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Scoperto il meccanismo del….copia-incolla giornalistico!

A cura di Cristina Festari In queste ore le principali testate nazionali hanno ripreso una recentissima pubblicazione apparsa su Journal of Alzheimer’s Disease. Secondo la ricostruzione giornalistica, lo studio avrebbe dimostrato il meccanismo alla base delle perdita della memoria, rappresentando una svolta nella diagnosi e cura della malattia di Alzheimer (AD). Si legge infatti, “…se l’area tegmentale ventrale (VTA), una piccola regione deputata al rilascio della dopamina, funziona poco, ne risente il «centro» della memoria, l’ippocampo”. Questa frase, copiata-incollata dai maggiori quotidiani, poco rispecchia i reali risultati dello studio, tanto da dubitare che si tratti delle conclusioni dello stesso lavoro scientifico. […]

29 Marzo 2018|ULTIM'ORA|Commenti disabilitati su Scoperto il meccanismo del….copia-incolla giornalistico!

Disturbo soggettivo di memoria, amiloidosi e rischio di malattia di Alzheimer

A cura di Federica Ribaldi Cognitive and neuroimaging features and brain β-amyloidosis in individuals at risk of Alzheimer’s disease (INSIGHT-preAD): a longitudinal observational study. Dubois B, Epelbaum S, Nyasse F, Bakardjian H, Gagliardi G, Uspenskaya O Houot M, Lista S, Cacciamani F, Potier MC, Bertrand A Lamari F, Benali H, Mangin JF, Colliot O, Genthon R, Habert MO, Hampel H; INSIGHT-preAD study group. Lancet Neurol. 2018 Feb 27. doi: 10.1016/S1474-4422(18)30029-2. [Epub ahead of print] Il disturbo soggettivo di memoria (SCD), caratterizzato da lamentele riguardo le proprie capacità di memoria in assenza di disturbi cognitivi obiettivi, sembrerebbe essere associato ad aumentato rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer (AD). […]

22 Marzo 2018|News Medici|Commenti disabilitati su Disturbo soggettivo di memoria, amiloidosi e rischio di malattia di Alzheimer

Salute cardiovascolare e rischio di demenza nelle donne

A cura di Roberta Baruzzi Numerosi studi riportano una relazione positiva tra attività fisica e funzioni cognitive. Tuttavia non è chiaro se tale legame sia effettivamente dovuto al livello di allenamento fisico o se sia mediato da altri fattori quali la stimolazione sociale/cognitiva. Per questo motivo, uno studio pubblicato sulla rivista Neurology ha misurato il rischio di sviluppare demenza nel corso di 44 anni in un gruppo di 191 donne sane di mezza età (38-60 anni) provenienti dallo studio svedese Prospective Population Study of Women e classificate in base alla capacità cardiovascolare con un test oggettivo.  […]

22 Marzo 2018|ULTIM'ORA|Commenti disabilitati su Salute cardiovascolare e rischio di demenza nelle donne

Prevenire la malattia di Alzheimer: lo studio EARLY

A cura di Michela Rampini EARLY (che in inglese significa “prima” o “presto”) è il nome di una importante sperimentazione farmacologica di prevenzione della malattia di Alzheimer partita nelle scorse settimane presso il nostro Centro. Oggi sappiamo che l’accumulo della proteina tossica beta amiloide nel cervello è una caratteristica centrale della malattia di Alzheimer e sembra avere un ruolo primario nella sua insorgenza ed evoluzione. Questa proteina comincia ad accumularsi nel cervello delle persone quando sono ancora sane, molti anni prima della comparsa dei più evidenti disturbi di memoria. […]

22 Marzo 2018|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su Prevenire la malattia di Alzheimer: lo studio EARLY

Ritrovarsi nel “Paese Ritrovato”

A cura di Ilaria Passeggia Sabato 24 febbraio 2018 è stato inaugurato a Monza “Il Paese Ritrovato”, la prima cittadina in Italia per persone affette da demenza. Si tratta di un piccolo villaggio nel quale i malati vivono in appartamenti protetti e possono muoversi in libertà tra vie, piazze, orti e giardinetti, andando al bar, a teatro e in chiesa così da sperimentare le proprie autonomie residue sentendosi a casa e ancora padroni della propria vita, ma senza rischi e ricevendo tutta l’assistenza necessaria. […]

