A cura di Giulia Quattrini
Association of Vascular Risk Factors and Cerebrovascular Pathology With Alzheimer Disease Pathologic Changes in Individuals Without Dementia.
Neurology. 2024 Oct 8;103(7):e209801. doi: 10.1212/WNL.0000000000209801.
I fattori di rischio vascolare (VRF), come il diabete mellito e l’ipertensione, spesso si manifestano in concomitanza ai cambiamenti patologici tipici della malattia di Alzheimer (AD), come ad esempio i depositi di placche di proteine β-amiloidi (Aβ). Tuttavia, questi ultimi sono spesso anche associati alle patologie cerebrovascolari (cSVD), come la presenza di lesioni della sostanza bianca (WML). Non è del tutto chiaro se questi tre fenomeni siano il risultato di fattori di rischio comuni o se i VRF e cSVD abbiano un ruolo nella patofisiologia AD. Uno studio recente ha indagato la loro associazione ed il loro effetto combinato su marcatori a valle per AD (livelli di p-tau181, atrofia, cognizione). A tal fine è stata utilizzata un’ampia coorte di circa 1560 volontari senza demenza, sottoposti a valutazione per i VRF (Framingham risk score), per cSVD (WML tramite risonanza magnetica) ed esami per marcatori AD nel liquido cerebrospinale (CSF). I risultati hanno evidenziato un’associazione tra VRF e cSVD con Aβ nel CSF. I VRF avrebbero un ruolo di mediazione della relazione cSVD-CSF Aβ. Infine, è emerso un effetto indiretto di cSVD su CSF p-tau181, atrofia e cognizione. Secondo gli autori, questi risultati suggeriscono la necessità di considerare cSVD nella valutazione clinica del rischio per AD e VRF nella definizione dei protocolli per i futuri trials per le terapie anti-Aβ.
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