A cura di Sara Gipponi

Perché questo studio?

Diversi fitochimici, cioè sostanze chimiche presenti naturalmente nelle piante, hanno dimostrato negli anni la capacità o il potenziale per migliorare il decadimento cognitivo. In particolare, auraptene, un fitochimico appartenente alla famiglia dei cumarinici, e naringenina, della famiglia dei flavonoidi, hanno dimostrato, in studi preclinici, un effetto neuroprotettivo, antinfiammatorio e antiossidante e di miglioramento di memoria e apprendimento. Trattandosi di sostanze di origine naturale, risultano particolarmente adatte ad essere studiate per il loro possibile effetto di potenziamento cognitivo nell’anziano sano, che non presenta un decadimento cognitivo, ma si lamenta di un peggioramento delle proprie funzioni di memoria (declino cognitivo soggettivo).

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Perché questa ricerca?

L’assistenza domiciliare dei pazienti affetti da malattie di Alzheimer (AD) è spesso delegata a familiari, i cosiddetti caregiver informali. Tale assistenza può essere psicologicamente, fisicamente e finanziariamente onerosa e può esporre i caregiver a maggiore vulnerabilità per malattie psicofisiche. Studi sui tradizionali interventi di psicoeducazione (cicli di incontri in cui vengono fornite conoscenze teoriche e pratiche per l’assistenza) ne hanno dimostrato l’effetto positivo sul benessere psicofisico sia del caregiver che della persona assistita. L'apprendimento esperienziale attraverso la realtà virtuale (VR) è stato recentemente considerato un ulteriore metodo efficace per suscitare comportamenti empatici in ambito assistenziale.

In questo studio valuteremo se l’esperienza della realtà virtuale combinata all’intervento psicoeducativo, ne amplifica i benefici noti.  Leggi tutto

Qual è l’obiettivo?

Lo scopo dello studio è valutare gli effetti cognitivi e biologici di un fitocomplesso estratto della buccia di limone, contenente due principi attivi, auraptene e naringenina, somministrati per 9 mesi a persone anziane con declino cognitivo soggettivo.

Come verrà condotto?

Si tratta di uno studio pilota randomizzato controllato con placebo, rivolto a persone dai 60 ai 75 anni che lamentano un peggioramento della propria memoria. L’assunzione dell’integratore, una capsula al giorno per via orale, durerà nove mesi, durante i quali i soggetti che soddisfano una serie di criteri di inclusione verranno assegnati in maniera casuale al gruppo di trattamento con integratore oppure al gruppo placebo. Lo studio prevede l’esecuzione di una valutazione neuropsicologica iniziale, a 4,5 mesi e a 9 mesi dall’inizio del trattamento e di un prelievo del sangue alla visita iniziale e a 9 mesi.

Chi è la persona responsabile dello studio?

Il ricercatore principale, responsabile dello studio, è la dr.ssa Samantha Galluzzi.

A chi devo chiedere informazioni?

Per ulteriori informazioni relative allo studio è possibile contattare la coordinatrice dello studio Dr.ssa Sara Gipponi (sgipponi@fatebenefratelli.eu – 328/1795619 oppure 030 3501335).

Ente finanziatore: Wilhelm Doerenkamp – Foundation

Stato dello studio/arruolamento: Arruolamento in corso