Davies NM et al. (2011)
Associations of anti-hypertensive treatments with Alzheimer’s disease, vascular dementia, and other dementias.
J Alzheimers Dis. 26:699-708.
Da almeno un decennio i collegamenti tra ipertensione e demenza sono conosciuti ma poco compresi. Un nuovo studio condotto da un team di ricercatori dell’Università di Bristol ha esaminato se i farmaci già in uso per trattare l’ipertensione, soprattutto quelli che riducono specificamente l’attività di un meccanismo biochimico, chiamato sistema renina-angiotensina, potrebbe ridurre l’insorgenza dell’Alzheimer e di un altro tipo comune di demenza chiamata demenza vascolare. Questo percorso è molto importante poiché è stato dimostrato che certi segnali prodotti da questa via contribuiscono a una serie di effetti dannosi spesso visti nel cervello delle persone affette da Alzheimer come la perdita di memoria, una peggiore circolazione del sangue nel cervello, più elevati livelli di infiammazione cerebrale e un aumento dei livelli di morte delle cellule cerebrali a causa della circolazione ridotta di ossigeno. I ricercatori hanno consultato un archivio di circa dieci milioni di persone che hanno frequentano ambulatori di medicina generale in tutto il Regno Unito. E’ emerso che persone con più di 60 anni, che non avevano mai preso uno dei due diversi gruppi di farmaci che colpiscono il sistema renina-angiotensina nei precedenti dieci anni, avevano avuto la metà del rischio di sviluppare l’Alzheimer, e una riduzione più modesta (del 25 per cento) del rischio per le forme di demenza vascolare rispetto ai pazienti che assumevano un qualsiasi altro tipo di farmaci per l’ipertensione. Gli autori però precisano che, pur essendo interessanti, questi risultati non sono conclusivi e ribadiscono la necessità di fare sperimentazioni cliniche per testare adeguatamente le osservazioni di questo studio osservazionale. Qualunque sia il meccanismo, si ribadisce l’utilità di controllare la pressione sanguigna, poiché è stato dimostrato più e più volte che la malattia vascolare, in particolare l’ipertensione, è un fattore di rischio per lo sviluppo di malattia di Alzheimer.