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Alzheimer e ricerca: il parere del Prof. Giovanni Battista Frisoni

A cura di Valentina Saletti In una recente intervista pubblicata su Neuro Central, il Prof. Giovanni Battista Frisoni ci riassume i concetti fondamentali della presentazione che ha tenuto in occasione della passata Alzheimer International Conference (AAIC) tenutasi a Chicago a luglio. […]

17 Settembre 2018|ULTIM'ORA|Commenti disabilitati su Alzheimer e ricerca: il parere del Prof. Giovanni Battista Frisoni

Positività per l’amiloide e sviluppo di demenza di Alzheimer

A cura di Federica Ribaldi Prevalence and Outcomes of Amyloid Positivity Among Persons Without Dementia in a Longitudinal, Population-Based Setting. Roberts RO, Aakre JA, Kremers WK, Vassilaki M, Knopman DS, Mielke MM, Alhurani R, Geda YE, Machulda MM, Coloma P, Schauble B, Lowe VJ, Jack CR Jr, Petersen RC. JAMA Neurol. 2018 Aug 1;75(8):970-979. doi: 10.1001/jamaneurol.2018.0629.   Le placche di proteina amiloide sono uno dei principali processi patologici della malattia di Alzheimer (AD) e svolgono un ruolo fondamentale nella patogenesi di tale malattia. Studiare la prevalenza della positività per l’amiloide nella popolazione generale ed il tasso di progressione verso una diagnosi clinica di demenza può offrire informazioni fondamentali per l’implementazione di nuovi studi preventivi. I suddetti sono proprio gli obiettivi di un recente studio, pubblicato sulla rivista internazionale JAMA Neurology. […]

14 Settembre 2018|News Medici|Commenti disabilitati su Positività per l’amiloide e sviluppo di demenza di Alzheimer

Attività quotidiane e demenza

A cura di Sara Gipponi   Association of Daily Intellectual Activities With Lower Risk of Incident Dementia Among Older Chinese Adults. Allen T. C. Lee; Marcus Richards; Wai C. Chan; Helen F. K. Chiu; Ruby S. Y. Lee; Linda C.W. Lam. JAMA Psychiatry. 2018 Jul 1; 75(7): 697-703. doi: 10.1001/jamapsychiatry.2018.0657. Published online May 30, 2018.   É noto che lo stile di vita influenza le performance cognitive nell’età anziana e alcune recenti ricerche suggeriscono che dedicarsi continuativamente ad attività intellettuali (es. lettura, i giochi di carte e da tavolo) può ritardare o prevenire la comparsa di demenza, anche se praticate solo nell’ultima parte della vita. Non è chiaro, però, se tali attività siano di per sé protettive per la demenza o se siano coinvolti altri fattori. […]

6 Settembre 2018|News Familiari|Commenti disabilitati su Attività quotidiane e demenza

Rischio di sviluppare demenza di Alzheimer nel corso della vita: età, genere e biomarcatori

A cura di Elena Rolandi   Estimation of lifetime risks of Alzheimer’s disease dementia using biomarkers for preclinical disease. Brookmeyer R, Abdalla N. Alzheimers Dement. 2018 Aug; 14(8): 981-988. doi: 10.1016/j.jalz.2018.03.005. Epub 2018 May 22.   Negli anni recenti si è assistito ad un considerevole aumento di ricerche sull’identificazione precoce dei segnali di patologia di Alzheimer tramite biomarcatori, anche in assenza di disturbi cognitivi (fase preclinica). Tuttavia, considerato il lungo periodo preclinico della patologia e l’alto tasso di mortalità nella popolazione anziana, è possibile che una persona cognitivamente integra, che risulta positiva ai biomarcatori di Alzheimer, non sviluppi demenza di Alzheimer nel corso della vita.  […]

6 Settembre 2018|News Medici|Commenti disabilitati su Rischio di sviluppare demenza di Alzheimer nel corso della vita: età, genere e biomarcatori

Relazione tra stress e biomarcatori associati alla malattia di Alzheimer

A cura di Anna Mega Sono molteplici le evidenze che hanno mostrato come lo stress psicosociale sia associato ad un maggior rischio di sviluppare demenza, specialmente AD. […]

