HUG_FBB-HUG-2014_Diagnostic Florbetaben
Perché questo studio?
L’accumulo nel cervello di una proteina neurotossica, la beta amiloide, sembra avere un ruolo significativo nell’insorgenza ed evoluzione della malattia d’Alzheimer (AD). La beta amiloide inizia a depositarsi una decina di anni prima del manifestarsi dei primi sintomi cognitivi. Diventa allora fondamentale identificare precocemente la presenza di questa proteina nel cervello in modo da porre diagnosi di AD quando i disturbi cognitivi sono ancora lievi e non disabilitanti, e impostare repentinamente un’adeguato trattamento terapeutico. Oggi è possibile rilevare la presenza di placche di beta-amiloide a livello cerebrale grazie a sofisticati esami di neuroimmagine, come la tomografia ad Emissione di Positroni (PET) con uno specifico ligando di amiloide, il Florbetaben F18.
Qual è l’obiettivo?
L’obiettivo dello studio FBB-HUG-2014 è di valutare il valore diagnostico incrementale dell’esame diagnostico per immagini con Florbetaben rispetto ai marcatori del liquido cerebrospinale (CSF) in pazienti con deterioramento cognitivo lieve (MCI) ovvero capire se l’esame PET con Florbetaben può fornire informazioni più precise rispetto ai marcatori nel liquido cerebrospinale.
Come verrà condotto?
Si tratta di uno studio internazionale, rivolto a persone dai 55 ai 90 anni, affette da MCI, già arruolati in studi con procedure compatibili quali, ad esempio, la risonanza magnetica, la valutazione cognitiva e funzionale e risultati dei biomarcatori del liquido cerebrospinale. La partecipazione allo studio comprenderà fino a 4 visite previste nell’arco di 24 mesi, tra cui la visita basale con esecuzione della scansione PET con Florbetaben.
La sperimentazione coinvolgerà un totale di circa 100 soggetti arruolati approssimativamente in 10 siti in Europa, tra cui l’IRCCS S.Giovanni di Dio – Fatebenefratelli di Brescia.
Chi è la persona responsabile dello studio?
Il Principal Investigator, responsabile dello studio è il Prof. Giovanni B Frisoni.