Lu PH et al. (2009)
Donepezil delays progression to AD in MCI subject with depressive symptoms
Neurology. 72:2115-2121.
Il “Decadimento Cognitivo Lieve” (MCI) è un disturbo soggettivo della memoria associato a una normale funzionalità cognitiva globale. Gli MCI rappresentano un gruppo ad elevato rischio di progressione verso la malattia di Alzheimer (AD) poiché la percentuale annua di conversione raggiunge circa il 12%, contro l’1-2% dei controlli di pari età. Sarebbe quindi auspicabile un trattamento farmacologico che, in questi pazienti, possa ritardare o prevenire lo sviluppo di una forma conclamata di demenza. Dal momento che studi precedenti hanno suggerito che in pazienti con MCI la presenza di sintomi depressivi potrebbe essere indicativa di una sottostante patologia neurodegenerativa, il presente studio ha lo scopo di valutare se un trattamento con un farmaco utile per la demenza come il donepezil in pazienti con MCI possa modificare la relazione tra depressione e progressione verso AD. Allo studio hanno partecipato 548 pazienti, di cui 208 con sintomatologia depressiva, che sono stati seguiti per un arco di tre anni. Lo studio rileva che i sintomi depressivi predicono la conversione da MCI ad AD. Tuttavia emerge che il trattamento con donepezil può ritardare tale progressione, ma solo nei pazienti depressi e solo per i primi due anni di osservazione. Non esistono perciò in questo momento possibilità farmacologiche accertate per prevenire la malattia di Alzheimer.