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Francia sconvolta: scoperta sperimentazione farmacologica illegale su malati di Alzheimer

Circa 350 persone affette da malattia di Alzheimer e Parkinson sono state incluse in una sperimentazione mai autorizzata dall’agenzia dei farmaci francesi (ANSM) con sostanze di cui la qualità, gli effetti e la tolleranza non sono conosciuti. È quanto hanno scoperto le autorità sanitarie grazie a un’ispezione di controllo effettuata in un laboratorio che analizzava i campioni di sangue in provenienza da un’abbazia vicino a Poitiers, struttura in cui i malati trascorrevano il ricovero dopo aver ricevuto il trattamento sperimentale ideato da Jean-Bernard Fourtillan e Henri Joyeux. […]

17 Ottobre 2019|ULTIM'ORA|Commenti disabilitati su Francia sconvolta: scoperta sperimentazione farmacologica illegale su malati di Alzheimer

Una maggiore comprensione della malattia di Alzheimer “in offerta speciale” al supermercato

A cura di Sara Gipponi Giornata mondiale dell’Alzheimer: cosa si prova quando gli oggetti non hanno più senso? La malattia di Alzheimer è la forma più comune di demenza ed è caratterizzata dal progressivo deterioramento della memoria e delle altre funzioni cognitive fino ad interferire con lo svolgimento delle abituali attività della persona nella vita quotidiana. Uno dei disturbi di tale malattia consiste nell’incapacità di riconoscere, denominare ed utilizzare oggetti comuni (come le forbici o il pettine, ad esempio) che, quindi, agli occhi del malato appaiono come sconosciuti ed incomprensibili e che provocano in lui sensazioni di straniamento quando non riesce a nominarli o a utilizzarli correttamente. […]

3 Ottobre 2019|News Familiari|Commenti disabilitati su Una maggiore comprensione della malattia di Alzheimer “in offerta speciale” al supermercato

La comunicazione medico-paziente: cosa, come e quando

A cura di Monica Almici Fruijtier AD, Visser LNC, van Maurik, Zwan MD, Bouwman FH, van der Flier WM, Smets EMA. ABIDE Delphi study: topics to discuss in diagnostic consultations in memory clinics Alzheimers Res Ther. 2019 Aug 31;11(1):77. doi: 10.1186/s13195-019-0531-y. Le informazioni che vengono fornite ai pazienti ed ai loro familiari al momento della comunicazione delle diagnosi sono molto diverse sia a livello di forma che di contenuti in base al professionista che le comunica. Pazienti e loro familiari richiedono un maggior numero di informazioni. Ma cosa/come/quando comunicare? […]

3 Ottobre 2019|News Medici|Commenti disabilitati su La comunicazione medico-paziente: cosa, come e quando

Malattia di Alzheimer ereditaria: l’esordio dei sintomi varia per le mutazioni nei geni PSE1 e APP

A cura di Anna Mega La malattia di Alzheimer ereditaria di tipo autosomico dominante (ADAD) è una forma di demenza causata da una mutazione genetica nei geni APP, PSEN1, PSEN2. Il portatore di una mutazione genetica sviluppa generalmente i sintomi della malattia prima dei 60 anni e può trasmetterla a ciascuno dei propri figli con una probabilità del 50%. […]

3 Ottobre 2019|ULTIM'ORA|Commenti disabilitati su Malattia di Alzheimer ereditaria: l’esordio dei sintomi varia per le mutazioni nei geni PSE1 e APP

Studio multi-centrico Amyloid Microbiota Inflammation (A.M.I.)

A cura di Valentina Nicolosi Amyloid Microbiota Inflammation (A.M.I.) è uno studio multi-centrico, coordinato dal nostro laboratorio e finalizzato ad esplorare il collegamento tra malattia di Alzheimer e flora batterica (microbiota) intestinale ed orale. Recenti scoperte mostrano che l’abbondanza di particolari batteri nell’intestino è associata al deposito cerebrale di beta-amiloide, una proteina tossica per il nostro cervello legata allo sviluppo della malattia di Alzheimer. […]

3 Ottobre 2019|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su Studio multi-centrico Amyloid Microbiota Inflammation (A.M.I.)

