Ward DD et al. (2014)
APOE and BDNF Val66Met polymorphisms combine to influence episodic memory function in older adults.
Behav Brain Res.
Finora, i polimorfismi genetici dell’apolipoproteina E (APOE) e del fattore neurotrofico cerebrale (BDNF) non hanno mostrato associazioni consistenti con le funzioni cognitive nei soggetti sani. Studi recenti hanno suggerito che i polimorfismi di APOE non hanno alcun impatto sulla funzionalità cognitiva normale e che qualora vi fosse un effetto, esso sarebbe probabilmente dovuto alla presenza della malattia di Alzheimer in fase prodromica. Inoltre, nonostante i polimorfismi di BDNF Val66Met abbiano un effetto sulla morfologia e sulla funzione dell’ippocampo, non sempre vengono rilevate associazioni con le funzioni di apprendimento e memoria.
L’obiettivo di questa ricerca è stato determinare se i polimorfismi di APOE e BDNF sono associati, sia presi singolarmente che in combinazione, alle funzioni cognitive nei soggetti adulti. 433 adulti sani, di età compresa tra i 50 ed i 79 anni, sono stati valutati con un’ampia batteria neuropsicologica, comprendente test di memoria episodica, memoria di lavoro, funzioni esecutive e linguistiche. I dati genetici sono stati utilizzati come predittori in un modello lineare generalizzato che indagava le variabili cognitive, usando scolarità ed età come covariate.
Non è stato trovato nessun effetto principale per APOE e BDNF, ma le analisi hanno identificato un’interazione significativa tra APOE e BDNF, le quali insieme predicevano la performance di memoria episodica. Le migliori performance cognitive sono state riscontrate nei soggetti il cui genotipo era APOE-e2/BDNF-Val, mentre le peggiori nei soggetti APOE-e4/BDNF-Met. Inaspettatamente, i soggetti con genotipo APOE-e2/BDNF-Met hanno mostrato elevate prestazioni nei compiti di memoria episodica.
Gli effetti positivi e negativi sulle funzioni di memoria degli alleli e2 ed e4 in APOE, rispettivamente, si sono trovate solo nei portatori di BDNF-Met, e non nei portatori di BDNF-Val, in cui gli effetti dei polimorfismi allelici di APOE sono minimi. La spiegazione potrebbe essere un’interazione biologica tra le proteine codificate da questi geni che hanno un ruolo nell’invecchiamento.
Sarebbe dunque l’effetto congiunto dei geni APOE e BDNF ad influenzare le performance cognitive dei soggetti sani.