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Accumulo cerebrale di amiloide e tau e rischio di declino cognitivo in persone cognitivamente sane

A cura di Silvia Saglia Ossenkoppele R, Pichet Binette A, Groot C, Smith R, Strandberg O, Palmqvist S, Stomrud E, Tideman P, Ohlsson T, Jögi J, Johnson K, Sperling R, Dore V, Masters CL, Rowe C, Visser D, van Berckel BNM, van der Flier WM, Baker S, Jagust WJ, Wiste HJ, Petersen RC, Jack CR Jr, Hansson O. Amyloid and tau PET-positive cognitively unimpaired individuals are at high risk for future cognitive decline. Nat Med. 2022 Nov;28(11):2381-2387. doi: 10.1038/s41591-022-02049-x. Epub 2022 Nov 10.   L’accumulo extracellulare di proteina beta-amiloide e la formazione intracellulare di grovigli neurofibrillari di proteina tau fosforilata sono i due marcatori biologici necessari per la diagnosi di malattia di Alzheimer (AD). Rimane poco noto tuttavia il loro valore per predire la comparsa dei sintomi di declino cognitivo.  […]

23 Febbraio 2023|News Medici|Commenti disabilitati su Accumulo cerebrale di amiloide e tau e rischio di declino cognitivo in persone cognitivamente sane

Un trattamento con stimolazione magnetica innovativo e personalizzato per la demenza di Alzheimer

A cura di Marco Esposito Presso il nostro Istituto è in corso uno studio finanziato dal Ministero della Salute (GR-2016-02364718) in collaborazione con la Fondazione Santa Lucia di Roma su un nuovo approccio di stimolazione cerebrale non invasiva nella malattia di Alzheimer. Questa ricerca ha lo scopo di valutare l’efficacia di due protocolli di trattamento che usano la stimolazione magnetica transcranica ripetitiva (rTMS) in pazienti con demenza di Alzheimer.  […]

23 Febbraio 2023|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su Un trattamento con stimolazione magnetica innovativo e personalizzato per la demenza di Alzheimer

Isolamento sociale e rischio di demenza – uno studio longitudinale in una coorte di soggetti anziani residenti in 95 contee degli Stati Uniti

 A cura di Elena Gatti Huang AR, Roth DL, Cidav T, Chung SE, Amjad H, Thorpe RJ Jr, Boyd CM, Cudjoe TKM. Social isolation and 9-year dementia risk in community-dwelling Medicare beneficiaries in the United States. J Am Geriatr Soc. 2023 Jan 11. doi: 10.1111/jgs.18140. Epub ahead of print. PMID: 36628523. L’isolamento sociale è un fenomeno molto diffuso e può aumentare il rischio di sviluppare demenza. Negli Stati Uniti, in particolare, l’isolamento sociale interessa circa 1 anziano su 4. L’obbiettivo del presente studio è quello di indagare l’associazione tra isolamento sociale (caratterizzato utilizzando domande quali: vive con un’altra persona? Nell’ultimo anno ha avuto modo di parlare di questioni importanti con persone a lei vicine? Nell’ultimo mese ha partecipato a gruppi sociali o religiosi?) e demenza incidente in una coorte di anziani rappresentativa della popolazione statunitense, che includeva anche afroamericani, ispanici, indiani d’America e nativi dell’Alaska. […]

9 Febbraio 2023|News Familiari|Commenti disabilitati su Isolamento sociale e rischio di demenza – uno studio longitudinale in una coorte di soggetti anziani residenti in 95 contee degli Stati Uniti

NEST4AD: uno studio di stimolazione magnetica non-invasiva per preservare la memoria

È attualmente attivo presso il nostro Centro lo studio NEST4AD, uno studio di stimolazione non-invasiva dei circuiti cerebrali coinvolti nella malattia di Alzheimer. L’obiettivo è quello di testare se la stimolazione magnetica transcranica ripetuta (rTMS) possa modulare la comunicazione tra le aree di una specifica rete neuronale, denominata “default mode network (DMN), la quale gioca un ruolo chiave per la memoria autobiografica ed episodica. […]

9 Febbraio 2023|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su NEST4AD: uno studio di stimolazione magnetica non-invasiva per preservare la memoria

Relazione tra decremento della massa corporea e rischio di demenza

A cura di Alessandra Lamanuzzi Li J, Liu C, Ang TFA, Au R. BMI decline patterns and relation to dementia risk across four decades of follow-up in the Framingham Study. Alzheimers Dement. 2022 Dec 15. doi: 10.1002/alz.12839. Epub ahead of print. PMID: 36519667. Il sovrappeso è un fattore di rischio per demenza, ma la relazione tra l’indice di massa corporea (BMI) e lo sviluppo di demenza è tutt’altro che lineare e statica, in quanto vi sono molteplici fattori nel corso della vita di una persona che possono modularne il rapporto.  […]

