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EPAD: uno studio europeo di prevenzione della malattia di Alzheimer

A cura di Anna Mega È attualmente attivo presso il nostro Centro lo studio EPAD (“European Prevention Alzheimer’s disease”), una importante iniziativa europea il cui fine è quello di comprendere meglio le fasi di sviluppo della malattia di Alzheimer e creare una coorte di persone disponibili a partecipare a studi sperimentali mirati alla sua prevenzione. […]

19 Luglio 2018|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su EPAD: uno studio europeo di prevenzione della malattia di Alzheimer

L’ARTE di convivere con la Demenza

A cura di Ilaria Passeggia Entangled in uncertainty: The experience of living with dementia from the perspective of family caregivers. Wijngaarden E, van der Wedden H, Henning Z, Komen R, The AM. PLoS One. 2018 Jun 13; 13(6):e0198034. doi: 10.1371/journal.pone.0198034. Generalmente, coloro che si prendono cura dei propri familiari con demenza (caregiver) hanno la sensazione di sentirsi impigliati nell’incertezza e nell’isolamento. Si percepiscono intrappolati in un futuro senza speranze e nella graduale perdita di reciprocità con il proprio caro. Tutto ciò è emerso anche da un recente studio olandese che ha analizzato 47 interviste di caregiver di persone con demenza. […]

12 Luglio 2018|News Familiari|Commenti disabilitati su L’ARTE di convivere con la Demenza

Co-occorrenza di proteinopatie nelle malattie neurodegenerative

A cura di Elena Rolandi Neurodegenerative disease concomitant proteinopathies are prevalent, age-related and APOE4-associated. Robinson JL, Lee EB, Xie SX, Rennert L, Suh E, Bredenberg C, Caswell C, Van Deerlin VM, Yan N, Yousef A, Hurtig HI, Siderowf A, Grossman M1, McMillan CT, Miller B, Duda JE, Irwin DJ, Wolk D, Elman L, McCluskey L, Chen-Plotkin A, Weintraub D, Arnold SE, Brettschneider J, Lee VM, Trojanowski JQ Brain. 2018 Jul 1;141(7):2181-2193. doi: 10.1093/brain/awy146. Le principali malattie neurodegenerative sono determinate dalla presenza e localizzazione di specifiche proteinopatie: (i) placche di β-amiloide e grovigli neurofibrillari di tau in malattia di Alzheimer (AD); (ii) tau neuronale e gliale in malattia di Pick (PiD), paralisi supranucleare progressiva (PSP) e degenerazione corticobasale (CBD); (iii) aggregati di α-sinucleina in atrofia multisistemica (MSA) e in malattia da corpi di Lewy (LBD); (iv) TDP-43 in degenerazione frontotemporale lobare (FTLD-TDP) e in sclerosi laterale amiotrofica (ALS). Scopo del presente studio è stato quello di caratterizzare la co-occorrenza delle 4 principali proteinopatie all’interno di un’ampia gamma di malattie neurodegenerative. […]

12 Luglio 2018|News Medici|Commenti disabilitati su Co-occorrenza di proteinopatie nelle malattie neurodegenerative

Intestino e Alzheimer: prevenire è meglio che curare!

A cura di Valentina Saletti Un recente articolo pubblicato su Brain, Behavior and Immunity descrive un’interessante ricerca che ha testato su un campione di topi una sorta di “vaccino” contro lo stress. Si è visto che i topi a cui veniva iniettata una combinazione di batteri (Mycobacterium vaccae) una volta alla settimana per tre volte, erano in grado di resistere più facilmente a condizioni di stress. […]

12 Luglio 2018|ULTIM'ORA|Commenti disabilitati su Intestino e Alzheimer: prevenire è meglio che curare!

Studio multi-centrico Amyloid Microbiota Inflammation (A.M.I.)

A cura di Federica Ribaldi e Valentina Nicolosi Amyloid Microbiota Inflammation (A.M.I.) è uno studio multi-centrico, coordinato dal nostro laboratorio e finalizzato ad esplorare il collegamento tra malattia di Alzheimer e flora batterica (microbiota) intestinale ed orale. Recenti scoperte mostrano che l’abbondanza di particolari batteri nell’intestino è associata al deposito cerebrale di beta-amiloide, una proteina tossica per il nostro cervello legata allo sviluppo della malattia di Alzheimer. […]

12 Luglio 2018|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su Studio multi-centrico Amyloid Microbiota Inflammation (A.M.I.)

