A cura di Cristina Festari
L’Associazione Italiana Malattia di Alzheimer (AIMA), attiva dal 1985, è nata su iniziativa della giornalista Patrizia Spadin, spinta dalla propria esperienza personale con la malattia. Negli anni ‘80 la malattia di Alzheimer era poco conosciuta e le famiglie erano lasciate completamente senza supporto, né informazioni.
Il primo obiettivo di AIMA fu quindi sensibilizzare l’opinione pubblica e creare una rete di competenze nel mondo medico. Negli anni ’90 l’associazione ha introdotto iniziative fondamentali come gli Alzheimer Caffè, i gruppi di auto-mutuo aiuto e la Linea Verde Alzheimer, che da allora ha fornito assistenza a oltre 250mila famiglie. AIMA ha avuto un ruolo chiave anche nel garantire l’accessibilità alle cure e lo sviluppo degli attuali, Centri per il deterioramento cognitivo e le demenze (CDCD). Tuttavia, l’assenza di una strategia centralizzata e di finanziamenti adeguati ha reso difficile un supporto omogeneo sul territorio nazionale.
Nonostante i progressi della ricerca scientifica cha permesso di identificare fattori genetici e ambientali coinvolti nella malattia e sviluppare alcuni trattamenti, le persone con demenza e le loro famiglie ancora sfide enormi. AIMA continua a battersi per il potenziamento della rete di assistenza, la diagnosi precoce e una migliore qualità della cura, affinché le nuove scoperte della ricerca possano realmente tradursi in speranze concrete per i pazienti.
Per saperne di più, visita il sito: http://alzheimer-aima.it/