Zwan MD et al. (2015)
Subjective Memory Complaints in APOEɛ4 Carriers are Associated with High Amyloid-β Burden.
J Alzheimers Dis. 49:1115-1122.
Il disturbo soggettivo di memoria è caratterizzato dalla presenza di lamentele circa le proprie capacità di memoria in assenza di deficit cognitivi obiettivi e diversi studi recentemente hanno mostrato un’associazione tra questa condizione e un aumentato rischio di sviluppare la Malattia di Alzheimer (MA). Tuttavia ad oggi i dati circa l’associazione tra disturbo soggettivo di memoria e biomarcatori indicativi di un aumentato rischio di sviluppo di MA, come amiloidosi cerebrale e presenza della variante e4 del gene Apolipoproteina E (APOE), sono contrastanti. Gli autori hanno analizzato i dati relativi a 307 partecipanti cognitivamente sani arruolati nell’ambito dello studio di coorte Australian Imaging, Biomarkers and Lifestyle (AIBL), che avessero effettuato tomografia a emissione di positroni (PET) per l’amiloide e un prelievo di sangue per la genotipizzazione di APOE. La presenza di disturbo soggettivo di memoria veniva verificata con la domanda: “Ha qualche difficoltà di memoria?”. I risultati hanno mostrato che la presenza di disturbo soggettivo di memoria era maggiormente indicativa di amiloidosi cerebrale nei portatori di APOEe4 e nei partecipanti relativamente più giovani (età inferiore a 73 anni). Al contrario, non è stata trovata un’associazione tra amiloiodisi cerebrale e performance obiettiva ai test di memoria episodica. La presenza di disturbo soggettivo di memoria può quindi essere un indicatore precoce di MA preclinica, in particolare se rilevato congiuntamente ad APOEe4 e ad un’età non molto avanzata, confermando quindi quanto recentemente riportato nei criteri diagnostici di ricerca per l’identificazione di declino cognitivo soggettivo più probabilmente collegato alla Malattia di Alzheimer (SCD plus).