A cura di Giulia Merlin

APOE ε2ε4 genotype, incident AD and MCI, cognitive decline, and AD pathology in older adults.
Oveisgharan S, Buchman AS, Yu L, Farfel J, Hachinski V, Gaiteri C, De Jager PL, Schneider JA, Bennett DA.
Neurology. 2018 May 11. doi: 10.1212/WNL.0000000000005677. [Epub ahead of print]

Il gene APOE si presenta in tre varianti: ε2, ε3 e ε4. L’allele ε4 è associato ad un incremento del rischio di sviluppare AD, un declino cognitivo più rapido ed al deposito cerebrale di proteine amiloide (A) e tau (T). L’allele ε2, che ha un ruolo protettivo, porta ad un pattern inverso. Poche ricerche hanno indagato il genotipo ε2ε4.
In questo studio sono stati esaminati 2151 soggetti sani o con decadimento cognitivo lieve (MCI) all’inizio dello studio e dei quali erano disponibili il genotipo e test neuropsicologici annuali (mediamente per 8 anni). Sui soggetti deceduti è stato svolto un esame autoptico per la valutazione dei depositi di A e T. È stata valutata l’associazione fra il genotipo ε2ε4 e la performance cognitiva, l’incidenza dello sviluppo di MCI o AD. I partecipanti sono stati divisi in 4 gruppi: ε3ε3 (61%), portatori di ε4 ma non di ε2 (ε3ε4 e ε4ε4, 21%), portatori di ε2 ma non di ε4 (ε2ε3 e ε2ε2, 23%) e ε2ε4 (2%).
I risultati evidenziano come l’essere portatori del genotipo ε2ε4 raddoppi il rischio di sviluppare AD rispetto al gruppo ε2, ma non aumenti significativamente il rischio rispetto ai soggetti ε3ε3 e ε4. Per quanto riguarda l’incidenza di MCI, i portatori di ε2ε4 mostrano un aumentato rischio rispetto sia ai soggetti ε3ε3 che ε2 ma non ai soggetti ε4. L’effetto del genotipo ε2ε4 sulle prestazioni cognitive ha mostrato che non vi è differenza fra questo e il genotipo ε3ε3 nella riduzione delle prestazioni considerando tutti i partecipanti. Valutando solo i partecipanti sani alla prima visita sembra che i soggetti ε2ε4 abbiano negli anni prestazioni sempre peggiori rispetto ai soggetti ε2 e ε3ε3 ma non ai soggetti ε4. Dall’esame autoptico del cervello sui soggetti deceduti è risultato che i portatori di genotipo ε2ε4, rispetto agli ε2 mostrano maggiori depositi di A e T. Infine, rispetto ai soggetti ε4, gli ε2ε4 presentano un minor deposito di T.
Sembra quindi che la presenza dell’allele ε2 non riesca a mitigare la presenza dell’allele ε4 nel genotipo ε2ε4 e che questo influenzi principalmente gli stati precoci dell’AD.

Potete trovare ulteriori informazioni al seguente link:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29752306