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Ansia e sintomi depressivi nella malattia di Alzheimer: possibili fattori predittivi

A cura di Valentina Saletti Longitudinal Association of Amyloid Beta and Anxious-Depressive Symptoms in Cognitively Normal Older Adults. Donovan NJ, Locascio JJ, Marshall GA, Gatchel J, Hanseeuw BJ, Rentz DM, Johnson KA, Sperling RA; Harvard Aging Brain Study. Am J Psychiatry. 2018 Jan 12:appiajp201717040442. doi: 10.1176/appi.ajp.2017.17040442. [Epub ahead of print] Un recente articolo pubblicato sulla rivista American Journal of Psychiatry tratta di uno studio sulla comprensione del ruolo dei sintomi depressivi nella fase preclinica della malattia di Alzheimer, ossia ancora prima dell’insorgenza dei sintomi. […]

18 Gennaio 2018|News Familiari|Commenti disabilitati su Ansia e sintomi depressivi nella malattia di Alzheimer: possibili fattori predittivi

Relazione tra amiloidosi cerebrale e cognizione prima della demenza

A cura di Elena Rolandi Association of Cerebral Amyloid-β Aggregation With Cognitive Functioning in Persons Without Dementia. Jansen WJ, Ossenkoppele R, Tijms BM et al. Amyloid Biomarker Study Group. JAMA Psychiatry. 2018 Jan 1;75(1):84-95. doi: 10.1001/jamapsychiatry.2017.3391. L’accumulo di amiloide nel cervello è un evento precoce nel corso della malattia di Alzheimer, che inizia circa 2 o 3 decadi prima della diagnosi di demenza. Ad oggi, tuttavia, non è stato del tutto chiarito come l’amiloidosi cerebrale sia collegata a variazioni nelle capacità cognitive, nel periodo precedente all’esordio clinico della malattia. […]

18 Gennaio 2018|News Medici|Commenti disabilitati su Relazione tra amiloidosi cerebrale e cognizione prima della demenza

Utilizzo della magnetoencefalografia come tecnica efficace nella diagnosi di malattia di Alzheimer

A cura di Roberta Baruzzi La magnetoencefalografia (MEG), un metodo diretto e non invasivo per registrare l’attività magnetica cerebrale, è ad oggi una tecnica poco utilizzata ma che potrebbe rivelarsi efficace nella diagnosi della malattia di Alzheimer (AD).  […]

18 Gennaio 2018|ULTIM'ORA|Commenti disabilitati su Utilizzo della magnetoencefalografia come tecnica efficace nella diagnosi di malattia di Alzheimer

Bilinguismo e Malattia di Alzheimer

A cura di Federica Ribaldi Structural brain differences between monolingual and multilingual patients with mild cognitive impairment and Alzheimer disease: Evidence for cognitive reserve. Duncan HD, Nikelski J, Pilon R, Steffener J, Chertkow H, Phillips NA. Neuropsychologia. 2017 Dec 26. pii: S0028-3932(17)30510-9. doi: 10.1016/j.neuropsychologia.2017.12.036. [Epub ahead of print] Il bilinguismo, inteso come capacità di parlare due o più lingue, sembra portare interessanti benefici, in termini di riserva cognitiva (CR) e cerebrale (BR). In particolare, il bilinguismo contribuirebbe a ritardare l’insorgenza dei sintomi cognitivi (CR) nei soggetti affetti da Malattia di Alzheimer (AD), nonché è associato ad un aumento dei volumi di sostanza grigia cerebrale (BR) nei soggetti sani. […]

11 Gennaio 2018|News Medici|3 Comments

Alzheimer, ecco come la proteina Tau si diffonde tra i neuroni

A cura di Valentina Nicolosi Un recente studio pubblicato su Brain ha rilevato che, nella malattia di Alzheimer, la proteina Tau si diffonde da un neurone all’altro sfruttando la connettività cerebrale. La forma mutata di tale proteina è al centro dell’interesse delle ultime ricerche scientifiche perché, ammassandosi nei neuroni, causa neurodegenerazione e perdita di connessioni sinaptiche. […]

