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Effetto dell’aspirina a basso dosaggio sull’insorgenza della demenza

A cura di Monica Almici Ryan J, Storey E, Murray AM, Woods RL, Wolfe R, Reid CM, Nelson MR, Chong TTJ, Williamson JD, Ward SA, Lockery JE, Orchard SG, Trevaks R, Kirpach B, Newman AB, Ernst ME, McNeil JJ, Shah RC; ASPREE Investigator Group. Randomized placebo-controlled trial of the effects of aspirin on dementia and cognitive decline. Neurology. 2020 Mar 25:10.1212/WNL.0000000000009277. Epub ahead of print. PMID: 32213642. La comune aspirina (ASA), avendo azione antinfiammatoria e antiaggregante, potrebbe essere potenzialmente in grado di prevenire o ritardare l’insorgenza della malattia di Alzheimer, così come di proteggere dalla demenza vascolare.  […]

3 Maggio 2020|News Medici|Commenti disabilitati su Effetto dell’aspirina a basso dosaggio sull’insorgenza della demenza

Lo stress aumenta il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative

A cura di Cristina Festari Un recente studio pubblicato sulla rivista JAMA – Neurology ha esplorato l’associazione tra disturbi correlati allo stress e il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative.  […]

3 Maggio 2020|ULTIM'ORA|Commenti disabilitati su Lo stress aumenta il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative

Sospensione degli studi di ricerca causa Covid-19 

A cura di Valentina Nicolosi Gentili Lettori, Sulla base di quanto stabilito dalle Autorità Sanitarie Nazionali e Regionali per il contenimento ed il contrasto del diffondersi dei Coronavirus, il Centro Alzheimer ha temporaneamente sospeso gli studi attivi presso l’IRCCS Fatebenefratelli di Brescia.  […]

3 Maggio 2020|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su Sospensione degli studi di ricerca causa Covid-19 

Sospensione degli studi di ricerca causa Covid-19

A cura di Valentina Nicolosi Gentili Lettori, sulla base di quanto stabilito dalle Autorità Sanitarie Nazionali e Regionali per il contenimento ed il contrasto del diffondersi dei Coronavirus, il Centro Alzheimer ha temporaneamente sospeso gli studi attivi presso l’IRCCS Fatebenefratelli di Brescia.  […]

17 Aprile 2020|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su Sospensione degli studi di ricerca causa Covid-19

Bilinguismo e ritardo dei sintomi della malattia di Alzheimer

A cura di Valentina Saletti Mendez MF, Chavez D, Akhlaghipour G. Bilingualism Delays Expression of Alzheimer’s Clinical Syndrome. Dement Geriatr Cogn Disord. 2020 Feb 11:1-9. doi: 10.1159/000505872. Epub ahead of print. PMID: 32045913. In letteratura diversi studi hanno dimostrato come il bilinguismo sembri avere un ruolo importante nel ritardare l’insorgenza della malattia di Alzheimer (AD). Recentemente sulla rivista Dementia & Geriatric Cognitive Disorders è stato pubblicato uno studio condotto su 253 pazienti affetti da AD che dimostra come nelle persone che parlano due lingue i sintomi della malattia si manifestano circa quattro anni dopo rispetto alle persone monolingue. Stando ai risultati dello studio, sembrerebbe che parlare e pensare abitualmente in due lingue rafforzi la riserva cognitiva, intesa come resilienza del cervello nel far fronte al danno cerebrale. […]

17 Aprile 2020|News Familiari|Commenti disabilitati su Bilinguismo e ritardo dei sintomi della malattia di Alzheimer

La propagazione della proteina tau segue pattern corticali diversi nei maschi e nelle femmine

A cura di Giulia Quattrini Shokouhi S, Taylor WD, Albert K, Kang H, Newhouse PA; Alzheimer’s Disease Neuroimaging Initiative. In vivo network models identify sex differences in the spread of tau pathology across the brain. Alzheimers Dement (Amst). 2020 Apr 9;12(1):e12016. PMID: 32280740. La propagazione della proteina tau a livello corticale segue pattern definiti dalla sottostante connettività funzionale e strutturale tra le aree cerebrali. Studi precedenti hanno riportato una diversa vulnerabilità delle donne rispetto agli uomini all’accumulo di proteina tau, sia a livello centrale che periferico. È altresì appurato che la malattia di Alzheimer (AD) abbia una prevalenza significativamente maggiore nelle donne rispetto agli uomini.   […]

