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L’orologio cognitivo: un nuovo indicatore per la salute del cervello

A cura di Valentina Saletti Boyle PA, Wang T, Yu L, Wilson RS, Dawe R, Arfanakis K, Schneider JA, Beck T, Rajan KB, Evans D, Bennett DA. The “cognitive clock”: A novel indicator of brain health. Alzheimers Dement. 2021 Jun 1. doi: 10.1002/alz.12351. Epub ahead of print. PMID: 34060702. Secondo i ricercatori della Rush University un nuovo strumento di misura per identificare le persone a rischio di problemi di memoria è il cosiddetto orologio cognitivo. Quest’ultimo fornisce un valore rispetto alla salute del cervello, indicando quanto bene funziona rispetto all’età cronologica della persona. Sebbene l’età anagrafica sia considerata uno dei fattori di rischio della malattia di Alzheimer, i ricercatori sostengono che essa sia un predittore imperfetto poiché non tutti invecchiando sviluppano demenza. […]

22 Luglio 2021|News Familiari|2 Comments

Effetto clinico e biologico di fitochimici derivati dal limone nel declino cognitivo soggettivo.

Perché questo studio?   Diversi fitochimici, cioè sostanze chimiche presenti naturalmente nelle piante, hanno dimostrato negli anni la capacità o il potenziale per migliorare il decadimento cognitivo. In particolare, auraptene, un fitochimico appartenente alla famiglia dei cumarinici, e naringenina, della famiglia dei flavonoidi, hanno dimostrato, in studi preclinici, un effetto neuroprotettivo, antinfiammatorio e antiossidante e di miglioramento di memoria e apprendimento. Trattandosi di sostanze di origine naturale, risultano particolarmente adatte ad essere studiate per il loro possibile effetto di potenziamento cognitivo nell’anziano sano, che non presenta un decadimento cognitivo, ma si lamenta di un peggioramento delle proprie funzioni di memoria (declino cognitivo soggettivo).   Qual è l’obiettivo?   Lo scopo dello studio è valutare gli effetti cognitivi e biologici di un fitocomplesso estratto della buccia di limone, contenente due principi attivi, auraptene e naringenina, somministrati per 9 mesi a persone anziane con declino cognitivo soggettivo. […]

22 Luglio 2021|IN EVIDENZA|5 Comments

La tau-PET come marcatore prognostico nelle fasi prodromica e preclinica di malattia di Alzheimer

A cura di Anna Mega Ossenkoppele R, Smith R, Mattsson-Carlgren N, Groot C, Leuzy A, Strandberg O, Palmqvist S, Olsson T, Jögi J, Stormrud E, Cho H, Ryu YH, Choi JY, Boxer AL, Gorno-Tempini ML, Miller BL, Soleimani-Meigooni D, Iaccarino L, La Joie R, Baker S, Borroni E, Klein G, Pontecorvo MJ, Devous MD Sr, Jagust WJ, Lyoo CH, Rabinovici GD, Hansson O. Accuracy of Tau Positron Emission Tomography as a Prognostic Marker in Preclinical and Prodromal Alzheimer Disease: A Head-to-Head Comparison Against Amyloid Positron Emission Tomography and Magnetic Resonance Imaging. JAMA Neurol. 2021 Jun 28. doi: 10.1001/jamaneurol.2021.1858. Epub ahead of print. Nonostante l’identificazione, nell’ultima decade, di molteplici marcatori di neurodegenerazione e di patologia associati alla malattia di Alzheimer (AD), riuscire a predire il grado di declino cognitivo nel tempo in persone con AD rimane una sfida. […]

8 Luglio 2021|News Medici|Commenti disabilitati su La tau-PET come marcatore prognostico nelle fasi prodromica e preclinica di malattia di Alzheimer

Un vaccino contro la proteina tau nella malattia di Alzheimer: pubblicati i risultati dello studio ADAMANT

A cura di Giulia Quattrini ADAMANT: a placebo-controlled randomized phase 2 study of AADvac1, an active immunotherapy against pathological tau in Alzheimer’s disease. Novak P, Kovacech B, Katina S, Schmidt R, Scheltens P, Kontsekova E, Ropele S, Fialova L, Kramberger M, Paulenka-Ivanovova P, Smisek M, Hanes J, Stevens E, Kovac A, Sutovsky S, Parrak V, Koson P, Prcina M, Galba J, Cente M, Hromadka T, Filipcik P, Piestansky J, Samcova M, Prenn-Gologranc C, Sivak R, Froelich L, Fresser M, Rakusa M, Harrison J, Hort J, Otto M, Tosun D, Ondrus M, Winblad B, Novak M & Zilka N. Nat Aging, 2021;1:521–534. Sono stati pubblicati di recente i risultati dello studio ADAMANT, finalizzato a testare la sicurezza e la risposta immunitaria e clinica indotta da un vaccino contro la formazione di grovigli neurofibrillari di proteina tau (NFTs) nella malattia di Alzheimer (AD). I NFTs si propagano da neurone a neurone tramite un meccanismo simile a quello prionico, in cui la cellula affetta trasmette il materiale patologico alla cellula sana adiacente. […]

