Jack CR Jr et al. (2014)
Age-specific population frequencies of cerebral β-amyloidosis and neurodegeneration among people with normal cognitive function aged 50-89 years: a cross-sectional study.
Lancet Neurol. 13:997-1005.
L’obiettivo del presente studio è stato quello di caratterizzare la prevalenza della positività agli esami di diagnostica per immagini indicativi di amiloidosi cerebrale e neurodegenerazione in un’ampia popolazione di individui con funzioni cognitive nella norma.
Sono stati selezionati 985 partecipanti allo studio di popolazione Mayo Clinic Study of Aging (MCSA), che rispettassero i seguenti criteri di inclusione: età compresa tra i 50 e gli 89 anni, assenza di deficit cognitivi alla valutazione neuropsicologica, esecuzione entro 7 mesi dalla visita iniziale di PET per l’amiloide con radiotracciante (11)C-PIB, (18)FDG-PET, risonanza magnetica strutturale ad alta definizione (3T) e prelievo di sangue per la genotipizzazione di Apoe. I soggetti erano considerati positivi per amiloidosi cerebrale (A+) se il standardised uptake value ratio (SUVR), calcolato in specifiche regioni di interesse dalle immagini di (11)C-PIB, era maggiore o uguale a 1.40; mentre erano considerati positivi alla neurodegenerazione (N+) se il volume ippocampale era inferiore di almeno 2.40 cm cubi rispetto a specifici valori normativi e/o il SUVR calcolato dalle immagini di (18)FDG-PET era minore o uguale a 1.32. Pertanto ogni soggetto poteva mostrare uno di 4 possibili profili sulla base della positività o negatività ai biomarcatori esaminati: negatività ai biomarcatori (A-N-), positività per amiloidosi in assenza di neurodegenerazione (A+N-), positività alla neurodegenerazione in assenza di amiloidosi (A-N+), positività a entrambi i biomarcatori (A+N+). Gli autori hanno quindi esplorato, per la prima volta fino ad oggi, le frequenze dei diversi profili per fascia d’età in un’ampia popolazione cognitivamente integra, riscontrando una diminuzione monotonica della prevalenza del profilo A-N- nel tempo (da 100% nella fascia 50-59 anni fino ad arrivare al 17% a 89 anni), e un aumento monotonico con l’età dei profili A+N+ e A-N+. La prevalenza del profilo A+N-, invece, cresceva fino ai 74 anni per poi diminuire in seguito. Inoltre l’allele e4 del genotipo Apoe era sovra-rappresentato nei profili A+N- e A+N+, indicando come costituisca un fattore di rischio selettivo per l’aumento di amiloidosi in individui con cognitività nella norma.