26 Gennaio 2023|News Medici|Commenti disabilitati su Relazione tra decremento della massa corporea e rischio di demenza

Studio di prevenzione dello stress dei familiari di persone con malattia di Alzheimer

Perché questo studio? L’assistenza domiciliare dei pazienti affetti da malattie di Alzheimer (AD) è spesso delegata a familiari, i cosiddetti caregiver informali. Tale assistenza può essere psicologicamente, fisicamente e finanziariamente onerosa e può esporre i caregiver a maggiore vulnerabilità per malattie psicofisiche. Studi sui tradizionali interventi di psicoeducazione (cicli di incontri in cui vengono fornite conoscenze teoriche e pratiche per l’assistenza) ne hanno dimostrato l’effetto positivo sul benessere psicofisico sia del caregiver che della persona assistita. L’apprendimento esperienziale attraverso la realtà virtuale (VR) è stato recentemente considerato un ulteriore metodo efficace per suscitare comportamenti empatici in ambito assistenziale.  […]

26 Gennaio 2023|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su Studio di prevenzione dello stress dei familiari di persone con malattia di Alzheimer

L’FDA approva il farmaco lecanemab per la commercializzazione in America

A cura di Samantha Galluzzi e Michela Pievani Dal 6 gennaio è disponibile negli Stati Uniti un nuovo farmaco, in aggiunta ad aducanumab, per il trattamento della malattia di Alzheimer (AD). Infatti, la Food and Drug Administration (FDA) ha autorizzato la commercializzazione dell’anticorpo monoclonale lecanemab (nome commerciale Leqembi), secondo la procedura di approvazione accelerata (come era già avvenuto per aducanumab), in base alla quale FDA può approvare farmaci per patologie gravi non curabili, se dimostrano un effetto su un marcatore biologico di malattia, in questo caso il carico di amiloide cerebrale. […]

13 Gennaio 2023|Senza categoria|Commenti disabilitati su L’FDA approva il farmaco lecanemab per la commercializzazione in America

Perdita di udito come fattore di rischio modificabile per la demenza

A cura di Valentina Saletti Yeo BSY, Song HJJMD, Toh EMS, Ng LS, Ho CSH, Ho R, Merchant RA, Tan BKJ, Loh WS. Association of Hearing Aids and Cochlear Implants With Cognitive Decline and Dementia: A Systematic Review and Meta-analysis. JAMA Neurol. 2022 Dec 5. doi: 10.1001/jamaneurol.2022.4427. Epub ahead of print. PMID: 36469314. Negli ultimi anni sono state pubblicate evidenze scientifiche circa il ruolo di alcuni fattori di rischio nello sviluppo della demenza, quale ad esempio la perdita di udito. Tale perdita colpisce gran parte della popolazione anziana e spesso è trattabile con apparecchi acustici.  Tuttavia non è chiaro se esista un’associazione tra l’utilizzo di supporti acustici (apparecchi e impianti cocleari) e il declino cognitivo e la demenza.  […]

12 Gennaio 2023|News Familiari|Commenti disabilitati su Perdita di udito come fattore di rischio modificabile per la demenza

Associazione tra organizzazione dei circuiti cerebrali e propagazione della proteina tau nella malattia di Alzheimer

A cura di Giulia Quattrini Functional network segregation is associated with attenuated tau spreading in Alzheimer’s disease. Steward A., Biel D., Brendel M., Dewenter A., et al. Alzheimers Dement. 2022 Nov 25. La malattia di Alzheimer (AD) è caratterizzata dalla deposizione di placche di proteina beta-amiloide e grovigli neurofibrillari (NFTs) di proteina tau iperfosforilata. Questi ultimi si accumulano nella corteccia secondo un percorso definito, che parte dalle regioni temporali (corteccia entorinale) per raggiungere le aree parietali/frontali e, in ultima istanza, le aree motorie. Questo pattern di propagazione […]

15 Dicembre 2022|News Medici|Commenti disabilitati su Associazione tra organizzazione dei circuiti cerebrali e propagazione della proteina tau nella malattia di Alzheimer

Farmaci modificanti il decorso della malattia di Alzheimer: da speranza a prossima realtà

A cura di Michela Pievani, Samantha Galluzzi e Cristina Festari È stata portatrice di importanti novità l’edizione 2022 del convegno internazionale Clinical Trials in Alzheimer’s Disease (CTAD, San Francisco, 29/11-2/12), il principale convegno dedicato alle nuove terapie, farmacologiche e non, dei disturbi neurocognitivi, con speciale attenzione alla malattia di Alzheimer (AD). Finalmente, dopo anni di insuccessi per i cosiddetti farmaci “disease-modifying”, cioè i farmaci che modificano il decorso della malattia attraverso la rimozione dell’amiloide, il lecanemab, prodotto da Eisai e Biogen ha dimostrato di rallentare del 27% la progressione della malattia di Alzheimer […]

15 Dicembre 2022|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su Farmaci modificanti il decorso della malattia di Alzheimer: da speranza a prossima realtà