Gu Y. et al. (2011)
Dietary inflammation factor rating system and risk of Alzheimer disease in elders.
Alzheimer Dis Assoc Disord. 25:149-154.
Esistono alcuni studi che suggeriscono una relazione tra dieta e rischio di sviluppare la Malattia di Alzheimer (AD). La malattia sembra essere provocata da diversi fattori: il deposito di una proteina tossica, ABeta42, lo stress ossidativo, problemi metabolici e vascolari e neuroinfiammazione. Alcuni ricercatori hanno condotto uno studio per valutare l’associazione tra la neuroinfiammazione e la dieta. La ricerca, condotta a New York, ha coinvolto 2258 persone sane dai 65 anni in su. I partecipanti sono stati monitorati attraverso una batteria neuropsicologica, visite mediche e informazioni sulla dieta. Partendo da queste ultimi dati i ricercatori hanno stilato una “classifica” dei cibi che considerava quanto l’alimento contribuisse alla neuroinfiammazione secondo una scala (tIFR): un punteggio di zero indicava che l’alimento era neutro, un valore positivo che era un antinfiammatorio e un valore negativo che contribuiva all’infiammazione. I risultati mostrano che l’utilizzo di questa scala non è indicativo per valutare l’impatto della dieta sulla neuroinfiammazione. Gli stessi autori riconoscono alcuni limiti legati al metodo utilizzato e suggeriscono un approfondimento del problema tenendo in considerazione altre variabili finora non valutate.