Allon Therapeutics Inc. Director, Investor.
Allon granted U.S. patent for davunetide as a treatment for schizophrenia

Più di due milioni di persone in Nord America sono affette da schizofrenia e attualmente non ci sono farmaci approvati dalla FDA per il trattamento del decadimento cognitivo ad essa associato. La società farmaceutica Allon Therapeutics di Vancouver ha annunciato che un importante brevetto è stato concesso dal United States Patent and Trademark Office riguardante l’uso e la distribuzione del neuroprotetivo davunetide come trattamento per la schizofrenia, oltre che per le malattie neurodegenerative tra cui paralisi sopranucleare progressiva, malattia di Alzheimer e morbo di Parkinson. Alistair Stewart, Vice Presidente della ricerca commerciale di Allon, ha affermato che questo brevetto aggiuntivo rafforza il potenziale commerciale del mercato di davunetide per i disturbi tipo non-demenza, che sono anche associati a neurodegenerazione e declino cognitivo.
Nello studio di fase 2 con davunetide come potenziale trattamento per il deterioramento cognitivo associato alla schizofrenia, la Allon ha dimostrato un miglioramento delle capacità funzionali sulle attività quotidiane. Più di recente, dati di neuroimaging indicano cambiamenti coerenti con un effetto neuroprotettivo di davunetide: 12 settimane di trattamento con davunetide sembrano prevenire l’assottigliamento corticale di parti importanti del cervello di pazienti schizofrenici. Infine sono state anche osservate modifiche biochimiche di alcune alterazioni ritenute alla base del deficit osservato nei pazienti schizofrenici. Per esempio, il trattamento con davunetide ha prodotto un aumento statisticamente significativo di N-acetilaspartato (NAA), un marcatore putativo di integrità neuronale, che solitamente declina in diverse malattie neurodegenerative tra cui la schizofrenia. Questi dati sono interessanti e meritano uno studio più ampio, rafforzando l’ipotesi che il davunetide possa prevenire l’atrofia del cervello. La concessione del brevetto fornisce dunque l’opportunità per continuare a esplorare davunetide come potenziale trattamento per il decadimento cognitivo associato alla schizofrenia.

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