A cura di Giulia Quattrini
Lawrence AJ, Zeestraten EA, Benjamin P, Lambert CP, Morris RG, Barrick TR, Markus HS.
Longitudinal decline in structural networks predicts dementia in cerebral small vessel disease.
Neurology. 2018 Apr 25. doi: 10.1212/WNL.0000000000005551. [Epub ahead of print]
La patologia dei piccoli vasi cerebrali (cerebral Small Vessel Disease, SVD) è una delle principali cause di demenza vascolare. Mediante risonanza magnetica (MRI) è possibile osservare una serie di alterazioni strutturali, come iperintensità della sostanza bianca o infarti lacunari, ognuna delle quali è associata a specifici aspetti cognitivi. Tuttavia, non è ancora chiara l’associazione con lo sviluppo della demenza. Un’ipotesi molto accreditata sostiene che alla base dei deficit cognitivi associati a SVD vi sia la disconnessione a livello cortico-sottocorticale e cortico-corticale e conseguente deterioramento su larga scala dei network cerebrali. Uno studio recentemente pubblicato su Neurology ha indagato il ruolo delle alterazioni della sostanza bianca associate a SVD nel predire l’insorgenza di declino cognitivo e demenza. Lo studio longitudinale ha coinvolto 97 soggetti non dementi ma che presentavano infarti lacunari, sottoposti a MRI per 3 anni e a valutazione delle funzioni cognitive per 5 anni. La conversione in demenza è stata rilevata per 17 soggetti. Parallelamente, sono state osservate delle alterazioni strutturali della sostanza bianca le quali, come suggeriscono gli autori dello studio, potrebbero essere utilizzate come marcatori per identificare i soggetti con SVD a rischio demenza.
Potete trovare ulteriori informazioni al seguente link:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29695593