Rosendahl SP et al. (2016)
Immigrants with dementia in Swedish residential care: an exploratory study of the experiences of their family members and Nursing staff.
BMC Geriatr. 16;16:18.
In tutto il mondo il numero di persone che sviluppa demenza in un paese diverso da quello originario sta crescendo. Tenendo conto che in Europa sono circa 64 milioni le persone che hanno una storia di immigrazione o appartengono a minoranze etniche, questo fenomeno sta sempre più richiamando l’attenzione delle politiche sanitarie nazionali. A tale proposito, un recente studio svedese ha esplorato i vissuti e le esperienze dei familiari e del personale sanitario inerenti l’assistenza di immigrati con demenza residenti in case di cura. Sono stati intervistati 5 familiari e 9 infermieri di persone immigrate in Svezia tra il 1945 e il 1950 per lavoro o come rifugiati. Il dato rilevante che emerge dallo studio si riferisce ai problemi comunicativi e, di conseguenza, relazionali che gli immigrati quotidianamente esperiscono. Va prima di tutto specificato che gli immigrati bilingue, come conseguenza della progressione della demenza, perdono la capacità di comunicare nella loro ultima lingua appresa (in questo caso lo svedese), riuscendo a parlare soltanto la propria lingua madre. Questo si riflette, per quanto riguarda i vissuti degli infermieri, sulla maggiore fatica nel tentare di farsi comprendere da tali pazienti e, per quanto concerne i familiari, sulla preoccupazione che i bisogni dei propri cari non vengano capiti totalmente. Come sottolineato dallo studio, i professionisti bilingue in grado di comunicare nella lingua madre del malato immigrato (in questo caso 3 su 9 degli infermieri intervistati) rappresentano una risorsa preziosa in grado di arginare i problemi comunicativi e il possibile isolamento dei pazienti. In aggiunta a ciò, anche i familiari di questi malati sembrano essere un’ulteriore importante risorsa: essi, infatti, fungono da tramite tra il paziente e il personale assistenziale e permettono ai loro cari di conservare una continuità con le proprie storie ed origini.