Uno studio condotto su 74 pazienti affetti da morbo di Alzheimer ha indagato la relazione tra comorbidità vascolare derivante da condizioni quali ipertensione e ipercolesterolemia e impatto sulle funzioni cognitive nel morbo di Alzheimer. Sono stati rilevati i valori di pressione arteriosa, concentrazione del colesterolo nel sangue e le prestazioni a test neuropsicologici che indagavano le funzioni attentive, esecutive, mnesiche, il linguaggio, le capacità visivo – motorie e visivo – spaziali. Statisticamente, è emerso che performance meno soddisfacenti di alcuni compiti cognitivi erano associate al numero più che alla gravità delle comorbidità vascolari, in particolare nei compiti di richiamo verbale e visivo, nelle prove visuocostruttive e spaziali, di ragionamento verbale e di capacità di passare da un compito ad un altro. La comorbilità vascolare causata da ipertensione arteriosa e alti livelli di colesterolo nel sangue, quindi, sembra associarsi alla riduzione di specifiche abilità cognitive nell’Alzheimer. La spiegazione verosimilmente è da ricercarsi negli effetti della comorbilità stessa sul danno cerebrovascolare incluse le alterazioni della sostanza bianca. Ancora una volta i risultati di questo studio confermano l’importanza di controllare questi fattori di rischio vascolare nei pazienti affetti da morbo di Alzheimer.
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