24 Giugno 2021|News Familiari|Commenti disabilitati su Un vaccino contro la proteina tau nella malattia di Alzheimer: pubblicati i risultati dello studio ADAMANT

FDA approva Aducanumab per la commercializzazione negli Stati Uniti

A cura di Michela Rampini e Cristina Festari Lunedì 7 giugno, la Food and Drug Administration (FDA), l’agenzia del farmaco americana, ha approvato Aduhelm (Aducanumab) il primo trattamento che, diversamente dai farmaci sintomatici attualmente in commercio, agisce direttamente sulle cause della malattia di Alzheimer riducendo l’amiloidosi cerebrale. […]

9 Giugno 2021|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su FDA approva Aducanumab per la commercializzazione negli Stati Uniti

Infondere speranza anziché disperazione nella demenza

A cura di Ilaria Passeggia “Choosing hope over despair in dementia”. Lawlor B.  Int J Geriatr Psychiatry. 2021 Per molte persone la demenza è percepita come una condizione senza speranza. È ormai diffusa la consapevolezza che si tratti di una patologia sempre più frequente, con un forte impatto sulle famiglie di chi ne è affetto e sulla società, dai costi crescenti delle cure e dal pessimismo generale che accompagna la diagnosi. Per quanto tutto ciò sia fondato, la sola trasmissione di tali informazioni può aumentare il senso di disperazione di pazienti e familiari che si trovano ad affrontare tale esperienza. Un recente editoriale pubblicato su International Journal of Geriatric Psychiatry invita ad una diversa inquadratura della questione, suggerendo l’assunzione di una prospettiva di speranza più che di disperazione da associare alla demenza, così come è già successo per certi tipi di tumore. […]

8 Giugno 2021|News Familiari|Commenti disabilitati su Infondere speranza anziché disperazione nella demenza

Diagnosticare la malattia di Alzheimer con i soli biomarcatori: un team di scienziati invita alla prudenza

A cura di Monica Almici Dubois B, Villain N, Frisoni GB, Rabinovici GD, Sabbagh M, Cappa S, Bejanin A, Bombois S, Epelbaum S, Teichmann M, Habert MO, Nordberg A, Blennow K, Galasko D, Stern Y, Rowe CC, Salloway S, Schneider LS, Cummings JL, Feldman HH. Clinical diagnosis of Alzheimer’s disease: recommendations of the International Working Group. Lancet Neurol. 2021 Jun;20(6):484-496. doi: 10.1016/S1474-4422(21)00066-1.  L’US National Institute of Aging e l’Alzheimer Association hanno pubblicato nel 2018 nuovi criteri diagnostici di ricerca per la malattia di Alzheimer, introducendo un metodo diagnostico basato sui soli requisiti neurobiologici (presenza di β-amiloide, tau e neurodegenerazione), indipendentemente dall’espressione fenomenologica della malattia.  […]

27 Maggio 2021|News Medici|Commenti disabilitati su Diagnosticare la malattia di Alzheimer con i soli biomarcatori: un team di scienziati invita alla prudenza

Microbiota intestinale e malattie cerebrali: stato dell’arte e futuri sviluppi. Intervista alla Dott.ssa Annamaria Cattaneo

A cura di Cristina Festari Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha indirizzato il proprio interesse alla comprensione del ruolo e delle funzioni dei ceppi batterici intestinali, il cosiddetto microbiota, nella fisiologia umana (crescita infantile…), nelle malattie somatiche (obesità, alcolismo, intestino irritabile e artrite reumatoide) e nelle malattie cerebrali (es., depressione, autismo, sclerosi multipla, morbo di Parkinson, morbo di Alzheimer).  […]

27 Maggio 2021|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su Microbiota intestinale e malattie cerebrali: stato dell’arte e futuri sviluppi. Intervista alla Dott.ssa Annamaria Cattaneo

Malattia di Alzheimer: una prospettiva che va oltre i farmaci

A cura di Valentina Saletti In un recente articolo pubblicato sulla rivista Terra Nuova diversi studiosi hanno sottolineato la necessità di un nuovo approccio alla malattia di Alzheimer, che vada oltre la sola terapia farmacologica. Il Prof. Shuvendu Sen, che dirige l’Internal Medicine Residency Program al Raritan Bay Medical Center della Meridian Hackensack University (USA), sostiene che “(..) per un’entità così completa, infinita e invisibile come la memoria, farmaci o procedure si mostrano futili e ridondanti”. […]

13 Maggio 2021|News Familiari|7 Comments

Effetto clinico e biologico di fitochimici derivati dal limone nel declino cognitivo soggettivo

Perché questo studio? Diversi fitochimici, cioè sostanze chimiche presenti naturalmente nelle piante, hanno dimostrato negli anni la capacità o il potenziale per migliorare il decadimento cognitivo. In particolare, auraptene, un fitochimico appartenente alla famiglia dei cumarinici, e naringenina, della famiglia dei flavonoidi, hanno dimostrato, in studi preclinici, un effetto neuroprotettivo, antinfiammatorio e antiossidante e di miglioramento di memoria e apprendimento.  […]

13 Maggio 2021|IN EVIDENZA|2 Comments