A cura di Ilaria Passeggia

Livingston G, Huntley J, Liu KY, Costafreda SG, Selbæk G, Alladi S, Ames D, Banerjee S, Burns A, Brayne C, Fox NC, Ferri CP, Gitlin LN, Howard R, Kales HC, Kivimäki M, Larson EB, Nakasujja N, Rockwood K, Samus Q, Shirai K, Singh-Manoux A, Schneider LS, Walsh S, Yao Y, Sommerlad A, Mukadam N.
Dementia prevention, intervention, and care: 2024 report of the Lancet standing Commission.
Lancet. 2024 Aug 10;404(10452):572-628. doi: 10.1016/S0140-6736(24)01296-0.

È stato recentemente pubblicato il rapporto 2024 sulla prevenzione, l’intervento e la cura della demenza stilato dalla commissione Lancet, composta da un team internazionale di esperti in materia. Analizzando le nuove ricerche e meta-analisi nell’ambito della prevenzione del decadimento cognitivo a partire dal precedente report del 2020, è stato possibile identificare due fattori di rischio potenzialmente modificabili in più rispetto ai 12 già conosciuti. I problemi alla vista non trattati e alti livelli di colesterolo LDL si vanno così ad aggiungere ai rischi già noti, quali minori anni di istruzione, trauma cranico, inattività fisica, fumo, consumo eccessivo di alcol, ipertensione, obesità, diabete, ipoacusia, depressione, isolamento sociale e inquinamento atmosferico. Il dato positivo emerso dal report 2024 è che eliminando potenzialmente questi 14 fattori, si potrebbe prevenire circa il 45% dei casi di demenza. Gli interventi di prevenzione, per essere più efficaci, dovrebbero mirare a ridurre i livelli di rischio precocemente (prima è, meglio è) e a mantenerli ridotti per tutta la vita (più a lungo è, meglio è). Ecco di seguito alcune raccomandazioni da implementare a livello socio-politico nel tentativo di intervenire sui fattori di rischio correlati a demenza lungo tutto l’arco della vita: rendere accessibile a tutti lo screening e il trattamento dei problemi alla vista, individuare e trattare il colesterolo “cattivo” a partire dalla mezza età, garantire a tutti un’istruzione di buona qualità e promuovere la partecipazione ad attività cognitivamente stimolanti, incentivare l’uso del casco e delle protezioni per la testa negli sport di contatto e in bicicletta, incoraggiare lo svolgimento di attività fisica, ridurre il fumo di sigaretta e l’elevato consumo di alcolici attraverso l’educazione sugli effetti dannosi e il controllo dei prezzi, prevenire l’ipertensione e mantenere la pressione arteriosa sistolica al di sotto di 130 mmHg a partire dai 40 anni, trattare precocemente l’obesità, favorire i controlli dell’udito e l’accessibilità agli apparecchi acustici e diminuire l’esposizione al rumore nocivo, sensibilizzare il trattamento della depressione, facilitare la partecipazione ad attività collettive e aumentare gli accessi ad alloggi comunitari di supporto all’invecchiamento, infine, ridurre l’esposizione all’inquinamento atmosferico.

Potete trovare maggiori informazioni a questo link:

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/39096926/