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Presso l’IRCCS Fatebenefratelli di Brescia la prima infusione con lecanemab nella malattia di Alzheimer autosomica dominante

Investigatore Principale: Prof. Giovanni B Frisoni, Lab. Neuroimmagine ed Epidemiologia Alzheimer Co-Investigatore: Dr.ssa Samantha Galluzzi, Lab. Neuroimmagine ed Epidemiologia Alzheimer È stata effettuata presso l’IRCCS Centro San Giovanni di Dio – Fatebenefratelli di Brescia la prima infusione di Lecanemab ad un paziente con malattia di Alzheimer autosomica dominante. Lecanemab è l’anticorpo monoclonale anti-amiloide sviluppato da Eisai e Biogen che ha ricevuto, a luglio 2023, l’approvazione da parte della FDA (Food and Drug Administration) per l’utilizzo nei pazienti con malattia di Alzheimer sporadica.  Lecanemab, infatti, ha dimostrato un effetto positivo sia nel ridurre il carico di amiloide cerebrale, sia nel rallentare la progressione dei sintomi clinici associati alla malattia. […]

21 Marzo 2024|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su Presso l’IRCCS Fatebenefratelli di Brescia la prima infusione con lecanemab nella malattia di Alzheimer autosomica dominante

I silenti cambiamenti cerebrali che precedono la malattia di Alzheimer

A cura di Silvia Saglia Jia J, Ning Y, Chen M, Wang S, Yang H, Li F, Ding J, Li Y, Zhao B, Lyu J, Yang S, Yan X, Wang Y, Qin W, Wang Q, Li Y, Zhang J, Liang F, Liao Z, Wang S. Biomarker Changes during 20 Years Preceding Alzheimer’s Disease. N Engl J Med. 2024 Feb 22;390(8):712-722. doi: 10.1056/NEJMoa2310168.  La malattia di Alzheimer (AD) è caratterizzata da una lunga fase preclinica in cui sono presenti alterazioni in specifici biomarcatori di malattia – proteine beta amiloide (Aβ) e tau – in assenza di deficit cognitivi. Tali conoscenze derivano principalmente da osservazioni neuropatologiche, che però non permettono di tracciare la progressione di malattia nel tempo, e da studi condotti in pazienti con AD a trasmissione genetica dominante, che tuttavia rappresentano solo una piccola percentuale dei casi di demenza.  […]

7 Marzo 2024|News Medici|Commenti disabilitati su I silenti cambiamenti cerebrali che precedono la malattia di Alzheimer

NEST4AD: uno studio di stimolazione magnetica non-invasiva per preservare la memoria

È attualmente attivo presso il nostro Centro lo studio NEST4AD, uno studio di stimolazione non-invasiva dei circuiti cerebrali coinvolti nella malattia di Alzheimer. L’obiettivo è quello di testare se la stimolazione magnetica transcranica ripetuta (rTMS) possa modulare la comunicazione tra le aree di una specifica rete neuronale, denominata “default mode network (DMN)”, la quale gioca un ruolo chiave per la memoria autobiografica ed episodica.  […]

7 Marzo 2024|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su NEST4AD: uno studio di stimolazione magnetica non-invasiva per preservare la memoria

Personal coaching e riduzione del rischio di demenza tra gli anziani

A cura di Elena Gatti Yaffe K, Vittinghoff E, Dublin S, Peltz CB, Fleckenstein LE, Rosenberg DE, Barnes DE, Balderson BH, Larson EB. Effect of Personalized Risk-Reduction Strategies on Cognition and Dementia Risk Profile Among Older Adults: The SMARRT Randomized Clinical Trial. JAMA Intern Med. 2024 Jan 1;184(1):54-62. doi: 10.1001/jamainternmed.2023.6279. Finora, pochi studi e con risultati a volte contraddittori hanno dimostrato che interventi multi-dominio, mirati alla promozione di stili di vita sani nella popolazione, possano ritardare l’esordio di declino cognitivo e demenza. Il presente lavoro ha lo scopo di verificare se un intervento preventivo, personalizzato, multi-dominio e non-farmacologico possa portare ad un miglioramento del profilo cognitivo e della qualità di vita in una popolazione anziana a rischio.  […]

22 Febbraio 2024|News Familiari|Commenti disabilitati su Personal coaching e riduzione del rischio di demenza tra gli anziani

Corso online gratuito di InFormazione per familiari di persone con malattia di Alzheimer: una ricerca per prevenire gli effetti dello stress in chi assiste

Perché questa ricerca? L’assistenza domiciliare dei pazienti affetti da malattie di Alzheimer (AD) è spesso delegata a familiari, i cosiddetti caregiver informali. Tale assistenza può essere psicologicamente, fisicamente e finanziariamente onerosa e può esporre i caregiver a maggiore vulnerabilità per malattie psicofisiche. Studi sui tradizionali interventi di psicoeducazione (cicli di incontri in cui vengono fornite conoscenze teoriche e pratiche per l’assistenza) ne hanno dimostrato l’effetto positivo sul benessere psicofisico sia del caregiver che della persona assistita. L’apprendimento esperienziale attraverso la realtà virtuale (VR) è stato recentemente considerato un ulteriore metodo efficace per suscitare comportamenti empatici in ambito assistenziale.  […]

