Whitwell JL et al. (2015)
Clinical and neuroimaging biomarkers of amyloid-negative logopenic primary progressive aphasia.
Brain Lang. 142C:45-53.

L’afasia progressiva primaria variante logopenica (lvPPA) è un disturbo progressivo del linguaggio caratterizzato da anomia, difficoltà a ripetere frasi complesse e errori fonologici. Nella maggioranza dei pazienti, la lvPPA è spesso considerata una variante clinica atipica della malattia di Alzheimer (AD). Scopo di questo interessante lavoro è verificare se le caratteristiche cliniche o di neuroimaging differiscono in base al deposito di amiloide rilevato con la tomografia ad emissione di positroni con il tracciante (11C) Pittsburgh compound – B (11C-PiB PET), in pazienti con lvPPA. Presso il Dipartimento di Neurologia della Mayo Clinic, Rochester, USA, sono stati reclutati tra il 2010 e 2013, 50 pazienti con diagnosi di lvPPA. Sono stati sottoposti a 11C-PiB PET e classificati come PiB-positivi o PiB-negativi (cut-off > 1.5). 6 pazienti sono risultati PiB-negativi (12%) e 44 PiB-positivi (88%). Per lo scopo del presente lavoro sono stati confrontati 6 pazienti lvPPA PiB-negativi e 20 pazienti lvPPA PiB-positivi, “matchati” per durata di malattia di tre anni o meno, allo scopo di eliminare potenziali bias. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad una batteria di test specifici per il linguaggio e altri domini cognitivi, a test di genotipizzazione per apolipoproteina E (APOE) e per progranulina; inoltre hanno eseguito MRI, FDG-PET, DTI. Non sono state rilevate differenze tra i gruppi rispetto a età, genere e APOE e4. Gli autori hanno osservato che tra i PiB-negativi, 3 (50%) sono risultati portatori di mutazione per il gene che codifica la progranulina. Non sono state rilevate differenze per la severità dell’afasia. I PiB-negativi hanno avuto performance peggiori nella prova di generazione di verbi e migliori nell’analisi dei cubi della batteria Visual Object and Space Perception (VOSP) rispetto ai PiB-positivi. Le analisi di neuroimaging dei pazienti PiB-negativi hanno mostrato maggiore atrofia per l’emisfero sinistro, ipometabolismo e neurodegenerazione con maggiore coinvolgimento antero-mediale temporale e prefrontale mediale sinistri, rispetto ai PiB-positivi. I pazienti PiB-positivi hanno mostrato un maggiore coinvolgimento dei lobi temporo-parietale e frontale destri. I sorprendenti risultati di neuroimaging evidenziano un pattern asimmetrico in pazienti con lvPPA PiB-negativi, con l’emisfero destro relativamente preservato. Questi dati suggeriscono che la patologia tipica dell’AD potrebbe non essere presente in pazienti con lvPPA. Studi longitudinali futuri sono necessari per chiarire se l’emisfero destro resti relativamente risparmiato nei pazienti con lvPPA PiB-negativi con il progredire della malattia.

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