A cura di Monica Almici

Association Between Statin Use and Risk of Dementia After a Concussion.
Redelmeier DA, Manzoor F, Thiruchelvam D.
JAMA Neurol. 2019 May 20. doi: 10.1001/jamaneurol.2019.1148. [Epub ahead of print]

L’uso di statine, consolidato nel trattamento dell’ipercolesterolemia, è studiato da anni come potenziale fattore neuroprotettivo. I dati raccolti sino ad ora sono tuttavia discordanti e le modalità d’azione delle statine a livello cerebrale rimangono nebulose. Un gruppo di ricercatori ha arruolato per 20 anni, dal 1993 al 2013, 28815 soggetti canadesi ultra 65enni che avevano avuto una commozione cerebrale, con l’intento di comparare l’incidenza della demenza nei pazienti che avevano ricevuto una terapia con statine nei 90 giorni successivi all’evento con coloro i quali non avevano ricevuto alcuna terapia statinica. Pulendo i dati da tutti i fattori confondenti (quali età, status socio-economico, terapie concomitanti) è emerso che la terapia con statine dopo commozione cerebrale era associata ad una riduzione del rischio di sviluppare la demenza del 16% (P < .001).

Un’analisi secondaria ha poi rilevato che le diverse statine avevano un peso specifico differente nel ridurre il rischio di demenza, stabilendo che la rosuvastatina era associata alla maggior riduzione del rischio e la simvastatina all’effetto più modesto. Una maggior riduzione di rischio si è osservata anche per i pazienti che hanno assunto terapia con statine sia prima che dopo la commozione cerebrale. Non si è registrata alcuna riduzione in chi ha interrotto l’assunzione dopo l’evento, né in relazione al dosaggio assunto.

Lo studio, che non è randomizzato, non ha indagato altri possibili fattori confondenti (fumo, attività fisica, aderenza alla terapia); inoltre, la codifica diagnostica sia della commozione cerebrale che della demenza ha bassa sensitività statistica, per cui le due condizioni cliniche potrebbero essere state sotto-diagnosticate. Tuttavia la ricerca è la prima con focus specifico sulla commozione cerebrale e ha studiato un ampio campione seguendolo longitudinalmente per molti anni.

Nonostante i limiti descritti, la ricerca suggerisce l’uso di statine dopo commozione cerebrale come potenziale fattore protettivo a lungo termine sul rischio di demenza. Ricerche future potranno approfondire tale associazione.

Potete visionare l’articolo al seguente link:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31107515