È bello pensare che qualcuno mi stia ascoltando, anziché dirmi ‘stai zitto’

A cura di Ilaria Passeggia Alsawy S., Tai S., McEvoy P., Mansell W. “It’s nice to think somebody’s listening to me instead of saying ‘oh shut up'”. People with dementia reflect on what makes communication good and meaningful. J Psychiatr Ment Health Nurs. 2019 Aug 26. doi: 10.1111/jpm.12559. [Epub ahead of print] I progressivi disturbi a livello cognitivo e linguistico che manifestano le persone affette da demenza potrebbero incidere negativamente anche sulle loro interazioni sociali, sulla relazione con i caregiver (coloro che se ne prendono cura) e, di conseguenza, sul proprio benessere. Identificare quali elementi possano migliorare le modalità comunicative tra pazienti e caregiver permetterebbe di ridurre alcuni rischi di isolamento sociale. […]

19 Settembre 2019|News Familiari|Commenti disabilitati su È bello pensare che qualcuno mi stia ascoltando, anziché dirmi ‘stai zitto’

L’associazione tra le proteine β-amiloide e tau in relazione alle patologie cliniche

A cura di Giulia Quattrini Jack CR, Wiste HJ, Botha H, Weigand SD, Therneau TM, Knopman DS, Graff-Radford J, Jones DT, Ferman TJ, Boeve BF, Kantarci K, Lowe VJ, Vemuri P, Mielke MM, Fields JA, Machulda MM, Schwarz CG, Senjem ML, Gunter JL, Petersen RC. The bivariate distribution of amyloid-β and tau: relationship with established neurocognitive clinical syndromes. Brain. 2019 Sep 9.  doi: 10.1093/brain/awz268. [Epub ahead of print] A partire dalla sua prima applicazione, la PET per la proteina β-amiloide (Aβ) è stata ampiamente utilizzata nella ricrea medica applicata campo delle neurodegenerazioni. Similmente, la PET per la proteina tau, seppur di più recente introduzione, ha trovato largo impiego nello studio di varie patologie. […]

19 Settembre 2019|News Medici|Commenti disabilitati su L’associazione tra le proteine β-amiloide e tau in relazione alle patologie cliniche

Il risultato positivo dello studio Harmony

A cura di Valentina Saletti  L’11 settembre 2019 Acadia Pharmaceuticals Inc ha annunciato l’interruzione della sperimentazione “Harmony” in seguito ad un’analisi dei dati che ha dimostrato che il farmaco sperimentale studiato, la Pimavanserina, ha raggiunto il suo obiettivo primario.  Tale studio, in corso anche presso l’IRCCS – Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli di Brescia, era rivolto a persone affette da psicosi correlata a demenza. […]

19 Settembre 2019|ULTIM'ORA|Commenti disabilitati su Il risultato positivo dello studio Harmony

Il ruolo protettivo delle attività cognitivamente stimolanti

A cura di Michela Rampini Krell-Roesch J, Syrjanen JA, Vassilaki M, Machulda MM, Mielke MM, Knopman DS, Kremers WK, Petersen RC, Geda YE. Quantity and quality of mental activities and the risk of incident mild cognitive impairment. Neurology. 2019 Aug 6;93(6):e548-e558. Come è noto, la demenza e il decadimento cognitivo sono causati da una molteplicità di fattori modificabili (come lo stile di vita) e non modificabili (come i fattori genetici). Data l’attuale assenza di trattamenti risolutivi per la cura della malattia di Alzheimer, vi è un crescente interesse scientifico verso lo studio degli stili di vita nel contesto dell’invecchiamento cerebrale volto all’identificazione di potenziali strategie preventive. […]

5 Settembre 2019|News Familiari|Commenti disabilitati su Il ruolo protettivo delle attività cognitivamente stimolanti

L’influenza della riserva cognitiva sulla progressione clinica della demenza

A cura di Monica Almici van Loenhoud AC, van der Flier WM, Wink AM, Dicks E, Groot C, Twisk J, Barkhof F, Scheltens P, Ossenkoppele R; Alzheimer’s Disease Neuroimaging Initiative. Cognitive reserve and clinical progression in Alzheimer disease. A paradoxical relationship Neurology. 2019 Jul 23;93(4):e334-e346. L’idea di senso comune che la personale riserva cognitiva (RC) sia un fattore di resilienza, capace sia di attenuare gli effetti di danni e lesioni cerebrali, sia di ritardare lo sviluppo delle demenze, ha sollevato negli ultimi anni l’interesse della comunità scientifica. […]

5 Settembre 2019|News Medici|Commenti disabilitati su L’influenza della riserva cognitiva sulla progressione clinica della demenza