A cura di Monica Almici
Sotto l’ombrello della demenza stanno molti ospiti. Osservando i tre principali, ossia la demenza di Alzheimer (AD), quella fronto-temporale (FTD) e quella a corpi di Lewy (LBD), si nota una certa sovrapposizione fenomenologica, che spesso rende difficile identificarli e differenziarli tra loro.
Gli autori del presente lavoro, tramite una revisione della letteratura, hanno cercato di identificare dei nuovi biomarcatori presenti nei liquidi biologici corporei (liquido cerebrospinale e sangue), misurandone e comparandone i livelli nelle tre principali forme di demenza e valutando la loro capacità discriminatoria nella formulazione della diagnosi.
I biomarcatori identificati fanno capo a 6 gruppi: diversi peptidi di beta amiloide, proteina precursore dell’amiloide (APP), neuro filamenti a catena leggera (NfL), α-sinucleina, marcatori di neuroinfiammazione e gliosi ed infine un insieme di altri biomarcatoi che comprendono ad esempio proteine sinaptiche e DNA mitocondriale. L’analisi dei singoli biomarcatori nei liquidi biologici non si è dimostrata in grado di differenziare con precisione l’AD dalla FTD e dalla LBD. Combinando più biomarcatori, ognuno in grado di identificare uno specifico processo patofisiologico, aumenta invece l’accuratezza diagnostica.
Raffinare la metodologia di analisi dei biomarcatori e validarne la quantificazione potrà comportare nei prossimi anni un loro impiego massivo nella diagnosi differenziale tra diverse demenze.
È possibile inoltre che, combinando le informazioni sui biomarcatori presenti nei liquidi biologici con i dati di neuro immagine, la capacità di differenziare le tre forme di demenza aumenti ulteriormente.
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