Gagliardi G, Uspenskaya O Houot M, Lista S, Cacciamani F, Potier MC, Bertrand A Lamari F, Benali H, Mangin JF, Colliot O, Genthon R, Habert MO, Hampel H; INSIGHT-preAD study group. Lancet Neurol. 2018 Feb 27. doi: 10.1016/S1474-4422(18)30029-2. [Epub ahead of print] Il disturbo soggettivo di memoria (SCD), caratterizzato da lamentele riguardo le proprie capacità di memoria in assenza di disturbi cognitivi obiettivi, sembrerebbe essere associato ad aumentato rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer (AD). […]

22 Marzo 2018|News Medici|Commenti disabilitati su Disturbo soggettivo di memoria, amiloidosi e rischio di malattia di Alzheimer

Età anagrafica ed età di esordio familiare nella malattia di Alzheimer sporadica

A cura di Lorenzo Pini Proximity to Parental Symptom Onset and Amyloid-β Burden in Sporadic Alzheimer Disease Villeneuve S, Vogel JW, Gonneaud J, Pichet Binette A, Rosa-Neto P, Gauthier S, Bateman RJ, Fagan AM, Morris JC, Benzinger TLS, Johnson SC, Breitner JCS, Poirier J; Presymptomatic Evaluation of Novel or Experimental Treatments for Alzheimer Disease (PREVENT-AD) Research Group. JAMA Neurology. 2018 Feb 26 La malattia di Alzheimer (AD) si sviluppa diversi anni prima della comparsa dei sintomi cognitivi. L’individuazione precoce di individui asintomatici che svilupperanno nel futuro tale malattia potrebbe fornire un notevole impulso allo sviluppo di nuove strategie preventive e terapeutiche. […]

15 Marzo 2018|News Medici|Commenti disabilitati su Età anagrafica ed età di esordio familiare nella malattia di Alzheimer sporadica

Proteine amiloide e tau per una corretta diagnosi di malattia di Alzheimer

A cura di Giulia Merlin Tau-negative amnestic dementia masquerading as Alzheimer disease dementia. Hugo Botha, William G. Mantyh, Jonathan Graff-Radford, Mary M. Machulda, Scott A. Przybelski, Heather J. Wiste, Matthew L. Senjem, Joseph E. Parisi, Ronald C. Petersen, Melissa E. Murray, Bradley F. Boeve, Val J. Lowe, David S. Knopman, Clifford R. Jack and David T. Jones Neurology. 2018 Feb 7.  doi: 10.1212/WNL.0000000000005124. [Epub ahead of print] La malattia di Alzheimer (AD) è caratterizzata dalla presenza di placche di proteina beta-amiloide e grovigli neurofibrillari di proteina tau-iperfosforilata. Entrambe queste proteine iniziano ad accumularsi nel cervello diversi anni prima della comparsa dei sintomi clinici.  […]

8 Marzo 2018|News Medici|Commenti disabilitati su Proteine amiloide e tau per una corretta diagnosi di malattia di Alzheimer

Dove e quando: i biomarcatori per la Malattia di Alzheimer secondo una prospettiva longitudinale

A cura di Giulia Quattrini Spatial patterns of neuroimaging biomarker change in individuals from families with autosomal dominant Alzheimer’s disease: a longitudinal study. Gordon BA, Blazey TM, Su Y, Hari-Raj A, Dincer A, Flores S, Christensen J, McDade E, Wang G, Xiong C, Cairns NJ, Hassenstab J, Marcus DS, Fagan AM, Jack CR Jr, Hornbeck RC, Paumier KL, Ances BM, Berman SB, Brickman AM, Cash DM, Chhatwal JP, Correia S, Förster S, Fox NC, Graff-Radford NR, la Fougère C, Levin J, Masters CL, Rossor MN, Salloway S, Saykin AJ, Schofield PR, Thompson PM, Weiner MM, Holtzman DM, Raichle ME, Morris JC, Bateman RJ, Benzinger TLS. Lancet Neurol. 2018 Mar;17(3):241-250. La possibilità di determinare la sequenza temporale secondo la quale si manifestano i biomarcatori cerebrali della Malattia di Alzheimer (placche amiloidi, taupatia neuronale ed atrofia corticale) rappresenta un elemento chiave per comprenderne la patofisiologia. Sebbene questo risulti particolarmente difficile per la forma sporadica, nella forma autosomica dominante, prendendo come riferimento l’esordio atteso dei sintomi è possibile determinare lo stadio di avanzamento della patologia. […]

1 Marzo 2018|News Medici|Commenti disabilitati su Dove e quando: i biomarcatori per la Malattia di Alzheimer secondo una prospettiva longitudinale

Tau e diagnosi di malattia di Alzheimer: biomarcatori a confronto

A cura di Elena Rolandi Comparing 18F-AV-1451 with CSF t-tau and p-tau for diagnosis of Alzheimer disease. Mattsson N, Smith R, Strandberg O, Palmqvist S, Schöll M, Insel PS, Hägerström D, Ohlsson T, Zetterberg H, Blennow K, Jögi J, Hansson O. Neurology. 2018 Jan 30;90(5):e388-e395. doi: 10.1212/WNL.0000000000004887. Dal punto di vista neuropatologico la malattia di Alzheimer (AD) è caratterizzata dall’accumulo di beta-amiloide in placche esterne ai neuroni e dalla formazione di grovigli neurofibrillari intracellulari, costituiti da proteina tau fosforilata (p-tau). La presenza di tau può essere rilevata in vivo tramite misurazione della concentrazione di tau totale (t-tau) e p-tau nel liquor cerebrospinale (CSF) oppure può essere visualizzata grazie a un esame PET con appositi radiotraccianti. […]

22 Febbraio 2018|News Medici|Commenti disabilitati su Tau e diagnosi di malattia di Alzheimer: biomarcatori a confronto

Consumo di sale e demenza

A cura di Federica Ribaldi Skip the salt: your brain might thank you Shaik MA & Hillman EMC Nat Neurosci. 2018 Feb;21(2):154-155. doi: 10.1038/s41593-018-0068-6. Il consumo eccessivo di sale ha un effetto dannoso sulla nostra salute. A rivelarlo diversi studi che ne hanno dimostrano l’influenza sul cervello e le funzioni cognitive, con il ruolo primario dell’ipertensione. Uno studio recente, pubblicato su Nature Neuroscience, ha confermato tale effetto nocivo sostenendo però un meccanismo indipendente dall’ipertensione. […]

16 Febbraio 2018|News Medici|Commenti disabilitati su Consumo di sale e demenza