Precedenti studi hanno dimostrato che adottare un’alimentazione di tipo mediterraneo a base di pesce, legumi, verdura, frutta, olio di oliva e moderando il consumo d’alcool, influisce sul rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer e si associerebbe ad una minore mortalità per malattia di Alzheimer.
Una recente ricerca americana ha valutato l’effetto di questa dieta sullo sviluppo di decadimento cognitivo lieve (MCI) e sulla progressione degli iniziali disturbi cognitivi in Alzheimer. Lo studio ha visto coinvolti 1.393 anziani cognitivamente integri, di cui 275 hanno sviluppato lievi problemi cognitivi nei successivi 4,5 anni di osservazione. Stratificando i partecipanti in funzione dell’aderenza alla dieta mediterranea (bassa, media, alta) è stato osservato che un’aderenza alta abbassava il rischio del 28% di sviluppare problemi cognitivi e un’aderenza parziale abbassava comunque il rischio del 17%. Inoltre, tra le persone che già avevano difficoltà cognitive, seguire la dieta mediterranea riduceva il rischio di progressione in Alzheimer del 48%. I ricercatori suggeriscono che i benefici della dieta possano essere legati ad un effetto sulla riduzione dei fattori di rischio cerebrovascolare, sul miglioramento del metabolismo del glucosio, sulla riduzione dello stress ossidativo e di marker infiammatori. Seguire un’alimentazione di tipo mediterraneo non è certamente la cura per le malattie neurodegenerative, ma può essere d’aiuto per la salute della mente, e non solo contro le malattie di cuore, il diabete e l’ipertensione.