A cura di Giulia Quattrini

Yi D, Byun MS, Jung JH, Jung G, Ahn H, Chang YY, Keum M, Lee JY, Lee YS, Kim YK, Kang KM, Sohn CH, Risacher SL, Saykin AJ, Lee DY; KBASE Research Group.
Locus coeruleus tau is linked to successive cortical tau accumulation.
Alzheimers Dement. 2024 Dec 6. doi: 10.1002/alz.14426. Epub ahead of print.

I grovigli neurofibrillari di proteina tau (NFT) rappresentano il marcatore neuropatologico più importante della malattia di Alzheimer, insieme alle placche amiloidi. Numerosi studi hanno dimostrato che la propagazione cerebrale dei NFT segue un modello topografico sequenziale. Analisi istologiche hanno riportato la presenza di NFT nel locus coeruleus (LC) prima del coinvolgimento corticale e, per tale motivo, è considerato il sito iniziale di aggregazione. Non è ancora chiaro, tuttavia, se esista una relazione tra l’accumulo di NFT nel LC e quello nelle varie regioni coinvolte nella propagazione corticale, nonché il ruolo della patologia amiloide. A tal fine, è stato recentemente condotto uno studio su una coorte di 170 partecipanti, sottoposti ad esami PET (con tracciante per amiloide e tau) e MRI. Gli autori hanno osservato un’associazione tra i livelli di NFT nel LC e nella corteccia, sia come misura generale che nei vari stadi del modello di propagazione. Una serie di analisi ha inoltre evidenziato il ruolo di mediazione: (i) della patologia amiloide sui depositi NFT, in particolare nella fase iniziale della propagazione; (ii) dei depositi di NFT in ciascuno stadio rispetto ai depositi dello stadio successivo, (iii) dei depositi di NFT nel LC rispetto al declino cognitivo nei partecipanti con patologia amiloide. Studi futuri potranno permettere di chiarire il ruolo dei NFT nel LC come possibili predittori della patologia corticale.

Potete trovare ulteriori informazioni al seguente link:

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/39641328/