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Effetto clinico e biologico di fitochimici derivati dal limone nel declino cognitivo soggettivo

Perché questo studio? Diversi fitochimici, cioè sostanze chimiche presenti naturalmente nelle piante, hanno dimostrato negli anni la capacità o il potenziale per migliorare il decadimento cognitivo. In particolare, auraptene, un fitochimico appartenente alla famiglia dei cumarinici, e naringenina, della famiglia dei flavonoidi, hanno dimostrato, in studi preclinici, un effetto neuroprotettivo, antinfiammatorio e antiossidante e di miglioramento di memoria e apprendimento.  […]

13 Maggio 2021|IN EVIDENZA|2 Comments

L’Ospedale Universitario di Ginevra elogia la ricerca sul microbiota che ha coinvolto anche i ricercatori dell’IRCCS Fatebenefratelli di Brescia

 A cura di Anna Mega L’Ospedale Universitario di Ginevra in Svizzera, dove il Prof. Giovanni B Frisoni è direttore della Clinica della Memoria, come ogni anno ha pubblicato il proprio rapporto annuale (https://panorama.hug.ch/2020/rapport-dactivite-2020). Tra le attività citate del 2020, il report ha identificato i risultati sul microbiota intestinale e la malattia di Alzheimer come quelli più significativi dell’anno, nonostante i riflettori fossero puntati sulla pandemia di Covid-19.  […]

29 Aprile 2021|News Familiari|Commenti disabilitati su L’Ospedale Universitario di Ginevra elogia la ricerca sul microbiota che ha coinvolto anche i ricercatori dell’IRCCS Fatebenefratelli di Brescia

Alterazioni microstrutturali della sostanza bianca nelle prime fasi della patologia amiloide

A cura di Giulia Quattrini White matter microstructure disruption in early stage amyloid pathology Collij LE, Ingala S, Top H, Wottschel V, Stickney KE, Tomassen J, Konijnenberg E, Ten Kate M, Sudre C, Lopes Alves I, Yaqub MM, Wink AM, Van ‘t Ent D, Scheltens P, van Berckel BNM, Visser PJ, Barkhof F, Braber AD. Alzheimers Dement (Amst). 2021 Apr 1;13(1):e12124. doi: 10.1002/dad2.12124.  L’accumulo di proteina β-amiloide (Aβ) rappresenta il primo marchio patologico della malattia di Alzheimer (AD) ed è associato ad alterazioni microstrutturali della sostanza bianca (WM). Alcuni studi hanno evidenziato che, rispetto ai controlli sani e senza patologia Aβ, i soggetti con AD preclinico (presenza di patologia Aβ in assenza di deficit cognitivi) presentano una ridotta integrità della WM in fasci anatomicamente collegati alle prime aree interessate dalla patologia Aβ. […]

15 Aprile 2021|News Medici|2 Comments

L’impatto della pandemia sulle persone con demenza e sui loro caregiver

A cura di Ilaria Passeggia The impact of COVID-19 pandemic on people with mild cognitive impairment/dementia and on their caregivers. Tsapanou A, Papatriantafyllou JD, Yiannopoulou K, Sali D, Kalligerou F, Ntanasi E, Zoi P, Margioti E, Kamtsadeli V, Hatzopoulou M, Koustimpi M, Zagka A, Papageorgiou SG, Sakka P. Int J Geriatr Psychiatry. 2021 Apr;36(4):583-587. doi: 10.1002/gps.5457. Epub 2020 Nov 13. PMID: 33166418. La nuova malattia da Coronavirus (COVID-19) si è diffusa in tutto il mondo portando con sé molteplici conseguenze dal punto di vista fisico e psicologico. Una recente ricerca greca ha indagato gli effetti della pandemia su una popolazione fragile, come i pazienti con demenza, e sui loro caregiver (chi se ne prende cura).  È stato chiesto a 204 caregiver di adulti con disturbi cognitivi o con diagnosi di demenza di rispondere ad un questionario riguardante i possibili cambiamenti a livello fisico, psicologico e nelle attività quotidiane, notati nei propri cari e in se stessi, nel periodo di lockdown totale o parziale compreso tra febbraio e giugno 2020. […]

31 Marzo 2021|News Familiari|Commenti disabilitati su L’impatto della pandemia sulle persone con demenza e sui loro caregiver

Effetto clinico e biologico di fitochimici derivati dal limone nel declino cognitivo soggettivo

A cura di Sara Gipponi Perché questo studio? Diversi fitochimici, cioè sostanze chimiche presenti naturalmente nelle piante, hanno dimostrato negli anni la capacità o il potenziale per migliorare il decadimento cognitivo. In particolare, auraptene, un fitochimico appartenente alla famiglia dei cumarinici, e naringenina, della famiglia dei flavonoidi, hanno dimostrato, in studi preclinici, un effetto neuroprotettivo, antinfiammatorio e antiossidante e di miglioramento di memoria e apprendimento. Trattandosi di sostanze di origine naturale, risultano particolarmente adatte ad essere studiate per il loro possibile effetto di potenziamento cognitivo nell’anziano sano, che non presenta un decadimento cognitivo, ma si lamenta di un peggioramento delle proprie funzioni di memoria (declino cognitivo soggettivo). […]

31 Marzo 2021|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su Effetto clinico e biologico di fitochimici derivati dal limone nel declino cognitivo soggettivo

La beta-sinucleina: un nuovo marcatore diagnostico nella malattia di Alzheimer?