11 Gennaio 2018|ULTIM'ORA|Commenti disabilitati su Alzheimer, ecco come la proteina Tau si diffonde tra i neuroni

L’allenamento cognitivo per la riduzione del rischio di demenza: l’efficacia di un allenamento basato sulla velocità di elaborazione delle informazioni

A cura di Valentina Saletti Speed of processing training results in lower risk of dementia Edwards JD, Xu H, Clark DO, Guey LT, Ross LA, Unverzagt FW. Alzheimers Dement (N Y). 2017 Nov 7;3(4):603-611. Secondo alcuni studiosi, un corretto ed efficace allenamento cognitivo potrebbe ridurre il rischio di demenza. In America è stato condotto uno studio (The Advanced Cognitive Training in Vital Elderly study-ACTIVE) sull’efficacia degli esercizi cognitivi, dal quale è emerso che l’allenamento computerizzato è il metodo cognitivo migliore per diminuire il rischio di demenza. […]

4 Gennaio 2018|News Familiari|Commenti disabilitati su L’allenamento cognitivo per la riduzione del rischio di demenza: l’efficacia di un allenamento basato sulla velocità di elaborazione delle informazioni

Processi infiammatori ed aggregazione delle placche beta amiloidi

A cura di Lorenzo Pini Microglia-derived ASC specks cross-seed amyloid-β in Alzheimer’s disease. Venegas C, Kumar S, Franklin BS, Dierkes T, Brinkschulte R, Tejera D, Vieira-Saecker A, Schwartz S, Santarelli F, Kummer MP, Griep A, Gelpi E, Beilharz M, Riedel D, Golenbock DT, Geyer M, Walter J, Latz E, Heneka MT. Nature. 2017 Dec 20;552(7685):355-361. Nel cervello di persone con malattia di Alzheimer (AD) si formano aggregati aberranti di proteine beta amiloidi (Aβ) che danneggiano progressivamente il tessuto neuronale. […]

4 Gennaio 2018|News Medici|Commenti disabilitati su Processi infiammatori ed aggregazione delle placche beta amiloidi

Il matrimonio “tomba” per la demenza!

A cura di Cristina Festari Un’originale metanalisi, recentemente pubblicata, ha indagato la relazione tra lo stato civile e il rischio di sviluppare una malattia dementigena. Curiosamente, dalle conclusioni dello studio, basato su 15 lavori scientifici già pubblicati che hanno coinvolto 812047 partecipanti, essere sposati è associato a un ridotto rischio di demenza rispetto alle persone single o vedove. […]

4 Gennaio 2018|ULTIM'ORA|Commenti disabilitati su Il matrimonio “tomba” per la demenza!

Malattia di Alzheimer e microbiota: lo studio A.M.I.

A cura di Federica Ribaldi Amyloid Microbiota Inflammation (A.M.I.) è uno studio multi-centrico, coordinato dal nostro laboratorio e finalizzato ad esplorare il collegamento tra malattia di Alzheimer e flora batterica (microbiota) intestinale ed orale.  […]

4 Gennaio 2018|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su Malattia di Alzheimer e microbiota: lo studio A.M.I.

I cambiamenti di personalità nella fase preclinica della Malattia di Alzheimer

A cura di Giulia Quattrini Personality Change in the Preclinical Phase of Alzheimer Disease. Terracciano A, An Y, Sutin AR, Thambisetty M, Resnick SM. JAMA Psychiatry. 2017 Dec 1;74(12):1259-1265. I cambiamenti di personalità sono inclusi tra i criteri diagnostici per la demenza, nonostante si sappia [...]

21 Dicembre 2017|News Medici|Commenti disabilitati su I cambiamenti di personalità nella fase preclinica della Malattia di Alzheimer