A cura di Federica Ribaldi
Gram-negative bacterial molecules associate with Alzheimer disease pathology.
Zhan X, Stamova B, Jin LW, DeCarli C, Phinney B, Sharp FR.
Neurology. 2016 Nov 29;87(22):2324-2332. Epub 2016 Oct 26.
Recenti evidenze suggeriscono che alterazioni del microbiota, l’insieme di microrganismi residenti in simbiosi con l’organismo umano, in particolare i batteri nell’intestino, potrebbero avere un’influenza sul deposito di beta-amiloide e, quindi, sullo sviluppo della malattia di Alzheimer (AD). In cervelli di ratto inoltre, il lipolisaccaride (LPS), uno dei componenti della parete cellulare dei batteri Gram-negativi, promuove la formazione di depositi extracellulari di amiloide simili alle placche dell’AD.
Il presente studio, condotto dal team di ricercatori dell’Università della California, ha valutato la possibile associazione tra molecole di batteri Gram-negativi e la neuropatologia dell’AD nell’uomo.
A tal scopo, sezioni di sostanza grigia (GM) e bianca (WM) di 24 pazienti con AD e 18 soggetti di controllo sono stati valutati per la presenza e la localizzazione di LPS e di pili di Escherichia coli K99, una delle numerose specie di batteri Gram-negativi presenti anche nel microbiota intestinale umano. LPS ed E. Coli sono stati identificati nel parenchima e nei vasi sia dei soggetti sani che dei pazienti ma ad una concentrazione significativamente più elevata in questi ultimi. Inoltre i risultati mostrano che solo nei pazienti AD LPS co-localizza con Aβ1-40/42 nelle placche amiloidi (sia cerebrali che dei vasi) e che E. Coli è associato a cellule corticali, probabilmente neuroni.
Questi risultati dimostrano l’associazione tra batteri Gram-negativi e la neuropatologia di Alzheimer e, sebbene debbano essere replicati, avranno un impatto significativo sulla prevenzione e la cura dell’AD. Infatti potrebbero permettere la definizione di nuovi biomarcatori per la diagnosi e potrebbero aprire nuove opportunità terapeutiche per l’AD.
Potete trovare ulteriori informazioni al seguente link:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27784770