Ong KT et al. (2014)
Abeta imaging with 18F-florbetaben in prodromal Alzheimer’s disease: a prospective outcome study.
J Neurol Neurosurg Psychiatry.
Questo studio sull’amyloid imaging con 18F-Florbetaben (FBB-PET) valuta la sua utilità clinica e la sua accuratezza prognostica per la progressione da decadimento cognitivo lieve (MCI) a malattia di Alzheimer (AD). La misurazione semiquantitativa di FBB-PET viene confrontata con la valutazione visiva, e vengono esplorate le relazioni tra Abeta, volumetria ippocampale e memoria nel tempo.
45 soggetti con MCI hanno effettuato una FBB-PET, una risonanza magnetica ed una valutazione neuropsicologica alla baseline, ed a follow-up di 2 e 4 anni. La soglia di positività alla FBB-PET è stata fissata a SUVR >=1.45 e confrontata con la valutazione visiva da cinque esperti.
Alla baseline, il 53% dei soggetti con MCI erano positivi all’amyloid imaging, e la concordanza tra misura quantitativa e qualitativa era del 96%. In due anni, il 75% dei soggetti FFB+ ha progredito fino alla diagnosi di AD, rispetto al 9% dei FFB-, con un’accuratezza predittiva del 83%. 4 soggetti FBB- hanno sviluppato una demenza non-AD. L’accuratezza prognostica della volumetria ippocampale e dei punteggi ai test di memoria erano inferiori, 58% e 73% rispettivamente. In 4 anni, 87% dei soggetti FBB+ aveva sviluppato AD, contro il 24% dei FBB- che aveva sviluppato demenza non-AD, con un’accuratezza predittiva del 94%. L’associazione tra SUVR e prestazioni di memoria diminuisce col progredire della malattia, mentre quella tra SUVR e volumetria ippocampale è incrementata. Il valore di SUVR risulta aumentare del 2.2% all’anno nei soggetti FBB+, mentre il valore rimane stabile nei FBB-.
L’amyloid PET con FBB presenta un’elevata accuratezza prognostica nelle fasi prodromiche di AD. Inoltre con il progredire della malattia, sembra che sia l’atrofia ippocampale e non i livelli di Abeta a guidare e spiegare il declino di memoria.