A cura di Evita Tomasoni   Beta-synuclein in cerebrospinal fluid as an early diagnostic marker of Alzheimer’s disease Halbgebauer S, Oeckl P, Steinacker p , Yilmazer-Hanke D, Anderl-Straub S, von Arnim C, Froelich L, Aragão Gomes L, Hausner L, Huss A, Jahn H, Weishaupt J, Ludolph AC,  Thal DR, Otto M. J Neurol Neurosurg Psychiatry. 2020.     La perdita sinaptica gioca un ruolo importante nella patogenesi della malattia di Alzheimer (AD) e la sua valutazione potrebbe essere di notevole utilità, sia per la diagnosi precoce che in future sperimentazioni farmacologiche con l’obiettivo di mantenere l’integrità sinaptica. Tuttavia, ad oggi non sono disponibili marcatori neurochimici per valutare tale perdita. Nel 2016 un gruppo di ricercatori tedeschi ha individuato un nuovo e promettente marcatore sinaptico: la beta-sinucleina. […]

18 Marzo 2021|News Medici|Commenti disabilitati su La beta-sinucleina: un nuovo marcatore diagnostico nella malattia di Alzheimer?

Un trattamento con stimolazione magnetica innovativo e personalizzato per la demenza di Alzheimer

A cura di Marco Esposito Presso il nostro Istituto è in corso uno studio finanziato dal Ministero della Salute (GR-2016-02364718) in collaborazione con la Fondazione Santa Lucia di Roma su un nuovo approccio di stimolazione cerebrale non invasiva nella malattia di Alzheimer. Questa ricerca ha lo scopo di valutare l’efficacia di due protocolli di trattamento che usano la stimolazione magnetica transcranica ripetitiva (rTMS) in pazienti con demenza di Alzheimer.  […]

3 Marzo 2021|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su Un trattamento con stimolazione magnetica innovativo e personalizzato per la demenza di Alzheimer

Diagnosticare la Malattia di Alzheimer: corrispondenza tra diagnosi clinica e biologica

A cura di Monica Almici “Frequency of Biologically Defined Alzheimer Disease in Relation to Age, Sex, APOE ɛ4, and Cognitive Impairment.” Therriault J., Pascoal TA, Benedet AL, Tissot C., Savard M., Chamoun M., Lussier F., Kang MS, Berzgin G., Wang T., Fernandes-Arias J Massarweh G., Soucy JP, Vitali P., Saha-Chaudhuri P., Gauthier S., Rosa-Neto P. Neurology, 2021.   La presenza simultanea delle proteine beta amiloide e tau nel cervello è ritenuta segno patognomonico della malattia di Alzheimer. Nel 2018 sono stati così introdotti nuovi criteri diagnostici di ricerca basati sull’osservazione di tali fenomeni neurobiologici. Alla McGill University Research Centre for Studies in Aging in Canada, alcuni ricercatori hanno indagato quale sia il grado di corrispondenza tra la classica diagnosi clinica e quella neurobiologica, in un campione di 305 soggetti afferenti alla loro clinica della memoria. La frequenza della diagnosi biologica è stata inoltre studiata in relazione a età, sesso e status ApoE dei partecipanti. […]

3 Marzo 2021|News Medici|Commenti disabilitati su Diagnosticare la Malattia di Alzheimer: corrispondenza tra diagnosi clinica e biologica

Malattia di Alzheimer: necessità di accesso ai trattamenti e rigore scientifico

A cura di Valentina Saletti “Rapid drug access and scientific rigour: a delicate balance” The Lancet Neurology. Lancet Neurol. 2021 Il farmaco sperimentale Aducanumab è un anticorpo monoclonale che sembrerebbe efficace nel rimuovere dal cervello le placche di beta-amiloide (aβ), la proteina principalmente responsabile della malattia di Alzheimer (AD), e nel rallentare quindi la progressione del declino cognitivo associato alla malattia. La Food and Drug Administration (FDA) è chiamata […]

17 Febbraio 2021|News Familiari|Commenti disabilitati su Malattia di Alzheimer: necessità di accesso ai trattamenti e rigore scientifico

COVID-19 e demenza: l’effetto protettivo della telemedicina

A cura di Anna Mega Lai FH, Yan EW, Yu KK, Tsui WS, Chan DT, Yee BK. The Protective Impact of Telemedicine on Persons With Dementia and Their Caregivers During the COVID-19 Pandemic. Am J Geriatr Psychiatry. 2020 Nov;28(11):1175-1184. doi: 10.1016/j.jagp.2020.07.019. La pandemia di COVID-19 ha molto limitato la possibilità di accesso ai servizi di comunità, da sempre fondamentali per le persone affette da demenza e i loro caregivers e il solo supporto telefonico potrebbe non essere più sufficiente in questa oramai prolungata emergenza sanitaria. […]

4 Febbraio 2021|News Familiari|Commenti disabilitati su COVID-19 e demenza: l’effetto protettivo della telemedicina