6 Settembre 2018|ULTIM'ORA|Commenti disabilitati su Relazione tra stress e biomarcatori associati alla malattia di Alzheimer

L’elettroencefalogramma quantitativo per l’individuazione di marker precoci

A cura di Martina Montalti EEG Theta Power Is an Early Marker of Cognitive Decline in Dementia due to Alzheimer’s Disease. Musaeus CS, Engedal K, Hgh P, Jelic V, Mrup M, Naik M, Oeksengaard AR, Snaedal J, Wahlund LO, Waldemar G, Bo Andersen B. J Alzheimers Dis. 2018 Jul 6. doi: 10.3233/JAD-180300. L’elettroencefalografia (EEG) è una tecnica non invasiva per la misurazione del segnale elettrico cerebrale, che viene successivamente rappresentato graficamente su uno schermo sotto forma di onde: l’encefalogramma. Tali onde cerebrali possono essere distinte sulla base della loro frequenza in onde alpha, beta, theta e delta. L’elettroencefalogramma quantitativo (qEEG) permette di identificare le aree cerebrali ipo- o iper-attivate. […]

26 Luglio 2018|News Medici|Commenti disabilitati su L’elettroencefalogramma quantitativo per l’individuazione di marker precoci

Tempo di vacanze per la nostra Newsletter

A cura di Valentina Nicolosi Cari lettori, con l’arrivo di Agosto la Newsletter di Centro Alzheimer andrà in vacanza. Torneremo con nuove notizie ed aggiornamenti a partire da giovedì 6 Settembre. […]

26 Luglio 2018|ULTIM'ORA|Commenti disabilitati su Tempo di vacanze per la nostra Newsletter

Diversi pattern di atrofia ippocampale nella malattia di Alzheimer e nella demenza frontotemporale

A cura di Giulia Quattrini The hippocampal longitudinal axis-relevance for underlying tau and TDP-43 pathology. Lladó A, Tort-Merino A, Sánchez-Valle R, Falgàs N, Balasa M, Bosch B, Castellví M, Olives J, Antonell A, Hornberger M. Neurobiol Aging. 2018 Jun 1;70:1-9. L’atrofia ippocampale è uno dei principali biomarcatori della Malattia di Alzheimer (AD). Le proiezioni corticali lungo l’asse longitudinale presentano un elevato grado di specializzazione strutturale e funzionale, che potrebbero avere un ruolo nello sviluppo della demenza. […]

19 Luglio 2018|News Medici|Commenti disabilitati su Diversi pattern di atrofia ippocampale nella malattia di Alzheimer e nella demenza frontotemporale

Creatività e riserva cognitiva

A cura di Michela Rampini The Relationship Between Cognitive Reserve and Creativity. A study on American Aging Population Colombo B, Antonietti A, Daneau B. Frontiers in Psychology. 2018 May 9:764. L’ipotesi della riserva cognitiva sostiene che il cervello cerca attivamente di far fronte ai danni neuronali usando reti alternative di processamento dell’informazione pre-esistenti o adottando approcci compensatori. Questo processo è rilevante non solo quando esordiscono i primi sintomi di demenza o di altre malattie neurologiche legate all’invecchiamento, ma anche nel normale processo di invecchiamento cerebrale. […]

19 Luglio 2018|News Familiari|Commenti disabilitati su Creatività e riserva cognitiva

Cambiamenti nella pressione sanguigna in tarda età e malattia d’Alzheimer. Esiste un’associazione?

A cura di Roberta Baruzzi Esiste un’associazione tra cambiamenti nella pressione sanguigna in tarda età, disturbi cerebrovascolari e malattia di Alzheimer (AD)? Questo è quanto hanno voluto indagare i ricercatori di un recente articolo pubblicato su Neurology in uno studio di coorte su un gruppo di 1288 anziani sani. […]

19 Luglio 2018|ULTIM'ORA|Commenti disabilitati su Cambiamenti nella pressione sanguigna in tarda età e malattia d’Alzheimer. Esiste un’associazione?