22 Febbraio 2024|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su Corso online gratuito di InFormazione per familiari di persone con malattia di Alzheimer: una ricerca per prevenire gli effetti dello stress in chi assiste

Biogen interrompe la commercializzazione di Aducanumab

A cura di Valentina Saletti Il 31 gennaio Biogen Inc ha annunciato tramite comunicato stampa l’intenzione di ridefinire le priorità che stanno guidando l’utilizzo delle risorse finanziare dell’azienda nell’ambito della malattia di Alzheimer (AD). La società ha così deciso di interrompere lo sviluppo e la commercializzazione di ADUHELM (Aducanumab) e di terminare lo studio clinico di fase 4 ENVISION, richiesto dalla FDA (Food and Drug Administration) in seguito alla approvazione (con procedura accelerata) rilasciata a giugno 2021. […]

8 Febbraio 2024|News Medici|Commenti disabilitati su Biogen interrompe la commercializzazione di Aducanumab

BHR ITALIA: progetto di sviluppo della piattaforma “Brain Health Registry Italia”

Responsabile: Dr.ssa Samantha Galluzzi, Lab. Neuroimmagine ed Epidemiologia Alzheimer Co-Responsabile: Dr. Giovanni Battista Frisoni, Lab. Neuroimmagine ed Epidemiologia Alzheimer Brain Health Registry Italia, il registro italiano per la salute del cervello, è un progetto unico ed innovativo promosso dall’IRCCS Centro San Giovanni di Dio – Fatebenefratelli di Brescia. Sono tante le persone in Italia che vorrebbero partecipare a studi di ricerca sulla prevenzione, la diagnosi o la cura della malattia di Alzheimer e dei disturbi della memoria, ma spesso non hanno modo di venire a conoscenza degli studi disponibili e contattare i ricercatori che li conducono per segnalare la loro disponibilità a parteciparvi. […]

8 Febbraio 2024|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su BHR ITALIA: progetto di sviluppo della piattaforma “Brain Health Registry Italia”

Fattori di rischio per l’insorgenza della demenza ad esordio giovanile

A cura di Giulia Quattrini Hendriks S, Ranson JM, Peetoom K, Lourida I, Tai XY, de Vugt M, Llewellyn DJ, Köhler S. Risk Factors for Young-Onset Dementia in the UK Biobank. JAMA Neurol. 2023 Dec 26:e234929. doi: 10.1001/jamaneurol.2023.4929. Epub ahead of print.  Nonostante la demenza sia una patologia che colpisce più frequentemente la popolazione anziana, una percentuale di persone sono colpite dalla malattia prima dei 65 anni. Questa manifestazione, nota come “demenza ad esordio giovanile” (“young-onset dementia”, YOD), è meno nota rispetto alla demenza in età avanzata. I principali fattori di rischio ad oggi individuati per YOD sono di tipo genetico, in grado però di spiegare solo una piccolissima percentuale di casi. […]

25 Gennaio 2024|News Medici|Commenti disabilitati su Fattori di rischio per l’insorgenza della demenza ad esordio giovanile

NEST4AD: uno studio di stimolazione magnetica non-invasiva per preservare la memoria

È attualmente attivo presso il nostro Centro lo studio NEST4AD, uno studio di stimolazione non-invasiva dei circuiti cerebrali coinvolti nella malattia di Alzheimer. L’obiettivo è quello di testare se la stimolazione magnetica transcranica ripetuta (rTMS) possa modulare la comunicazione tra le aree di una specifica rete neuronale, denominata “default mode network (DMN), la quale gioca un ruolo chiave per la memoria autobiografica ed episodica.  […]

25 Gennaio 2024|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su NEST4AD: uno studio di stimolazione magnetica non-invasiva per preservare la memoria

Performance cognitiva in persone con patologia tau in assenza di amiloidoisi cerebrale

A cura di Claudio Singh Solorzano Robinson CG, Lee J, Min PH, Przybelski SA, Josephs KA, Jones DT, Graff-Radford J, Boeve BF, Knopman DS, Jack CR Jr, Petersen RC, Machulda MM, Fields JA, Lowe VJ. Significance of a positive tau PET scan with a negative amyloid PET scan. Alzheimers Dement. 2023 Dec 30. doi: 10.1002/alz.13608. Epub ahead of print. Nel continuum della malattia di Alzheimer (AD), l’accumulo di proteina beta-amiloide (A+) nel cervello risulta essere l’evento primario della cascata patofisiologica, a cui seguono accumulo di proteina tau-iperfosforilata (T+) e neurodegenerazione. Quando una persona presenta livelli normali di proteina beta-amiloide (A-) e livelli anormali di proteina tau-iperfosforilata nel cervello (T+), viene categorizzata come “suspected non-AD pathophysiology (SNAP)” o “primary age-related tauopathy (PART)”, una condizione verosimilmente non legata ad AD. Tuttavia questa condizione è poco frequente nella popolazione generale e non è chiara la prognosi di malattia in questo gruppo, ossia se abbia un maggiore rischio di sviluppare declino cognitivo. […]

11 Gennaio 2024|News Medici|Commenti disabilitati su Performance cognitiva in persone con patologia tau in assenza di amiloidoisi cerebrale