15 Marzo 2018|News Familiari|Commenti disabilitati su Ritrovarsi nel “Paese Ritrovato”

Età anagrafica ed età di esordio familiare nella malattia di Alzheimer sporadica

A cura di Lorenzo Pini Proximity to Parental Symptom Onset and Amyloid-β Burden in Sporadic Alzheimer Disease Villeneuve S, Vogel JW, Gonneaud J, Pichet Binette A, Rosa-Neto P, Gauthier S, Bateman RJ, Fagan AM, Morris JC, Benzinger TLS, Johnson SC, Breitner JCS, Poirier J; Presymptomatic Evaluation of Novel or Experimental Treatments for Alzheimer Disease (PREVENT-AD) Research Group. JAMA Neurology. 2018 Feb 26 La malattia di Alzheimer (AD) si sviluppa diversi anni prima della comparsa dei sintomi cognitivi. L’individuazione precoce di individui asintomatici che svilupperanno nel futuro tale malattia potrebbe fornire un notevole impulso allo sviluppo di nuove strategie preventive e terapeutiche. […]

15 Marzo 2018|News Medici|Commenti disabilitati su Età anagrafica ed età di esordio familiare nella malattia di Alzheimer sporadica

Conoscere più lingue può compensare la perdita di memoria?

A cura di Valentina Saletti Un recente studio condotto alla Concordia University in Canada ha cercato di comprendere il ruolo della conoscenza di una seconda lingua in persone con malattia di Alzheimer (AD) o deterioramento cognitivo lieve (MCI). Sono stati coinvolti 68 pazienti con MCI e 26 pazienti con AD. In ciascun gruppo, la metà parlava una sola lingua mentre l’altra metà ne conosceva almeno due. […]

15 Marzo 2018|ULTIM'ORA|Commenti disabilitati su Conoscere più lingue può compensare la perdita di memoria?

Gli effetti benefici dell’attività fisica

A cura di Cristina Festari Una recente metanalisi, ossia una revisione sistematica della letteratura scientifica riguardante uno specifico quesito, suggerisce che l’attività fisica aerobica migliora, oltre alle funzioni cardiovascolari, anche quelle cognitive e cerebrali. […]

8 Marzo 2018|ULTIM'ORA|Commenti disabilitati su Gli effetti benefici dell’attività fisica

Proteine amiloide e tau per una corretta diagnosi di malattia di Alzheimer

A cura di Giulia Merlin Tau-negative amnestic dementia masquerading as Alzheimer disease dementia. Hugo Botha, William G. Mantyh, Jonathan Graff-Radford, Mary M. Machulda, Scott A. Przybelski, Heather J. Wiste, Matthew L. Senjem, Joseph E. Parisi, Ronald C. Petersen, Melissa E. Murray, Bradley F. Boeve, Val J. Lowe, David S. Knopman, Clifford R. Jack and David T. Jones Neurology. 2018 Feb 7.  doi: 10.1212/WNL.0000000000005124. [Epub ahead of print] La malattia di Alzheimer (AD) è caratterizzata dalla presenza di placche di proteina beta-amiloide e grovigli neurofibrillari di proteina tau-iperfosforilata. Entrambe queste proteine iniziano ad accumularsi nel cervello diversi anni prima della comparsa dei sintomi clinici.  […]

8 Marzo 2018|News Medici|Commenti disabilitati su Proteine amiloide e tau per una corretta diagnosi di malattia di Alzheimer

Prevenire la malattia di Alzheimer: lo studio EARLY

A cura di Michela Rampini EARLY (che in inglese significa “prima” o “presto”) è il nome di una importante sperimentazione farmacologica di prevenzione della malattia di Alzheimer partita nelle scorse settimane presso il nostro Centro. Oggi sappiamo che l’accumulo della proteina tossica beta amiloide nel cervello è una caratteristica centrale della malattia di Alzheimer e sembra avere un ruolo primario nella sua insorgenza ed evoluzione. Questa proteina comincia ad accumularsi nel cervello delle persone quando sono ancora sane, molti anni prima della comparsa dei più evidenti disturbi di memoria. […]

8 Marzo 2018|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su Prevenire la malattia di Alzheimer: lo studio EARLY