About Newsletter

This author has not yet filled in any details.
So far Newsletter has created 633 blog entries.

Il caso di una rara mutazione del gene APOE protettiva per la malattia di Alzheimer

A cura di Giulia Quattrini Arboleda-Velasquez JF, Lopera F, O’Hare M, Delgado-Tirado S, Marino C, Chmielewska N, Saez-Torres KL, Amarnani D, Schultz AP, Sperling RA, Leyton-Cifuentes D, Chen K, Baena A, Aguillon D, Rios-Romenets S, Giraldo M, Guzmán-Vélez E, Norton DJ, Pardilla-Delgado E, Artola A, Sanchez JS, Acosta-Uribe J, Lalli M, Kosik KS, Huentelman MJ, Zetterberg H, Blennow K, Reiman RA, Luo J, Chen Y, Thiyyagura P, Su Y, Jun GR, Naymik M, Gai X, Bootwalla M, Ji J, Shen L, Miller JB, Kim LA, Tariot PN, Johnson KA, Reiman EM, Quiroz YT. Resistance to autosomal dominant Alzheimer’s disease in an APOE3 Christchurch homozygote: a case report. Nat Med. 2019 Nov;25(11):1680-1683. L’allele 4 del gene per l’Apolipoproteina E (APOE) rappresenta il principale fattore di rischio genetico per la malattia di Alzheimer (AD). Il gene presenta tre varianti alleliche, due delle quali hanno un ruolo nell’insorgenza della patologia: mentre la variante APOE2 riduce il rischio di sviluppare AD, la forma APOE4 ne aumenta la probabilità. La terza forma, APOE3, non ha alcun effetto sul rischio di AD. I meccanismi sottostanti, tuttavia, restano ancora oggetto di studio. […]

9 Gennaio 2020|News Medici|Commenti disabilitati su Il caso di una rara mutazione del gene APOE protettiva per la malattia di Alzheimer

Migliorare la cura della demenza riducendo i costi: l’iniziativa dell’Alzheimer Association

A cura di Cristina Festari Poco prima della pausa natalizia, l’Alzheimer’s Association®, la principale organizzazione americana di volontariato nella cura, supporto e ricerca dell’Alzheimer, ha annunciato di aver lanciato una nuova iniziativa volta a far fronte ai crescenti costi dell’assistenza per la demenza e a migliorare l’esperienza e gli esiti dei pazienti che ne sono affetti. […]

9 Gennaio 2020|ULTIM'ORA|Commenti disabilitati su Migliorare la cura della demenza riducendo i costi: l’iniziativa dell’Alzheimer Association

Riallineare la narrazione della malattia di Alzheimer tra pubblico e addetti ai lavori

A cura di Monica Almici Frisoni GB, Ritchie C, Carrera E, Nilsson P, Ousset PJ, Molinuevo JL, Dubois B, Scheltens P, Minoshima S. Re-aligning scientific and lay narratives of Alzheimer’s disease. Lancet Neurol. 2019 Oct; 18(10):918-919. La narrazione scientifica della malattia di Alzheimer (AD) racconta di evidenze biologiche, genetiche ed epidemiologiche rilevabili già vent’anni prima della comparsa dei disturbi cognitivi ad essa associati. Per questo gli scienziati hanno recentemente riconcettualizzato l’AD lungo un continuum in cui la presenza di sintomi è una manifestazione tardiva di eventi biologici precedenti (amiloidosi e tauopatia cerebrali). […]

12 Dicembre 2019|News Familiari|Commenti disabilitati su Riallineare la narrazione della malattia di Alzheimer tra pubblico e addetti ai lavori

Il caso di una rara mutazione del gene APOE protettiva per la malattia di Alzheimer

