Amariglio RE et al. (2011)
Specific Subjective Memory Complaints in Older Persons May Indicate Poor Cognitive Function.
J Am Geriatr Soc.
Un grande studio di popolazione a cui hanno partecipato 964 donne (età media 74 anni) ha evidenziato diverse associazioni tra disturbi di memoria specifici (SMC) e probabilità di deficit cognitivo. Per esempio, la lamentela “perdersi o difficoltà ad orientarsi in luoghi familiari”, indicativa di demenza, è stata fortemente associata a deterioramento cognitivo, risultato da povere prestazioni ai test di rievocazione, denominazione e fluenza semantica, come previsto. Al contrario, la lamentela “dimenticarsi le cose da un secondo all’altro”
non è stata associata ad una maggiore probabilità di compromissione cognitiva, sostenendo la sua relazione con l’invecchiamento normale, piuttosto che come indicazione di deterioramento cognitivo. Inoltre, un maggior numero di lamentele sulla scarsa memoria sarebbe associato a performance cognitive su test oggettivi peggiori. La specificità dei risultati, insieme alla mancanza di associazione tra una lamentela considerata come parte del normale processo di invecchiamento e le misure cognitive oggettive, indicano chiaramente che il disturbo soggettivo di memoria dovrebbe essere sempre preso in considerazione e degno di approfondimento per una sua eventuale correlazione ad una presenza di deficit cognitivo.