A cura di Valentina Nicolosi

Bere quotidianamente una tazza di caffè o di tè aiuta a prevenire l’insorgere di demenza?
Un recente studio statunitense ha dimostrato che l’assunzione di caffeina stimola la produzione di un enzima neuroprotettivo carente in diverse malattie neurodegenerative: la Nicotinamide Mononucleotide Adenylyl Transferasi 2 (NMNAT2).
Tale enzima previene la neurodegenerazione e contrasta l’accumulo di proteine tossiche, come ad esempio la proteina tau, tipiche della malattia di Alzheimer, di Parkinson, di Huntington e della SLA.
I ricercatori hanno testato su topi carenti di NMNAT2 1280 molecole attive per individuare quelle in grado di stimolare l’attività di tale enzima protettore. Assieme a 24 sostanze, la caffeina è risultata particolarmente capace di normalizzare i valori di NMNAT2. Stimolando la produzione la caffeina, la caffeina potrebbe quindi agire come fattore protettivo contro la demenza.
Questo interessante studio potrebbe dar origine ad ulteriori ricerche e, se i risultati saranno confermati dalla sperimentazione umana, potrebbero portare allo sviluppo di integratori a base di caffeina o sostanze affini per aiutare a prevenire l’insorgenza dei sintomi della malattia di Alzheimer.

Potete trovare ulteriori informazioni al seguente link.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28266613