A cura di Giulia Quattrini Arboleda-Velasquez JF, Lopera F, O’Hare M, Delgado-Tirado S, Marino C, Chmielewska N, Saez-Torres KL, Amarnani D, Schultz AP, Sperling RA, Leyton-Cifuentes D, Chen K, Baena A, Aguillon D, Rios-Romenets S, Giraldo M, Guzmán-Vélez E, Norton DJ, Pardilla-Delgado E, Artola A, Sanchez JS, Acosta-Uribe J, Lalli M, Kosik KS, Huentelman MJ, Zetterberg H, Blennow K, Reiman RA, Luo J, Chen Y, Thiyyagura P, Su Y, Jun GR, Naymik M, Gai X, Bootwalla M, Ji J, Shen L, Miller JB, Kim LA, Tariot PN, Johnson KA, Reiman EM, Quiroz YT. Resistance to autosomal dominant Alzheimer’s disease in an APOE3 Christchurch homozygote: a case report. Nat Med. 2019 Nov;25(11):1680-1683. L’allele 4 del gene per l’Apolipoproteina E (APOE) rappresenta il principale fattore di rischio genetico per la malattia di Alzheimer (AD). Il gene presenta tre varianti alleliche, due delle quali hanno un ruolo nell’insorgenza della patologia: mentre la variante APOE2 riduce il rischio di sviluppare AD, la forma APOE4 ne aumenta la probabilità. La terza forma, APOE3, non ha alcun effetto sul rischio di AD. I meccanismi sottostanti, tuttavia, restano ancora oggetto di studio. […]

12 Dicembre 2019|News Medici|Commenti disabilitati su Il caso di una rara mutazione del gene APOE protettiva per la malattia di Alzheimer

I sogni di Natale degli anziani soli? Da oggi possono essere realizzati!

A cura di Valentina Nicolosi Cari lettori, Natale è la festa più attesa dell’anno, tempo di regali ma soprattutto un momento da condividere con i propri cari. Ricordiamo però che per molti malati che trascorrono il Natale lontano da casa il 25 Dicembre può rivelarsi un momento di solitudine. Vi segnaliamo l’iniziativa “Nipoti di Babbo Natale” che ha il nobile scopo di realizzare i desideri degli ospiti di strutture residenziali che non possono trascorrere il Natale in famiglia. A questi anziani è stato proposto di scrivere una lettera a Babbo Natale esprimendo un desiderio (un maglione, un profumo, dei biscotti…) che è stato poi riportato sul sito www.nipotidibabbonatale.it. […]

12 Dicembre 2019|ULTIM'ORA|Commenti disabilitati su I sogni di Natale degli anziani soli? Da oggi possono essere realizzati!

EPAD: uno studio europeo di prevenzione della malattia di Alzheimer

A cura di Anna Mega e Valentina Saletti È attualmente attivo presso il nostro Centro lo studio EPAD (“European Prevention Alzheimer’s disease”), una importante iniziativa europea il cui fine è quello di comprendere meglio le fasi di sviluppo della malattia di Alzheimer e creare una coorte di persone disponibili a partecipare a studi sperimentali mirati alla sua prevenzione. […]

2 Dicembre 2019|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su EPAD: uno studio europeo di prevenzione della malattia di Alzheimer

Cosa significa prendersi cura di persone con demenza ad esordio giovanile?

A cura di Evita Tomasoni Caring for People With Young Onset Dementia: An Interpretative Phenomenological Analysis of Family Caregivers’ Experiences Kilty C, Boland P, Goodwin J, de Róiste Á. J Psychosoc Nurs Ment Health Serv. 2019 Nov 1;57(11):37-44. doi: 10.3928/02793695-20190821-02 La demenza a esordio giovanile (YOD, young onset dementia) viene diagnosticata a persone sotto i 65 anni, colpendo sia pazienti che coloro che se ne prendono cura (caregiver) ancora pienamente attivi a livello familiare, sociale e lavorativo. […]

2 Dicembre 2019|News Familiari|Commenti disabilitati su Cosa significa prendersi cura di persone con demenza ad esordio giovanile?

