Sutphen CL et al. (2015)
Longitudinal Cerebrospinal Fluid Biomarker Changes in Preclinical Alzheimer Disease During Middle Age.
JAMA Neurol.
Le modificazioni di alcuni biomarcatori della malattia di Alzheimer (AD) nel corso della vita adulta potrebbero identificare gli individui più a rischio di sviluppare demenza, molti anni prima che emergano i primi sintomi cognitivi e intervenire con eventuali trattamenti di prevenzione.
In questo lavoro vengono riportati i primi risultati dell’Adult Children Study (ACS) del Knight Alzheimer’s Disease Research Center della Washington University di St. Louis, Missouri. L’ACS è uno studio longitudinale per la definizione delle variazioni dei biomarcatori di AD in adulti cognitivamente integri, di mezza età, con differenti profili di rischio per AD (determinati da età, storia familiare e genotipo APOE). I partecipanti (N 169), cognitivamente integri (Clinical Dementia Rating(CDR)=0), aventi un’età compresa tra i 45 e i 75 anni, sono stati sottoposti a prelievi di liquido cerebrospinale (CSF) e a follow up clinici a intervalli di 3 anni (gennaio 2003 – novembre 2013). I biomarcatori del CSF valutati comprendevano beta-amiloide 42 (Abeta42), tau totale e tau fosforilata (P-tau), e in aggiunta due marcatori recentemente identificati, la visinin like-protein 1 (VILIP-1) e la chitinase-3-like protein 1 (YKL-40), riconosciuti aventi un ruolo rispettivamente nella neurodegenerazione e nell’infiammazione cerebrale. Un sottogruppo di 74 soggetti è stato sottoposto a tomografia ad emissione di positroni, longitudinalmente, con il tracciante (11C) Pittsburgh compound – B (11C-PiB PET) per rilevare il deposito di amiloide nel corso del tempo. I partecipanti sono stati divisi in tre gruppi in base all’età: prima mezza età (45-54); media mezza età (55- 64); e tarda mezza età (65-74). Inoltre sono stati definiti due macrogruppi in base al genotipo APOE (portatoti di ε4 vs non portatori di ε4). I risultati indicano riduzioni longitudinali dei livelli di Abeta42, a partire dalla prima mezza età (45-54 anni); nella media mezza età (55-64 anni) si osservano riduzioni di Abeta42 associate alla comparsa di placche amiloidi rilevate alla PET. Inoltre i marcatori di neurodegenerazione (tau, P-tau e VILIP-1) aumentano drammaticamente tra i 55 anni e i 75 anni, e la YKL-40 aumenta nel corso di tutta la mezza età. Tutti questi cambiamenti sono più pronunciati nei partecipanti portatori di APOE ε4. Le traiettorie di questi biomarcatori, rilevabili precocemente all’inizio della prima mezza età, sono coerenti con la patologia sottostante ad AD, e sono associati a futura positività per l’amiloide e declino cognitivo. Tali misure possono essere utili per il targeting di individui di mezza età, asintomatici per le sperimentazioni terapeutiche volte a prevenire il declino cognitivo.