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Impegno sociale, performance cognitiva e rischio di demenza

A cura di Cristina Festari Trascorrere del tempo impegnati in attività socialmente utili produce benefici diretti e indiretti alla salute. Infatti, questo tipo di attività promuove comportamenti salutari, riduce lo stress psicologico e fisiologico e aiuta a preservare la funzione cognitiva, contribuendo ad aumentare la stimolazione mentale. […]

5 Settembre 2019|ULTIM'ORA|Commenti disabilitati su Impegno sociale, performance cognitiva e rischio di demenza

Buone vacanze dal Centro Alzheimer!

A cura di Valentina Nicolosi Carissimi lettori, quella di oggi è l’ultima newsletter prima della pausa estiva della nostra redazione. Torneremo con nuove notizie e aggiornamenti a partire da giovedì 5 Settembre. […]

25 Luglio 2019|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su Buone vacanze dal Centro Alzheimer!

Creare una playlist di musica personale aiuta a trattare la demenza

A cura di Evita Tomasoni Creating a personal music playlist to help treat dementia. Ranscombe P. Lancet Neurol. 2019 Jun 7doi: 10.1016/S1474-4422(19)30186-3 È stato recentemente riportato sulla prestigiosa rivista internazionale The Lancet Neurology un interessante discorso, tenuto lo scorso aprile al Festival della Scienza di Edimburgo, sulla relazione tra demenza e musica e sulla possibilità di utilizzare quest’ultima come intervento non-farmacologico. Durante la conferenza sono state mostrate immagini di scansioni cerebrali per spiegare che l’ascolto della musica attiva diverse aree del cervello, incluse le aree non colpite dalla demenza. […]

25 Luglio 2019|News Familiari|Commenti disabilitati su Creare una playlist di musica personale aiuta a trattare la demenza

Un sistema per la definizione degli stadi dell’accumulo di proteina β-amiloide

A cura di Giulia Quattrini Staging β-Amyloid Pathology With Amyloid Positron Emission Tomography. Mattsson N, Palmqvist S, Stomrud E, Vogel J, Hansson O. JAMA Neurol. 2019 Jul 17. doi: 10.1001/jamaneurol.2019.2214. L’accumulo di proteina β-amiloide (Aβ), una delle principali caratteristiche patofisiologiche della malattia di Alzheimer (AD), precede nel tempo l’insorgenza della sintomatologia cognitiva e interessa progressivamente aree cerebrali diverse. Un gruppo di ricercatori ha condotto uno studio longitudinale per identificare gli stadi attraverso i quali si evolve la patologia amiloide. […]

25 Luglio 2019|News Medici|Commenti disabilitati su Un sistema per la definizione degli stadi dell’accumulo di proteina β-amiloide

L’interruzione di Generation Study 2

A cura di Valentina Saletti L’11 luglio Novartis, Amgen e il Banner Alzheimer’s Institute hanno comunicato la decisione di interrompere le sperimentazioni inerenti il farmaco sperimentale CNP520, tra cui  Generation Study 2, attivo presso il nostro IRCCS-Fatebenefratelli di Brescia e in altri 180 centri in tutto il mondo. […]

25 Luglio 2019|ULTIM'ORA|Commenti disabilitati su L’interruzione di Generation Study 2

Studio multi-centrico Amyloid Microbiota Inflammation (A.M.I.)

A cura di Valentina Nicolosi Amyloid Microbiota Inflammation (A.M.I.) è uno studio multi-centrico, coordinato dal nostro laboratorio e finalizzato ad esplorare il collegamento tra malattia di Alzheimer e flora batterica (microbiota) intestinale ed orale. Recenti scoperte mostrano che l’abbondanza di particolari batteri nell’intestino è associata al deposito cerebrale di beta-amiloide, una proteina tossica per il nostro cervello legata allo sviluppo della malattia di Alzheimer. […]

11 Luglio 2019|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su Studio multi-centrico Amyloid Microbiota Inflammation (A.M.I.)

