Fong TG et al. (2009)
Delirium accelerates cognitive decline in Alzheimer disease
Neurology. 72:1570-5 .
Il delirium è un’alterazione acuta della cognitività che si può presentare durante l’ospedalizzazione fino al 66-89% dei casi di pazienti con malattia di Alzheimer (AD), in particolare in conseguenza di eventi quali infezione, intervento chirurgico, effetti avversi di farmaci. Sebbene possa essere considerato un fenomeno transitorio che si risolve in pochi giorni o settimane, il delirium può anche avere effetti negativi a lungo termine, risultando in un deficit cognitivo e funzionale persistente. Un recente studio ha valutato gli effetti del delirium sul declino cognitivo in una popolazione di 408 pazienti con AD di cui 72 avevano sviluppato delirium durante il periodo di osservazione di 18 mesi. I risultati hanno dimostrato che il declino cognitivo, valutato con un sub-test di memoria della Blessed Dementia Rating Scale, è di 3 volte superiore nei pazienti che hanno sviluppato delirium, rispetto a quelli che non l’hanno mai sviluppato, anche dopo avere escluso l’effetto confondente di fattori quali l’età più anziana, il sesso maschile, la bassa scolarità e la maggiore comorbilità dei pazienti con delirium. Lo studio, pur avendo un periodo di follow-up relativamente breve che non consente di stabilire la persistenza dell’accelerato declino cognitivo, suggerisce la necessità di futuri studi di intervento volti a stabilire se la prevenzione del delirium possa migliorare o ritardare il declino cognitivo nei pazienti con AD.