A cura di Elena Rolandi

The neural correlates of lexical processing in disorders of consciousness.
Nigri A, Catricalà E, Ferraro S, Bruzzone MG, D’Incerti L, Sattin D, Sebastiano DR, Franceschetti S, Marotta G, Benti R, Leonardi M, Cappa SF; CRC – Coma Research Centre members.
Brain Imaging Behav. 2016 Oct 13. [Epub ahead of print]

I disturbi della coscienza (DOC), quali lo stato vegetativo e lo stato di minima coscienza, vengono generalmente diagnosticati sulla base di scale comportamentali che valutano la risposta a stimoli esterni. Recentemente, l’utilizzo della risonanza magnetica funzionale (fMRI) ha permesso di rilevare l’esistenza di attività neurale in risposta a stimoli esterni in alcuni di questi pazienti, in assenza di risposta comportamentale. Scopo del presente studio è stato quello di indagare tramite fMRI l’eventuale capacità residua di pazienti DOC di processare stimoli linguistici.
Sono stati studiati 11 pazienti con diagnosi di DOC (7 in stato di minima coscienza, 4 in stato vegetativo), e 18 controlli, appaiati per età e sesso. Ai partecipanti venivano presentate durante la scansione di fMRI parole e pseudo-parole che potevano essere o non essere semanticamente relate. Questo paradigma permette di discriminare i processi cerebrali automatici di riconoscimento lessicale di parole dotate di significato (parole vs. non-parole) dal livello più elevato di risposta alle relazioni di significato tra parole (parole relate vs. non relate). A livello di gruppo, i pazienti DOC non mostravano una significativa attivazione cerebrale in nessuna delle condizioni studiate. Tuttavia, a livello di singolo soggetto, è stata rilevata una attivazione cerebrale all’interno del network linguistico indicativa di riconoscimento lessicale automatico in 7 pazienti su 11. Questo è stato riscontrato sia in pazienti in stato di minima coscienza che in stato vegetativo. Questi risultati, sebbene preliminari, forniscono ulteriori evidenze a supporto del potenziale ruolo della fMRI nella valutazione delle risorse cognitive residue di questi pazienti, che sono difficilmente valutabili dal punto di vista clinico e la cui condizione pone quesiti etici e legali cruciali.
Link
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27738996