A cura di Elena Gatti

L’Annuario sulla Demenza in Europa 2024, pubblicato da Alzheimer Europe, esplora come ciascun paese europeo affronta il tema della vita indipendente e delle soluzioni abitative per le persone affette da demenza attraverso politiche, servizi e supporti.

Il rapporto mette in evidenza esempi di servizi e supporti che mirano a consentire alle persone con demenza di continuare a vivere in modo indipendente e a casa il più a lungo possibile. Questi includono servizi di assistenza sanitaria e sociale domiciliari, oltre a risorse comunitarie come centri diurni e Alzheimer Cafés. La combinazione di servizi sanitari e sociali è cruciale per mantenere il benessere delle persone con demenza e favorirne l’integrazione nelle comunità. 

In ambito abitativo, il report sottolinea una lacuna significativa: nessun Paese ha sviluppato strategie mirate alla progettazione di alloggi specificamente adattati alle esigenze delle persone con demenza. Sebbene molti governi, tra cui Italia, Grecia, Germania e Paesi Bassi, offrano supporto per adattamenti domestici (quali ad esempio rampe, corrimano o bagni adattati), il sostegno attraverso tecnologie innovative che permettano alle persone di restare a casa in sicurezza è ancora limitato. Al momento, le tecnologie disponibili si concentrano principalmente su sistemi di teleassistenza e allarmi, senza un approccio più avanzato e diversificato. In Italia, ad esempio, alcune persone affette da demenza utilizzano dispositivi di localizzazione GPS per mitigare i rischi di disorientamento e smarrimento, ma non esistono programmi di rimborso statale per questi strumenti, il che rappresenta una barriera economica per molte famiglie.

Nonostante questa mancanza di politiche specifiche, emergono buone pratiche in alcuni Paesi, come in Italia, Svizzera, Francia, Belgio, Paesi Bassi, Norvegia e la Germania, che hanno sviluppato modelli di co-housing e villaggi della demenza i quali offrono un’alternativa ai tradizionali istituti di cura, favorendo soluzioni più personalizzate e comunitarie. In Italia, esistono alcune iniziative locali di co-housing per persone con demenza, sebbene siano ancora rare e di dimensioni ridotte. Un esempio significativo è il progetto Ca’ Nostra a Modena, lanciato nel 2016. Questo modello innovativo di co-housing ospita fino a quattro persone con disturbi cognitivi ed è gestito dalle famiglie (che sostengono le spese equamente, ad esempio utenze e l’assunzione di badanti ecc.) con il supporto della comunità (volontari presenti regolarmente) e del servizio sanitario (supervisione geriatrica e medico condiviso).

Questi esempi rappresentano un passo importante verso un approccio più inclusivo e rispettoso dei principi della vita indipendente.  L’annuario invita governi e istituzioni a investire nella formazione di professionisti sanitari, nella sensibilizzazione pubblica e nello sviluppo di strategie abitative e tecnologiche più avanzate, per migliorare l’autonomia e il benessere delle persone con demenza.

Per leggere il report completo, potete visitare il seguente link:
https://www.alzheimer-europe.org/sites/default/files/2025-01/342648_alzheimer_europe_yearbook_2024-digital_v4_separate.pdf