Schöll M. et al. (2016)
PET Imaging of Tau Deposition in the Aging Human Brain
Neuron. 89:971-982.

Le placche di beta-amiloide (AB) e i grovigli neurofibrillari (NTF), costituiti da proteina tau fosforilata, sono le due caratteristiche neuropatologiche della malattia di Alzheimer (AD). Tali proteine sono presenti anche nel cervello di anziani cognitivamente sani, come dimostrato da numerosi studi neuropatologici. Nel nomale invecchiamento i NFT di proteina tau sono stati rilevati nel lobo temporale mediale, soprattutto nella corteccia peririnale ed entorinale, anche in assenza di AB. I ricercatori dell’Università della California, Berkeley, utilizzando la tomografia ad emissione di positroni (PET) con radiotracciante 18F-AV-1451, specifico per tau, hanno esaminato i patterns di ritenzione di tale proteina in anziani cognitivamente sani confrontandoli con controlli giovani e pazienti AD. Hanno partecipato allo studio 5 giovani adulti tra i 20 e i 26 anni, 33 adulti cognitivamente sani tra i 64 e i 90 anni e 15 pazienti con diagnosi di AD probabile tra i 53 e i 77 anni. Tutti i soggetti partecipanti sono stati sottoposti anche a PET con ligando 11C-Pittsburgh B (11C-PIB) per determinare la presenza di AB cerebrale.
I risultati hanno evidenziato che con l’avanzare dell’età aumenta la ritenzione del tracciante tau nelle regioni del lobo temporale mediale, che risulta inoltre associata a peggiori prestazioni della memoria episodica. Quando la tau si diffonde verso altre regioni neocorticali, tale ritenzione risulta associata al declino della cognizione globale e alla presenza di placche di AB. Questo studio definisce i patterns di ritenzione del tracciante per la tau nel normale invecchiamento in relazione all’età, alla cognizione, e al deposito di AB. Tali patterns corrispondono con gli stadi di Braak (Braak et al, 2011).

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