17 Aprile 2020|News Medici|Commenti disabilitati su La propagazione della proteina tau segue pattern corticali diversi nei maschi e nelle femmine

L’impatto psicologico della quarantena

A cura di Anna Mega L’attuale epidemia di COVID-19 ha reso necessarie una serie di misure di contenimento sempre più restrittive, sino ad arrivare alla più drastica: la quarantena. Questa misura, oggi adottata in Italia, è stata utilizzata per la prima volta nel XIV secolo per contenere l’epidemia di peste nera in Europa e in Asia. La nostra quotidianità e le nostre abitudini sono state così improvvisamente stravolte, la nostra libertà personale e sociale limitata. Gli effetti psicologici della quarantena non sono quindi da sottovalutare. Ad indagare tali effetti sono stati gli autori di una review pubblicata sulla rivista Lancet, i quali hanno analizzato i dati di tre database che includevano casi di SARS, Ebola, influenza pandemica (H1N1), sindrome respiratoria medio-orientale, influenza equina. […]

17 Aprile 2020|ULTIM'ORA|Commenti disabilitati su L’impatto psicologico della quarantena

Comunicazione per visite di studi attivi presso IRCCS Fatebenefratelli di Brescia

A cura di Valentina Nicolosi Gentili Lettori, sulla base di quanto stabilito dalle Autorità Sanitarie Nazionali e Regionali per il contenimento ed il contrasto del diffondersi dei Coronavirus, il Centro Alzheimer ha temporaneamente sospeso gli studi attivi presso l’IRCCS Fatebenefratelli di Brescia.  […]

6 Aprile 2020|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su Comunicazione per visite di studi attivi presso IRCCS Fatebenefratelli di Brescia

L’impatto di un intervento sui disturbi della vista e dell’udito nella demenza

A cura di Evita Tomasoni Leroi I, Simkin Z, Hooper E, Wolski L, Abrams H, Armitage CJ, Camacho E, Charalambous AP, Collin F, Constantinidou F, Dawes P, Elliott R, Falkingham S, Frison E, Hann M, Helmer C, Himmelsbach I, Hussain H, Marié S, Montecelo S, Thodi C, Yeung WK. Impact of an intervention to support hearing and vision in dementia: The SENSE-Cog Field Trial. Int J Geriatr Psychiatry. 2020 Apr;35(4):348-357. doi: 10.1002/gps.5231. PMID: 31713262 I disturbi dell’udito e della vista si riscontrano più comunemente in persone affette da demenza che in persone cognitivamente sane. Questi disturbi influenzano negativamente la qualità di vita, il comportamento e la cognizione, oltre ad avere un maggior impatto sull’assistenza e sulle cure. Diversi studi hanno dimostrato che intervenire correggendo la vista o i disturbi dell’udito attraverso l’utilizzo di occhiali o di apparecchi acustici possa migliorare i risultati, ma spesso nelle persone affette da demenza l’aderenza all’utilizzo di tali dispositivi è bassa. Per questo motivo, la correzione della sola compromissione sensoriale può non essere sufficiente e possono essere necessari interventi diversificati. […]

6 Aprile 2020|News Familiari|Commenti disabilitati su L’impatto di un intervento sui disturbi della vista e dell’udito nella demenza

Cos’è il deterioramento cognitivo lieve?

A cura di Monica Almici Bradfield NI, Ames D. Mild cognitive impairment: narrative review of taxonomies and systematic review of their prediction of incident Alzheimer’s disease dementia. BJPsych Bull. 2020 Apr;44(2):67-74. doi: 10.1192/bjb.2019.77. PMID: 31724527 È il 1962 quando Kral introduce il concetto di “dimenticanze benigne legate alla senescenza”, poi definite 20 anni più tardi come “decadimento della memoria legato all’età”. Questo articolo presenta un excursus degli studi che da queste prime teorizzazioni hanno provato a definire quella zona grigia che si colloca tra l’integrità cognitiva e la demenza. Elencando nove di questi tentativi, gli autori evidenziano come il concetto di Deterioramento Cognitivo Lieve (in inglese Mild Cognitive Impairment, MCI), non abbia, nonostante i suoi quasi quarant’anni, una definizione univoca.  […]

6 Aprile 2020|News Medici|Commenti disabilitati su Cos’è il deterioramento cognitivo lieve?