Le nuove raccomandazioni intersocietarie per la diagnosi eziologica nel decadimento cognitivo lieve

A cura di Valentina Nicolosi Italian consensus recommendations for the biomarker-based etiological diagnosis in MCI patients. Boccardi M, Nicolosi V, Festari C, Bianchetti A, Cappa S, Chiasserini D, Falini A, Guerra UP, Nobili F, Padovani A, Sancesario GM, Morbelli S, Parnetti L, Tiraboschi P, Muscio C, Perani D, Pizzini FB, Beltramello A, Salvini Porro G, Ciaccio M, Schillaci O, Trabucchi M, Tagliavini F, Frisoni GB. Eur J Neurol. 2019 Nov 6. doi: 10.1111/ene.14117. Negli ultimi 15 anni diversi biomarcatori si sono dimostrati sufficientemente sensibili e specifici verso alcune malattie neurodegenerative, tra cui quella di Alzheimer (AD), tanto da giustificare il loro utilizzo clinico per la diagnosi precoce e differenziale. Tuttavia ad oggi mancano delle raccomandazioni cliniche evidence-based sul loro utilizzo combinato. L’uso dei biomarker nei servizi regionali e locali è quindi comprensibilmente influenzato più da questioni logistiche (es. liste d’attesa, familiarità…) che dal loro valore informativo rispetto all’ipotesi diagnostica. […]

2 Dicembre 2019|News Medici|Commenti disabilitati su Le nuove raccomandazioni intersocietarie per la diagnosi eziologica nel decadimento cognitivo lieve

Intervista al Prof. Frisoni: il premio “Lombardia è Ricerca”, un buon segnale per la ricerca sulla demenza

A cura di Valentina Saletti Sulla piattaforma digitale Open Innovation di Regione Lombardia è stata recentemente pubblicata un’intervista al Prof. Giovanni Battista Frisoni, responsabile della U.O. Neuroimmagine ed Epidemiologia Alzheimer dell’IRCCS Istituto Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli di Brescia e direttore della Memory Clinic dell’Ospedale Universitario di Ginevra. Per prima cosa, il Prof. Frisoni, parlando dei trattamenti e della ricerca in ambito di demenza, afferma di operare a partire da due presupposti, quello che guarda all’oggi, al miglioramento della qualità della vita di pazienti con disturbi di memoria o demenza conclamata, e quello che punta al domani, ossia alla prevenzione. Sul primo presupposto si può intervenire a livello farmacologico e psicosociale.  […]

2 Dicembre 2019|ULTIM'ORA|Commenti disabilitati su Intervista al Prof. Frisoni: il premio “Lombardia è Ricerca”, un buon segnale per la ricerca sulla demenza

Le nuove raccomandazioni intersocietarie per la diagnosi eziologica nel decadimento cognitivo lieve

A cura di Valentina Nicolosi Italian consensus recommendations for the biomarker-based etiological diagnosis in MCI patients. Boccardi M, Nicolosi V, Festari C, Bianchetti A, Cappa S, Chiasserini D, Falini A, Guerra UP, Nobili F, Padovani A, Sancesario GM, Morbelli S, Parnetti L, Tiraboschi P, Muscio C, Perani D, Pizzini FB, Beltramello A, Salvini Porro G, Ciaccio M, Schillaci O, Trabucchi M, Tagliavini F, Frisoni GB. Eur J Neurol. 2019 Nov 6. doi: 10.1111/ene.14117. Negli ultimi 15 anni diversi biomarcatori si sono dimostrati sufficientemente sensibili e specifici verso alcune malattie neurodegenerative, tra cui quella di Alzheimer (AD), tanto da giustificare il loro utilizzo clinico per la diagnosi precoce e differenziale. Tuttavia ad oggi mancano delle raccomandazioni cliniche evidence-based sul loro utilizzo combinato. L’uso dei biomarker nei servizi regionali e locali è quindi comprensibilmente influenzato più da questioni logistiche (es. liste d’attesa, familiarità…) che dal loro valore informativo rispetto all’ipotesi diagnostica. Usando il metodo Delphi, gli esperti delle principali Società scientifiche nazionali pertinenti (AIN, AINR; AIP, SiBioC e SINdem) hanno definito consensualmente le prime raccomandazioni su un algoritmo diagnostico, basato su parere esperto, che possa guidare i clinici ad un utilizzo razionale e combinato dei biomarker. […]

14 Novembre 2019|News Medici|Commenti disabilitati su Le nuove raccomandazioni intersocietarie per la diagnosi eziologica nel decadimento cognitivo lieve