van Paasschen J. et al. (2013)
Cognitive rehabilitation changes memory-related brain activity in people with Alzheimer disease.
Neurorehabil Neural Repair. 27:448-459.

La malattia di Alzheimer (AD), nelle prime fasi, è caratterizzata da un deficit progressivo della memoria e di altri domini cognitivi come l’attenzione e l’orientamento. Nonostante ciò le persone affette da AD in fasi precoci della malattia, se supportate con un appropriato training cognitivo, riescono ad apprendere alcune nuove informazioni, suggerendo che vi sia plasticità anche in un cervello che sta degenerando.
Il presente studio si è proposto di indagare quali effetti abbia la riabilitazione cognitiva (CR) sull’attivazione di determinate aree del cervello adibite alla memoria, in persone ad uno stadio iniziale di AD. In tutto sono stati arruolati 19 pazienti di cui 7 hanno ricevuto 8 settimane di training cognitivo, mentre i restanti 12 hanno fatto parte di un gruppo di controllo che non ha ricevuto alcun trattamento. Gli effetti della riabilitazione sono stati misurati con la Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI). I risultati mostrano che il gruppo che ha ricevuto il training esibisce successivamente maggiore attivazione nelle aree cerebrali allenate con il compito (durante la fMRI) rispetto al gruppo di controllo. Tale differenza tuttavia non emerge quando ai due gruppi vengono somministrati dei test cognitivi. I risultati suggeriscono che la riabilitazione cognitiva sollecita i meccanismi di neuroplasticità nelle aree cerebrali adibite alla memoria, in persone con AD lieve e che i marcatori fisiologici possono essere degli indicatori più sensibili nella rilevazione della plasticità del cervello rispetto alle prestazioni comportamentali.

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