A cura di Michela Rampini
In Italia l’epidemia SARS-CoV-2 ha avuto esiti disastrosi con 135,586 casi confermati e 17,127 morti alla data dell’8 Aprile 2020. La compresenza del virus con altre patologie quali l’ipertensione, l’obesità, il diabete e le malattie cardiache ha rappresentato un importante fattore di rischio per la mortalità. Uno studio retrospettivo tutto bresciano ha valutato quale era la prevalenza, la presentazione e il decorso clinico dei pazienti con demenza che venivano ospedalizzati con diagnosi di Covid19. Nella provincia di Brescia (1.2 milioni di abitanti) tra il 22 febbraio e l’8 aprile 2020 si sono registrati 9,900 casi Covid19 che hanno portato alla morte di 1,800 persone. Durante questo periodo sono stati 627 i pazienti con polmonite da Coronavirus ricoverati presso due dei nosocomi cittadini (l’Istituto Clinico Sant’Anna e la Fondazione Poliambulanza). Ognuno di questi pazienti è stato sottoposto ad un esame medico e, se ultrasessantacinquenne, ad una visita geriatrica multidimensionale comprensiva di una valutazione cognitiva e funzionale. Da queste valutazioni è emerso che il 13.1% dei pazienti ricoverati era affetto da demenza (età media 82.6 anni). Il tasso di mortalità di questo gruppo di pazienti era del 62.2% rispetto al 26.2% del restante gruppo di persone ospedalizzate senza demenza (età media 68.9 anni). I risultati di questo studio suggeriscono che la diagnosi di demenza, soprattutto se in fase severa, rappresenta un importante fattore di rischio di mortalità nei pazienti affetti da Covid19. Lo studio ha inoltre evidenziato che la presentazione clinica della malattia nei soggetti con demenza era piuttosto atipica: i sintomi che più spesso si associavano all’insorgenza del virus erano delirium ipoattivo (letargia, apatia, riduzione della responsività) e peggioramento del quadro funzionale mentre i sintomi più “classici” quali febbre, dispnea e raffreddore comparivano meno frequentemente (rispettivamente nel 47%, 44% e 14% dei casi). Identificare precocemente il virus, ponendo attenzione a queste manifestazioni cliniche è di fondamentale importanza per la messa a punto di terapie tempestive rivolte a questi pazienti fragili e per la predisposizione di misure di isolamento volte al contenimento del contagio.
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