Narme P. et al. (2014)
Efficacy of musical interventions in dementia: evidence from a randomized controlled trial.
J Alzheimers Dis. 38:359-369. 

Gli interventi musicali possono aiutare a elicitare forti emozioni e aiutare i pazienti a rilassarsi attraverso la modulazione di funzioni psicologiche e fisiologiche come quelle collegate allo stress. Nei pazienti affetti da malattia di Alzheimer la memoria musicale potrebbe essere conservata e recenti studi hanno dimostrato che la musica può aumentare la memoria verbale dei pazienti e potrebbe quindi essere usata come mezzo di comunicazione per migliorare le relazioni interpersonali quando le abilità comunicative diminuiscono o scompaiono. Lo scopo di questo studio è testare l’efficacia dell’intervento musicale confrontato con uno culinario. Per questo sono stati valutati, prima, durante e dopo il trattamento, 48 pazienti con la demenza di Alzheimer di grado moderato-grave. Le misurazioni di efficacia sono state compiute sulle funzioni emotive, cognitive e comportamentali. Il trattamento musicale prevedeva 1 ora di ascolto musicale due volte a settimana per 4 settimane, mentre quello culinario si basava sulla realizzazione di vari piatti a cui i partecipanti contribuivano in relazione alle proprie capacità . In entrambe le attività i pazienti venivano stimolati a esprimere le proprie emozioni e ricordare episodi autobiografici evocati dall’attività che stavano svolgendo. I risultati mostrano che entrambi gli interventi migliorano lo stato emotivo, riducono la gravità dei disturbi comportamentali e di conseguenza diminuisce lo stress nelle persone che si prendono cura dei malati. Non sono stati riscontrati benefici a livello cognitivo. In conclusione non sembra esserci uno specifico beneficio legato al tipo di attività non farmacologica eseguita, ma piuttosto un miglioramento emotivo e comportamentale legato al fatto di svolgere un’attività piacevole.

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