Nuove sperimentazioni attive
Presso l’Unità di Neuroimmagine ed Epidemiologia Alzheimer sono attive nuove sperimentazioni rivolte a persone affette da Malattia di Alzheimer in fase lieve o intermedia. […]
Presso l’Unità di Neuroimmagine ed Epidemiologia Alzheimer sono attive nuove sperimentazioni rivolte a persone affette da Malattia di Alzheimer in fase lieve o intermedia. […]
A cura di Ilaria Passeggia Il metodo Montessori, fondato sull’idea che ogni bambino possieda un potenziale unico e che vada accompagnato nella crescita in modo da potersi esprimere liberamente, sta vivendo negli ultimi anni una rinnovata diffusione, anche in ambiti differenti dall’educazione infantile. Tra gli scenari più promettenti della sua più ampia applicazione vi è quello relativo ai contesti della terza età. […]
A cura di Monica Almici Busche MA, Hyman BT. Synergy between amyloid-β and tau in Alzheimer’s disease. Nat Neurosci. 2020 Oct;23(10):1183-1193. PMID: 32778792. Quali eventi neurobiologici sono necessari affinché si possa parlare di malattia di Alzheimer? La visione prevalente nella comunità scientifica postula che l’esordio della malattia di Alzheimer sia da imputare ad un iniziale diffuso accumulo di beta-amiloide nella neocorteccia, che provocherebbe in un secondo momento altri eventi a cascata, tra cui l’accumulo di grovigli neurofibrillari della proteina tau e la neurodegenerazione di aree limbiche e associative corticali. […]
A cura di Cristina Festari Il Gruppo di Studio sul COVID-19 della Società Italiana di Neurologia per le demenze (SINdem) ha recentemente pubblicato i risultati di una intervista nazionale relativa agli effetti psicologici e comportamentali dell’isolamento indotto dal lockdown nei pazienti affetti da demenza. […]
A cura di Michela Rampini Bianchetti A, Rozzini R, Guerini F, Boffelli S, Ranieri P, Minelli G, Bianchetti L, Trabucchi M. Clinical Presentation of COVID19 in Dementia Patients. J Nutr Health Aging. 2020;24(6):560-562. PMID: 32510106. In Italia l’epidemia SARS-CoV-2 ha avuto esiti disastrosi con 135,586 casi confermati e 17,127 morti alla data dell’8 Aprile 2020. La compresenza del virus con altre patologie quali l’ipertensione, l’obesità, il diabete e le malattie cardiache ha rappresentato un importante fattore di rischio per la mortalità. […]
A cura di Giulia Quattrini de Leeuw FA, Karamujić-Čomić H, Tijms BM, Peeters CFW, Kester MI, Scheltens P, Ahmad S, Vojinovic D, Adams HHH, Hankemeier T, Bos D, van der Lugt A, Vernooij MW, Ikram MA, Amin N, Barkhof F, Teunissen CE, van Duijn CM, van der Flier WM. Circulating metabolites are associated with brain atrophy and white matter hyperintensities. Alzheimers Dement. 2020 Sep 4. Epub ahead of print. PMID: 32886448. Le patologie vascolari rappresentano un importante fattore di rischio per la malattia di Alzheimer (AD) e numerosi studi hanno dimostrato un’associazione tra la disregolazione metabolica e la sintomatologia AD. Mancano, tuttavia, indagini relative all’associazione con i principali marcatori di imaging, fondamentale per chiarirne i sottostanti processi biologici. […]
A cura di Anna Mega Lo scorso 21 settembre, in occasione della Giornata Mondiale della Malattia di Alzheimer, l’Associazione di Promozione Sociale Argilla (https://www.associazioneargilla.it/) ha diffuso un documento non medico – chiamato “Questo sono io” – ideato e registrato con il nome “This is Me” dall’Alzheimer’s Society (https://www.alzheimers.org.uk/). […]
È attualmente in corso il progetto DIAN ITALIA. DIAN ITALIA è un contact-point nazionale dedicato alla malattia di Alzheimer ereditaria autosomica dominante (DIAD) e il suo obiettivo è quello di sensibilizzare la popolazione italiana su queste rare forme di malattia per facilitare l’accesso delle famiglie con DIAD a studi farmacologici loro dedicati. La DIAD rappresenta l’1% di tutte le forme di Alzheimer ed è causata da una mutazione genetica autosomica dominante presente sin dalla nascita. L’esordio dei sintomi è generalmente precoce (30-60 anni) e ciascun figlio della persona portatrice di una mutazione genetica ha un rischio pari al 50% di ereditarla, indipendentemente dal sesso del genitore e del figlio. […]
A cura di Michela Rampini Older Adults With Subjective Cognitive Decline Worry About the Emotional Impact of Cognitive Test Results Wong S, Smith S, Jacova C. Alzheimer Dis Assoc Disord. Apr-Jun 2020;34(2):135-140. PMID: 31573983. Poiché è noto che le persone anziane con disturbo soggettivo di memoria (SCD) hanno due volte più probabilità di sviluppare demenza, esse potrebbero trarre beneficio dall’effettuazione di valutazioni cognitive ripetute nel tempo. Tuttavia queste persone sono spesso restie a sottoporsi ai test, perchè preoccupate dall’effetto che gli eventuali risultati negativi potrebbero avere su aspetti pratici della loro vita e sul loro benessere psicologico. […]
A cura di Monica Almici Resilience of Alzheimer’s Disease to COVID-19. Li J, Long X, Huang H, Tang J, Zhu C, Hu S, Wu J, Li J, Lin Z, Xiong N. J Alzheimers Dis. 2020;77(1):67-73. 32804094. PMID: 32804094. Guardando alla diffusione della pandemia COVID-19 appare chiaro come nei primi mesi del 2020 i soggetti maggiormente vulnerabili siano stati gli anziani, specie se presentavano in comorbilità altri disturbi. Il presente studio di coorte retrospettivo ha analizzato i dati clinici di 19 pazienti con malattia di Alzheimer (AD) e polmonite da COVID-19, confrontati con 23 soggetti di pari età, anch’essi con polmonite da COVID-19 ma non affetti da AD, tutti ricoverati all’Ospedale Wuhan Red Cross Hospital in Cina tra gennaio e marzo 2020. […]