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Attività fisica e prevenzione della demenza: quando iniziare e in che misura?

A cura di Elena Gatti James SN, Chiou YJ, Fatih N, Needham LP, Schott JM, Richards M. Timing of physical activity across adulthood on later-life cognition: 30 years follow-up in the 1946 British birth cohort. J Neurol Neurosurg Psychiatry. 2023 May;94(5):349-356. doi: 10.1136/jnnp-2022-329955. Le stime di prevalenza della demenza parlano di circa 44 milioni di persone affette da demenza in tutto il mondo, con un numero che dovrebbe triplicare entro il 2050. Tra i fattori di rischio potenzialmente modificabili, che possono conferire fino al 40% di rischio in meno di sviluppare demenza, l’attività fisica è uno dei più studiati. Tuttavia, è ancora da stabilire l’effetto che il tempo dedicato, la frequenza o la continuità dell’attività nel corso di tutta una vita possano avere sulla cognitività o se, peraltro, vi siano periodi così detti “sensibili” per l’esposizione all’attività fisica che conferiscano un particolare beneficio sulla salute cognitiva.  […]

4 Maggio 2023|News Medici|Commenti disabilitati su Attività fisica e prevenzione della demenza: quando iniziare e in che misura?

Incontro gratuito: “I FATTORI DI RISCHIO PER LA MALATTIA DI ALZHEIMER: PREVENZIONE E RICERCA CLINICA”

A cura di Silvia Saglia e Samantha Galluzzi La demenza di Alzheimer è una malattia complessa: numerosi fattori di rischio non modificabili, legati all’avanzare dell’età o alla genetica, e modificabili, legati allo stile di vita, concorrono alla probabilità di insorgenza. Le dottoresse Samantha Galluzzi, geriatra, e Silvia Saglia, psicologa, ricercatrici presso l’IRCCS, centro San Giovanni di Dio – Fatebenefratelli di Brescia, spiegheranno il contributo di alcuni di questi fattori nel determinare la probabilità di sviluppare la malattia e il loro utilizzo nel contesto della ricerca clinica.  […]

4 Maggio 2023|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su Incontro gratuito: “I FATTORI DI RISCHIO PER LA MALATTIA DI ALZHEIMER: PREVENZIONE E RICERCA CLINICA”

Ipertensione e declino cognitivo

A cura di Valentina Saletti Siedlinski M, Carnevale L, Xu X, Carnevale D, Evangelou E, Caulfield MJ, Maffia P, Wardlaw J, Samani NJ, Tomaszewski M, Lembo G, Holmes MV, Guzik TJ. Genetic analyses identify brain structures related to cognitive impairment associated with elevated blood pressure. Eur Heart J. 2023 Mar 27:ehad101. doi: 10.1093/eurheartj/ehad101. L’ipertensione, ossia l’aumento della pressione arteriosa, è uno dei principali fattori di rischio modificabili per la mortalità in tutto il mondo. Diversi studi osservazionali hanno infatti dimostrato che l’ipertensione ha un impatto significativo sul funzionamento cerebrale e contribuisce allo sviluppo di malattie cerebrovascolari e demenza. Tuttavia, i cambiamenti funzionali e strutturali nel cervello che mediano la relazione tra l’aumento della pressione e il deterioramento cognitivo rimangono sconosciuti. […]

20 Aprile 2023|News Medici|Commenti disabilitati su Ipertensione e declino cognitivo

NEST4AD: uno studio di stimolazione magnetica non-invasiva per preservare la memoria

È attualmente attivo presso il nostro Centro lo studio NEST4AD, uno studio di stimolazione non-invasiva dei circuiti cerebrali coinvolti nella malattia di Alzheimer. L’obiettivo è quello di testare se la stimolazione magnetica transcranica ripetuta (rTMS) possa modulare la comunicazione tra le aree di una specifica rete neuronale, denominata “default mode network (DMN), la quale gioca un ruolo chiave per la memoria autobiografica ed episodica. […]

20 Aprile 2023|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su NEST4AD: uno studio di stimolazione magnetica non-invasiva per preservare la memoria

La presenza di proteina tau a livello corticale è associata al danno sinaptico nella malattia di Alzheimer: uno studio in-vivo

A cura di Giulia Quattrini “Cortical tau is associated with microstructural imaging biomarkers of neurite density and dendritic complexity in Alzheimer’s disease.” Weston PSJ et al., Alzheimers Dement. 2023 Mar 18.doi: 10.1002/alz.13011. Nella maggior parte dei casi di malattia di Alzheimer (AD), l’accumulo dei grovigli neurofibrillari (NFTs) di proteina tau iperfosforilata sembra iniziare nel lobo temporale mediale, per propagarsi successivamente in tutta la neocorteccia. Le distribuzioni topografiche dei NFTs e della neurodegenerazione sono strettamente associate tra loro ma i meccanismi sottostanti il danno corticale tau-mediato non sono stati ancora del tutto chiariti. […]

