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Diagnosi precoce della demenza di Alzheimer: lo studio TMS-EEG

A cura di Marta Bortoletto Presso il nostro Istituto è in corso uno studio finanziato dal Ministero della Salute (GR-2016-02364132) e in collaborazione con il San Raffaele di Milano sulla diagnosi precoce e sulla progressione della malattia di Alzheimer (AD). L’obiettivo dello studio è trovare nuovi marcatori precoci per la diagnosi di malattia di Alzheimer (AD), analizzando la connettività cerebrale attraverso la tecnica di coregistrazione della stimolazione magnetica transcranica con l’elettroencefalografia (TMS-EEG). Questa tecnica non invasiva è ampiamente utilizzata per […]

27 Aprile 2022|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su Diagnosi precoce della demenza di Alzheimer: lo studio TMS-EEG

Consumo di fibre alimentari e demenza: quale associazione?

A cura di Ilaria Passeggia “Dietary fiber intake and risk of incident disabling dementia: the Circulatory Risk in Communities Study”. Yamagishi K, Maruyama K, Ikeda A, Nagao M, Noda H, Umesawa M et al. Nutritional Neuroscience. 2022 Feb 6;1-8. doi: 10.1080/1028415X.2022.2027592.   Negli ultimi anni è cresciuto notevolmente l’interesse dei ricercatori circa l’interazione tra cervello e intestino in termini di sviluppo della demenza. Il concetto di interazione cervello-intestino si basa sul presupposto che il sistema nervoso centrale comunichi bidirezionalmente con il tratto gastrointestinale, suggerendo che il microbioma intestinale possa influenzare la plasticità del cervello e le funzioni cognitive. Seguire una dieta ad alto contenuto di fibre (cereali, frutta e verdura), specialmente se ricca di fibre solubili, può essere legato a un rischio inferiore di sviluppare una demenza invalidante, che richiede cioè assistenza in alcune attività della vita quotidiana e che comporta la presenza di disturbi comportamentali. […]

14 Aprile 2022|News Familiari|Commenti disabilitati su Consumo di fibre alimentari e demenza: quale associazione?

Effetto clinico e biologico di fitochimici derivati dal limone nel declino cognitivo soggettivo

Perché questo studio? Diversi fitochimici, cioè sostanze chimiche presenti naturalmente nelle piante, hanno dimostrato negli anni la capacità o il potenziale per migliorare il decadimento cognitivo. In particolare, auraptene, un fitochimico appartenente alla famiglia dei cumarinici, e naringenina, della famiglia dei flavonoidi, hanno dimostrato, in studi preclinici, un effetto neuroprotettivo, antinfiammatorio e antiossidante e di miglioramento di memoria e apprendimento. Trattandosi di sostanze di origine naturale, risultano particolarmente adatte ad essere studiate per il loro possibile effetto di potenziamento cognitivo nell’anziano sano, che non presenta un decadimento cognitivo, ma si lamenta di un peggioramento delle proprie funzioni di memoria (declino cognitivo soggettivo).   Qual è l’obiettivo? Lo scopo dello studio è valutare gli effetti cognitivi e biologici di un fitocomplesso estratto della buccia di limone, contenente due principi attivi, auraptene e naringenina, somministrati per 9 mesi a persone anziane con declino cognitivo soggettivo. […]

14 Aprile 2022|IN EVIDENZA|2 Comments

Siamo pronti per giocare d’anticipo nella partita contro l’Alzheimer?

A cura di Monica Almici Alison Abbott: Treating Alzheimer’s before it takes hold. Nature, Vol 603, 216-219, 10 Marzo 2022. doi: 10.1038/d41586-022-00651-0 Prendere un farmaco per l’Alzheimer quando si è giovani ed in salute, perfettamente in forma e in piena attività lavorativa potrebbe sembrare inconcepibile. Non è così per 43enne Marty inserito in un progetto di ricerca che prevede ogni due settimane la somministrazione di una terapia sperimentale chiamata Gantenerumab e una serie di controlli periodici quali risonanze magnetiche, analisi del sangue, test cognitivi, punture lombari. Perché lo fa? […]

4 Aprile 2022|News Familiari|Commenti disabilitati su Siamo pronti per giocare d’anticipo nella partita contro l’Alzheimer?

Brain Awareness Week: la proposta dell’IRCCS Centro San Giovanni di Dio – Fatebenefratelli

A cura di Michela Rampini Anche quest’anno, l’IRCCS Fatebenefratelli di Brescia ha aderito alla Settimana del Cervello (Brain Awareness Week, dal 14 al 20 marzo), un’iniziativa a livello mondiale che coinvolge enti di ricerca ed università con il fine di promuovere la conoscenza nell’ambito della ricerca sul cervello e le sue patologie. Lo ha fatto offrendo un’innovativa proposta di contenuti multimediali prodotti dalle ricercatrici e dai ricercatori delle diverse Unità operative presenti nell’istituto. […]

31 Marzo 2022|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su Brain Awareness Week: la proposta dell’IRCCS Centro San Giovanni di Dio – Fatebenefratelli

Solitudine e demenza: quale associazione?