Siamo davvero consapevoli di quali siano i fattori di rischio e protezione associati al rischio di demenza?

A cura di Anna Mega Nonostante le considerevoli evidenze circa il legame tra stile di vita e rischio di demenza, molte persone sembrano non essere totalmente consapevoli di quali siano i fattori di rischio e di protezione che ne sono associati (es. attività fisica vs ipertensione). Al fine di indagare tale consapevolezza, gli autori di uno studio pubblicato su BMC Public Health hanno effettuato un sondaggio online, considerando un campione composto da 590 persone tra i 40 e i 75 anni. […]

11 Luglio 2019|ULTIM'ORA|Commenti disabilitati su Siamo davvero consapevoli di quali siano i fattori di rischio e protezione associati al rischio di demenza?

Essere poco sospettosi aumenta il rischio di sviluppare demenza?

A cura di Sara Gipponi Low Awareness of Scammers’ Tactics Linked to Dementia Risk in Cognitively Normal People. Rubin R. JAMA. Published online June 12, 2019. doi:10.1001/jama.2019.5765. Le truffe agli anziani (es. falso agente del fisco o del servizio elettrico) rappresentano un grande problema per la salute pubblica, non solo dal punto di vista economico, ma anche da quello psicologico e della salute fisica della vittima. La suscettibilità alla truffa è una componente della capacità decisionale, un’abilità complessa che sembra essere precocemente affetta da alterazioni cerebrali correlate all’età. […]

11 Luglio 2019|News Familiari|Commenti disabilitati su Essere poco sospettosi aumenta il rischio di sviluppare demenza?

La presenza di alcuni biomarcatori cerebrali accelera la perdita di memoria negli anziani

A cura di Monica Almici Jack CR Jr, Wiste HJ, Therneau TM, Weigand SD, Knopman DS, Mielke MM, Lowe VJ, Vemuri P, Machulda MM, Schwarz CG, Gunter JL, Senjem ML, Graff-Radford J, Jones DT, Roberts RO, Rocca WA, Petersen RC. Associations of Amyloid, Tau, and Neurodegeneration Biomarker Profiles With Rates of Memory Decline Among Individuals Without Dementia. JAMA June 18, 2019 Volume 321, Number 23, 2316-2325 I ricercatori hanno seguito in uno studio longitudinale per un tempo medio di 5 anni 480 soggetti privi di demenza per studiare se ci sia un’associazione tra il declino cognitivo e alcune variabili cliniche (età, sesso, scolarità e un indice composito che racchiudeva condizioni cardiovascolari e metaboliche) e genetiche (profilo apoE). […]

11 Luglio 2019|News Medici|Commenti disabilitati su La presenza di alcuni biomarcatori cerebrali accelera la perdita di memoria negli anziani

Pianificare le proprie cure future aumenta il benessere?

A cura di Sara Gipponi Orsulic-Jeras S, Whitlatch CJ, Szabo SM, Shelton EG, Johnson J. The SHARE program for dementia: Implementation of an early-stage dyadic care-planning intervention. Dementia (London). 2019 Jan;18(1):360-379. doi: 10.1177/1471301216673455. Le prime fasi della demenza, da quando cioè ci si accorge che “qualcosa non va” sino al momento in cui viene esplicitata la diagnosi, sono molto delicate sia per il soggetto che per chi se ne prenderà cura (caregiver). Sovente le persone con demenza non comprendono appieno la diagnosi, hanno dei dubbi rispetto all’accuratezza della stessa e non vengono informate su cosa li aspetterà nel prossimo futuro. Inoltre, raramente viene chiesto quali siano le loro preferenze rispetto alle cure che vorrebbero ricevere nelle fasi più avanzate di malattia quando non saranno più in grado di decidere autonomamente. […]

27 Giugno 2019|News Familiari|Commenti disabilitati su Pianificare le proprie cure future aumenta il benessere?