5 Aprile 2023|News Medici|Commenti disabilitati su La presenza di proteina tau a livello corticale è associata al danno sinaptico nella malattia di Alzheimer: uno studio in-vivo

Caregiver e malattia frontotemporale: l’iniziativa dell’Associazione Italiana Malattia Frontotemporale

A cura di Cristina Festari La Malattia Frontotemporale (FTD) è una delle cause più frequenti di demenza dopo la Malattia di Alzheimer. È caratterizzata da un graduale e progressivo deterioramento del linguaggio e/o del comportamento: progressivamente i pazienti perdono la capacità di organizzare e pianificare le attività, di comportarsi in modo congruo nelle diverse situazioni sociali e sul lavoro e di prendersi cura di sé stessi. L’Associazione Italiana Malattia Frontotemporale, da sempre impegnata a sensibilizzare e far conoscere la FTD, ha organizzato un evento in persona e online […]

5 Aprile 2023|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su Caregiver e malattia frontotemporale: l’iniziativa dell’Associazione Italiana Malattia Frontotemporale

Concentrazione di vitamina D nel cervello e declino cognitivo

A cura di Claudio Singh Solorzano Shea MK, Barger K, Dawson-Hughes B, Leurgans SE, Fu X, James BD, Holland TM, Agarwal P, Wang J, Matuszek G, Heger NE, Schneider JA, Booth SL. Brain vitamin D forms, cognitive decline, and neuropathology in community-dwelling older adults. Alzheimers Dement. 2022 Dec 7. doi: 10.1002/alz.12836.  Negli ultimi anni, la concentrazione ematica di vitamina D ha assunto maggiore rilevanza nella ricerca relata ai fattori protettivi per il declino cognitivo e lo sviluppo di demenza. In particolare, una ridotta assunzione di vitamina D e bassi livelli ematici di 25(OH)D3 (metabolita principale della vitamina D) sono stati associati a maggiore rischio di declino cognitivo e demenza. Poco chiara risulta essere tuttavia l’associazione tra la concentrazione di vitamina D presente nel cervello e le funzioni cognitive.  […]

23 Marzo 2023|News Medici|Commenti disabilitati su Concentrazione di vitamina D nel cervello e declino cognitivo

Ciclo di incontri gratuito per familiari e operatori: l’iniziativa della Federazione Alzheimer Italia

A cura di Cristina Festari Anche quest’anno la Federazione Alzheimer Italia rinnova l’iniziativa del ciclo di incontri indirizzati a familiari e operatori che si occupano di un paziente con demenza al fine di offrire strumenti utili alla gestione delle difficoltà che si possono incontrare durante la loro assistenza domiciliare.  […]

23 Marzo 2023|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su Ciclo di incontri gratuito per familiari e operatori: l’iniziativa della Federazione Alzheimer Italia

CareVirtue: una piattaforma digitale americana per la rete di assistenza alla demenza

A cura di Eleonora Mugherino Linden A, Jolliff A, Gonzalez D, Loganathar P, Elliott C, Zuraw M, Werner NE. “It made me feel like I wasn’t alone in the darkness”: exploring dementia care network communication and coordination through a digital health platform. J Am Med Inform Assoc. 2022 Nov 14;29(12):2003-2013. doi: 10.1093/jamia/ocac172. In uno studio americano è stata utilizzata CareVirtue, una piattaforma digitale che permette di condividere in modo istantaneo le comunicazioni tra familiari di pazienti con malattia di Alzheimer e altre tipologie di demenze. Si tratta di un portale digitale nel quale si annotano le problematiche riscontrate dai caregiver (persona di riferimento) durante il percorso assistenziale del famigliare. […]

9 Marzo 2023|News Familiari|Commenti disabilitati su CareVirtue: una piattaforma digitale americana per la rete di assistenza alla demenza

Incontro gratuito: “I fattori di rischio per la malattia di Alzheimer: conoscere e prevenire”

A cura di Silvia Saglia La demenza di Alzheimer è una malattia complessa: numerosi fattori di rischio non modificabili, legati all’avanzare dell’età o alla genetica, e modificabili, legati allo stile di vita, concorrono alla probabilità di insorgenza. Le dr.sse Samantha Galluzzi, geriatra, e Silvia Saglia, psicologa, ricercatrici presso l’IRCCS, centro San Giovanni di Dio – Fatebenefratelli di Brescia, spiegheranno il contributo di alcuni di questi fattori nel determinare la probabilità di sviluppare la malattia e il loro utilizzo nel contesto della ricerca clinica. […]

9 Marzo 2023|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su Incontro gratuito: “I fattori di rischio per la malattia di Alzheimer: conoscere e prevenire”