A cura di Valentina Saletti Salinas J, Beiser AS, Samra JK, O’Donnell A, DeCarli CS, Gonzales MM, Aparicio HJ, Seshadri S. Association of Loneliness With 10-Year Dementia Risk and Early Markers of Vulnerability for Neurocognitive Decline. Neurology. 2022 Feb 7:10.1212/WNL.0000000000200039. doi: 10.1212/WNL.0000000000200039. Epub ahead of print. Un recente studio pubblicato su Neurology, ha indagato la correlazione tra alcuni fattori di rischio psicosociali e la demenza. Dai risultati sembrerebbe che l’isolamento sociale in persone con meno di 80 anni comporterebbe un maggiore rischio di demenza. I ricercatori hanno condotto analisi retrospettive su uno studio di coorte che coinvolgeva 2.308 persone, con un’età media di 73 anni, di cui il 56% composto da donne. […]

17 Marzo 2022|News Familiari|Commenti disabilitati su Solitudine e demenza: quale associazione?

Un incontro online per capire meglio il complesso e variegato mondo degli studi clinici per la malattia di Alzheimer

A cura di Michela Rampini Placebo, doppio cieco, raccolta del consenso informato… sono questi alcuni dei temi che verranno toccati durante l’incontro online “Partecipare ad un progetto di ricerca sull’Alzheimer: dai fattori di rischio alla terapia” che si terrà lunedì 21 marzo dalle ore 17:30 alle 19:00. Il webinar sarà tenuto dalla dott.ssa Samantha Galluzzi, medico geriatra e ricercatrice presso la nostra Unità con grande esperienza nell’ambito degli studi clinici farmacologici e non farmacologici. […]

17 Marzo 2022|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su Un incontro online per capire meglio il complesso e variegato mondo degli studi clinici per la malattia di Alzheimer

Associazione tra alterazioni microstrutturali del locus coerules e del nucleo basale di Meynert e declino cognitivo nella malattia di Alzheimer

A cura di Silvia Saglia Chu WT, Wang WE, Zaborszky L, Golde TE, DeKosky S, Duara R, Loewenstein DA, Adjouadi M, Coombes SA, Vaillancourt DE. Association of Cognitive Impairment With Free Water in the Nucleus Basalis of Meynert and Locus Coeruleus to Transentorhinal Cortex Tract. Neurology. 2022 Feb 15;98(7):e700-e710. doi:10.1212/WNL.0000000000013206. Un recente studio pubblicato sulla rivista scientifica Neurology ha indagato la relazione tra il declino cognitivo nella malattia di Alzheimer (AD) e alterazioni microstrutturali precoci della sostanza bianca (white matter, WM) rilevabili attraverso la risonanza magnetica. […]

3 Marzo 2022|News Medici|Commenti disabilitati su Associazione tra alterazioni microstrutturali del locus coerules e del nucleo basale di Meynert e declino cognitivo nella malattia di Alzheimer

Seminario gratuito: nuove prospettive sulla stimolazione dei circuiti cerebrali nei disturbi neuro-cognitivi

A cura di Cristina Festari Venerdì 4 marzo 2022 il nostro laboratorio ospiterà un evento formativo di interesse e attualità per i professionisti sanitari che si vogliono approcciare alle tecniche di stimolazione non invasiva per il trattamento dei disturbi neuro-cognitivi. I disturbi neuro-cognitivi come la malattia di Alzheimer, la demenza frontotemporale e lo stroke sono caratterizzati da deficit nelle funzioni cognitive. […]

3 Marzo 2022|IN EVIDENZA|2 Comments

Attività fisica svolta in aree inquinate: quali benefici per il nostro cervello?

A cura di Ilaria Passeggia Furlong MA, Alexander GE, Klimentidis YC, Raichlen DA. Association of Air Pollution and Physical Activity With Brain Volumes. Neurology. 2021 Dec 8;98(4):e416–26. doi: 10.1212/WNL.0000000000013031. Tra i fattori di protezione per la salute cerebrale sappiamo che l’attività fisica svolge un ruolo molto importante. Diversamente, l’esposizione all’inquinamento atmosferico rappresenta un fattore di rischio per il benessere del nostro cervello. Ma quale associazione c’è tra questi due aspetti? Cosa succede, cioè, se l’attività fisica viene svolta in aree con alto tasso di inquinamento? […]

10 Febbraio 2022|News Familiari|Commenti disabilitati su Attività fisica svolta in aree inquinate: quali benefici per il nostro cervello?