L’ARTE di convivere con la Demenza

A cura di Ilaria Passeggia Entangled in uncertainty: The experience of living with dementia from the perspective of family caregivers. van Wijngaarden E, van der Wedden H, Henning Z, Komen R, The AM. PLoS One. 2018 Jun 13;13(6):e0198034. doi: 10.1371/journal.pone.0198034. eCollection 2018. Generalmente, coloro che si prendono cura dei propri familiari con demenza (caregiver) hanno la sensazione di sentirsi impigliati nell’incertezza e nell’isolamento. Si percepiscono intrappolati in un futuro senza speranze e nella graduale perdita di reciprocità con il proprio caro. Tutto ciò è emerso anche da un recente studio olandese che ha analizzato 47 interviste di caregiver di persone con demenza. […]

5 Luglio 2018|News Familiari|Commenti disabilitati su L’ARTE di convivere con la Demenza

Sarà possibile diagnosticare l’Alzheimer analizzando l’occhio?

A cura di Cristina Festari Da alcuni anni, una parte della comunità scientifica sta investendo energie nell’analisi dei cambiamenti retinici associati alla malattia di Alzheimer (AD). Poiché la retina è considerata parte del Sistema Nervoso Centrale, con cui condivide caratteristiche strutturali e funzionali, alcuni ricercatori inglesi hanno ipotizzato che specifici cambiamenti nella parte periferica della retina possano essere considerati potenziali biomarcatori di AD. […]

5 Luglio 2018|ULTIM'ORA|Commenti disabilitati su Sarà possibile diagnosticare l’Alzheimer analizzando l’occhio?

Malattia di Alzheimer di fase lieve: lo studio AB1601

A cura di Ilaria Passeggia Nelle scorse settimane è partita presso la nostra unità una nuova sperimentazione farmacologica rivolta a persone con diagnosi di lieve decadimento cognitivo di tipo amnesico (aMCI) o di Malattia di Alzheimer in fase molto lieve. L’obiettivo di questo studio è quello di verificare la sicurezza, la tollerabilità e l’effetto del vaccino ABvac40, la cui somministrazione ripetuta potrebbe elicitare una risposta immunitaria verso la proteina beta amiloide (in particolare il tipo Aβ40) potenzialmente in grado di modificare il decorso della malattia. […]

5 Luglio 2018|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su Malattia di Alzheimer di fase lieve: lo studio AB1601

Uso dei biomarcatori per la diagnosi della malattia di Alzheimer secondo i nuovi criteri di ricerca: accordo o disaccordo?

A cura di Lorenzo Pini Challenges associated with biomarker-based classification systems for Alzheimer’s disease Illán-Gala I, Pegueroles J, Montal V, Vilaplana E, Carmona-Iragui M, Alcolea D, Dickerson BC, Sánchez-Valle R, de Leon MJ, Blesa R, Lleó A, Fortea J, Alzheimer’s Disease Neuroimaging Initiative. Alzheimers Dement (Amst). 2018; 10: 346-357. Nella newsletter di Aprile ci siamo occupati dei nuovi criteri diagnostici di ricerca per la malattia di Alzheimer (AD) (https://www.centroalzheimer.org/dal-sintomo-alla-biologia-nuovi-criteri-di-ricerca-per-la-diagnosi-della-malattia-di-alzheimer/). Secondo questa nuova definizione la malattia è definita sulla base dello schema A/T/N, in cui i risultati di diversi biomarcatori vengono raggruppati in 3 categorie: “A+” si riferisce allo stato patologico della proteina beta-amiloide (Aβ), misurato mediante PET per Aβ o quantificando la proteina nel liquido cerebrospinale (CSF); “T+” denota la presenza di grovigli neurofibrillari, quantificati mediante PET per tau o analisi della proteina tau fosforilata nel CSF; “N+” si riferisce alla presenza di neurodegenerazione, quantificata mediante analisi dell’atrofia corticale, dell’ipometabolismo o della proteina tau nel CSF. […]

28 Giugno 2018|News Medici|Commenti disabilitati su Uso dei biomarcatori per la diagnosi della malattia di Alzheimer secondo i nuovi criteri di ricerca: accordo o disaccordo?

350 milioni di dollari dedicati alla ricerca sulle demenze

A cura di Anna Mega Nel corso degli ultimi mesi abbiamo assistito alla rinuncia, da parte di due delle più grandi case farmaceutiche, prima Merk e poi Pfizer, ad impegnarsi nella ricerca di una cura per la malattia di Alzheimer e il Parkinson. Il motivo: malgrado i considerevoli investimenti non si sono ottenuti risultati soddisfacenti. […]

28 Giugno 2018|ULTIM'ORA|Commenti disabilitati su 350 milioni di dollari dedicati alla ricerca sulle demenze