A cura di Cristina Festari

I corpuscoli che vedete indicati dalle frecce rosse in questa immagine ottenuta con un microscopio ad alta risoluzione sono batteri. L’eccezionale novità riguarda il fatto che questi batteri sono di origine intestinale ma sono stati “fotografati” in quello che era sempre stato ritenuto l’organo sterile d’elezione: il cervello.Questa scoperta, recentemente presentata dal gruppo della Dott.ssa Rosalinda Roberts durante la conferenza annuale della Society for Neuroscience, potrebbe avere implicazioni rivoluzionarie sulla definizione e il trattamento di numerose patologie. Infatti, è noto che nel nostro intestino vivono miliardi di microrganismi, soprattutto batteri, che condizionano fortemente la nostra salute, influenzano l’umore, il comportamento e anche il rischio di malattie neurologiche, quali la Sclerosi Multipla, la malattia di Parkinson e, come dimostrato dalla Dott.ssa Cattaneo e dal Prof. Frisoni, entrambi ricercatori del nostro Istituto, anche di Alzheimer.
Scoprire oggi che questi batteri potrebbero essere una presenza regolare all’interno e attorno alle cellule cerebrali fa sorgere infiniti quesiti: sono utili o dannosi? Come hanno fatto a entrare nel cervello? Potrebbero giocare un ruolo chiave nella regolazione dell’attività immunitaria del cervello?
Diventa quindi prioritario replicare e approfondire questi dati preliminari.

L’intervista completa alla Dott.ssa Rosalinda Roberts è consultabile a questo link: http://nautil.us/issue/66/clockwork/are-there-bacteria-in-your-brain?utm_source=Nautilus&utm_campaign=60edd0c0fa-EMAIL_CAMPAIGN_2018_11_28_10_16&utm_medium=email&utm_term=0_dc96ec7a9d-60edd0c0fa-60424029m